Ultimo giorno di agosto, ed io torno sul blog per parlarvi un po' della tappa per il mio progetto sul teatro di William Shakespeare. In questo mese ho letto un'altra delle commedie romantiche: Come vi piace.
Devo dire che mi è piaciuta, non tra le mie preferite, ma l'ho trovata molto interessante, ricca di spunti di riflessione, ma anche di una serie di equivoci che sicuramente all'epoca avranno scatenato tante risate. Basti pensare alla protagonista, Rosalinda: provate a immaginare un attore maschio, che deve interpretare una donna (ai tempi di Shakespeare a quest'ultime non era permesso recitare), che a sua volta però si nasconde dietro le fattezze di un uomo, Ganimede, che si fa corteggiare da un altro uomo invitandolo però a immaginare di trovarsi di fronte alla sua Rosalinda, provocando così una serie di vicende intricate ma allo stesso tempo spassose.
Il mio viaggio nella letteratura italiana ad Agosto mi ha portato a Milano, nel mite inverno del 1944, tra terribili scontri tra partigiani e nazi-fascisti, e il contrastato amore tra Enne2 e Berta. Ma è stato soprattutto un viaggio psicologico, riflessioni importanti su quella che può essere definita umanità e la non-umanità. Tutti siamo uomini, e tutti abbiamo dentro di noi delle forze contrastanti che possono spingerci a fare del bene o a compiere del male. Uomini e no.
Questo caldo mese estivo, quindi, l'ho dedicato alla scoperta di Elio Vittorini, di cui non avevo mai letto nulla. Ho scelto di iniziare da Uomini e no, perché è dedicato a un tema a me caro: quello della Resistenza. Ma tra queste pagine troverete più resistenze. Qualcosa che va oltre la Storia.
Il 6 agosto 1945 gli Stati Uniti sganciarono la bomba atomica, Little Boy, sulla città di Hiroshima, seguita tre giorni dopo dall'ordigno Fat Man su Nagasaki. Il tema per il gruppo di lettura giapponese non poteva non essere dedicato a questa pagina di Storia per tale mese. Non avevo ancora mai letto nulla sulle bombe atomiche che colpirono e rasero al suolo le due città Giapponesi, e questa è stata l'occasione giusta per recuperare qualcosa. Son sincera, però. Ultimamente mi sento molto stanca emotivamente, complici anche le recenti notizie dal mondo (vedi Afghanistan), quindi avevo voglia di una lettura apparentemente più semplice, non troppo complessa né dura da affrontare.
La scelta è ricaduta su un titolo che ho visto spesso nel mondo del #bookstagram, e che mi ha colpito molto sin da subito: L'ultima gru di carta, di Kerry Drewery, arricchito dalle splendide illustrazioni di Natsko Seki.
Dopo aver percorso le strade di Torino con Natalia Ginzburg (arriva presto anche l'articolo qui, ma ne ho parlato già su instagram), a Luglio, grazie al mio viaggio nella letteratura italiana, sono giunta a Ferrara per conoscere la penna, la storia e i personaggi di Giorgio Bassani.
Sono sempre stata attratta da questo libro ma non sapevo quasi nulla della trama. Con lui ho percorso i momenti precedenti l'orrore dell'Olocausto, quegli attimi di quiete prima della tempesta, attraverso le storie di alcuni giovani ebrei di Ferrara e della loro spensieratezza su cui grava qualcosa di infausto.
Il libro di cui vorrei parlare oggi l'ho veramente amato.
Se mi seguite da tempo, ormai avrete capito quanto apprezzi i lavori di Cesare Catà. Ne ho letti diversi, e tutti mi hanno lasciato delle emozioni o ancor più delle riflessioni importanti. Tra le mancanze dell'aver lasciato le mie Marche ci sono proprio le sue lezioni-spettacolo.
Eppure... le ritrovo nei suoi libri. E questo mi rende felice.
Ma poi, siamo onesti: se viene pubblicato un libro su William Shakespeare lo lascio in libreria?
Quello che mi piace di questo anno di letture è la mia voglia di scoprire altre culture, altre storie. Se da un lato sto riscoprendo la nostra letteratura italiana che per troppo tempo ho tenuto lontana da me, dall'altro mi sto buttando anche in quella orientale, così distante dal nostro Paese, così interessante e affascinante, ma anche dolorosa. Nel percorso che sto seguendo grazie a un progetto Instagram di tre ragazze, sto scoprendo un po' il Giappone, ma anche la Cina e la Corea, addentrandomi anche in altri paesi, come, in questo caso, il Vietnam.
Cosa so della storia del Vietnam? In verità quasi nulla. Sì, a parte la “famosa guerra”, conoscete altro?
Oggi vi racconto una storia, un po' di me, del mio passato per poi scivolare in quello oscuro, onirico, e magico di Ethel Frost, protagonista di questo bellissimo libro illustrato di Victoria Francés.
Ormai diversi anni fa, ero approdata nel mondo dei Giochi di Ruolo on-line. Qui, attraverso delle chat facevamo muovere e interagire i nostri personaggi, creando così pian piano la loro storia. Ma prima di iniziare il gioco vero e proprio c'era un momento di preparazione durante il quale dovevi trovare un nome, un background ben descritto e coerente, e un'immagine per il tuo personaggio. Ecco, è stato proprio in quel periodo che ho scoperto l'arte di Victoria Francés e me ne sono innamorata. Cercavo illustrazioni per una strega, e le sue opere mi attiravano come una calamita. No, poi non le usai, solamente perché erano molto “oscure” per l'idea che avevo del mio personaggio, ma la bellezza dei suoi disegni mi è rimasta impressa.
Ma quanto scorre veloce il tempo? Quasi non riesco a stargli dietro.
Proviamoci lo stesso!
Oggi torno a parlare di libri, o meglio, in questo caso vi mostro il graphic novel che ho scelto per la tappa di luglio della #readingthedarkchallenge che sto seguendo da alcuni mesi su Instagram. Ho deciso di focalizzarmi su una scrittrice molto importante del genere gotico/horror, Mary Shelley. Purtroppo per ora la mia conoscenza di lei è limitata al suo meraviglioso romanzo Frankenstein, uno dei miei classici preferiti. Il mio obiettivo, però, è quello di scoprire in futuro altre sue opere e di approfondire la sua vita, la sua biografia.
In un certo senso questo secondo intento l'ho già iniziato con la lettura di Mary Shelley e la morte del mostro, di Raquel Lagartos e Julio César Iglesias che ho trovato davvero intenso e interessante.
Questo blog era nato per condividere tutti i miei “sogni in valigia”, anche se poi mi sono concentrata in maniera particolare sulle mie letture. Ogni tanto, però, vorrei tornare anche a vederlo come il diario di una sognatrice: racchiudendo riflessioni, pensieri, pezzi di me, senza tuttavia rivelare eccessivamente del privato.
Dopo un mese di assenza provavo il desiderio di fare un po' una sorta di riassunto di quel che ho letto o fatto. Nulla di così eclatante eh, ma non ho potuto parlarvi di libri, e così lo faccio brevemente in questo articolo.
Vi va di seguirmi?
Luglio non è stato un mese di numerose letture. A casa ho un po' faticato a trovare il tempo per dedicarmi ai miei amati libri, però ho portato a termine la lettura dell'Enrico V di William Shakespeare, opera prevista per questo mese per il mio progetto #aTeatroconShakespeare.
E con questo ho concluso la Tetralogia storica definita Enrieide che racchiude i drammi: Riccardo II, Enrico IV parte prima e parte seconda, e l’Enrico V.