Mary Shelley, Lord Byron, Percy Shelley... sono nomi ormai molto noti, no?
E se dicessi: Claire Clairmont?
A lungo è stata etichettata sempre e solo come la sorellastra di Mary Shelley, passata alla storia - come scrive Miriam Chiaromonte nella postfazione al testo da lei tradotto, di cui vi parlerò oggi - come una presenza intrusiva, scomoda, invadente, invaghita del marito della sorellastra e sua musa.
Di lei si sa poco, o forse all'interno di quella cerchia di scrittori e poeti, è rimasta un po' nell'ombra. Se si vanno ad analizzare i suoi diari, però, Claire si distingue per la sua determinazione, la passione e l'indipendenza e per le sue dichiarazioni in favore dell'emancipazione femminile. Un personaggio storico a cui guardare e che è sicuramente importante approfondire, partendo da un testo, l'unico che è rimasto: Il Polacco, che di recente è stato pubblicato da Vintura Edizioni, in una traduzione integrale e annotata.
Il 2024 è stato l'anno che mi ha portata a leggere numerosi racconti. Forse perché non avevo la mente per pensare a romanzi molto più lunghi, forse perché accanto a saggi profondamente interessanti, ma anche estenuanti per i temi trattati (in primo luogo quel che sta accadendo in Palestina), avevo bisogno di storie più brevi, ma non per questo meno avvincenti. Da amante del gotico e del soprannaturale, delle ghost stories e delle case infestate, sono rimasta attratta da una delle nuove pubblicazioni di Galaad Edizioni, per la collana Lilliput. Una casa editrice che pubblica molti classici, spesso poco noti, e che merita particolare attenzione. Ringrazio anche di cuore per avermi inviato una copia.
Quello che amo fare, e ormai penso che si noti, è anche allontanarmi dai soliti autori e autrici, per scoprire qualcosa di nuovo. Di Rosa Mulholland, ad esempio, non sapevo nulla. Leggere il suo racconto “Il fantasma della Roccaforte” è stato, quindi, un modo per avvicinarmi alla sua scrittura, che ho molto apprezzato più che per la trama in sé - che ripropone in verità molti elementi classici del genere gotico -, per la descrizione dei luoghi e di ciò che accade, per questo sfondo onirico, che va a unire il mondo dei morti con quello dei vivi, e lo fa soprattutto attraverso non solo un gioco di ombre e di luci, ma anche tramite la potenza della scrittura, attraverso la quale si cerca di riporre rimedio a un male fatto e ritrovare, forse, così un po' di pace.
Tornare alla penna di Martina Tozzi ormai per me è una certezza. So di ritrovare tra quelle pagine una voce capace di far trasparire le intense emozioni del cuore. Riesce a trasportarmi tra le fumose strade di Londra, tra odori pungenti e amori contrastati, tra indomite passioni e profondo dolore, o magari nella sferzante bellezza della brughiera, dove tre sorelle e un fratello cercano di trasportare su carta i loro giochi, le loro vite, le loro anime.
Infine, eccoci di nuovo a Londra. In un negozio di abiti prima, e poi tra colori e tele, tra amori e sofferenze, tra sogni e incubi. Ci affacciamo dalla porta per scrutare l'estro creativo di alcuni uomini che amano denominarsi i PreRaffaelliti, e tra loro spicca una donna dalla folta chioma rossiccia, gracile, ma determinata. La loro musa. Ma non solo. In lei è forte la scintilla della creazione, tra parole poetiche e disegni e lo sbocciare di un amore che sembra ostacolato dal destino.
Elizabeth Siddal, Lizzie, entra nelle nostre vite, lasciandoci con un cuore pieno: non solo di bellezza, ma anche di dolore, di sofferenza e, allo stesso tempo, ci mostra temi importanti soprattutto per una donna del tempo. L'indipendenza, il coraggio di seguire il proprio sogno d'amore, ma anche d'arte, di poesia. La forza di non cedere alle leggi di una società assurda, ma di credere con forza che anche per una donna ci sia la possibilità di esternare al mondo la propria arte.
Iniziamo questo nuovo anno con alcune prossime uscite in libreria che hanno attirato il mio interesse. Ovviamente non sono tutti titoli che acquisterei, anche perché è veramente impossibile leggere tutto quello che si vuole (e di libri ne escono sempre troppi), ma sono libri che secondo me vale la pena prendere in considerazione (e alcuni finiscono comunque nella mia wishlist!). Come sempre ci tengo a specificare che le date potrebbero variare [nota: nell'articolo di dicembre, infatti, due titoli sono stati spostati a gennaio. Li ho indicati lì, quindi non li ritroverete qui]; io mi sono attenuta a quelle indicate su ibs o, in alcuni casi, nelle newsletter delle case editrici menzionate.
Di certo avrete visto il famoso film con Jim Carrey nei panni del burbero e scontroso Grinch, o forse avete visto il cartone del 1966 o ancora il nuovo film del 2018? Ma avete mai letto veramente il libro? Oggi vi parlo proprio de Il Grinch, la splendida opera in versi di Theodor Seuss Geisel, conosciuto con lo pseudonimo di Dr. Seuss. Un racconto per i più piccini, ma anche per i grandi che forse hanno un po' smarrito il vero spirito del Natale. Per chi come me si sente un po' come quest'essere dal cuore più piccolo di tre taglie, ma che in verità ci aiuta a comprendere il significato profondo di tale festa, che negli anni è diventata troppo commercializzata.
Credo che il Macbeth sia la mia opera preferita di William Shakespeare, se non LA sicuramente una di quelle che amo di più. È per questo che quando ho notato questo titolo all'ultimo Salone del Libro di Torino, non ho resistito. Amo il teatro e avevo anche voglia di conoscere una nuova realtà editoriale. Così, questo libriccino è tornato a casa con me, anche se ha dovuto attendere il suo momento per essere letto. Lady Macbeth è una figura che mi ha sempre affascinato molto, nonostante la sua crudeltà e oscurità. E anche la versione che ne dà Debora Benincasa in questo suo monologo - Lady Macbeth. God save the Queen -, mi ha ammaliata.
Novembre è stato il mese delle letture disturbanti.
Tra le tante, oggi vorrei proporvi un libro che ho scoperto grazie a Monstrumana di Francesca Giro e Gaetano Pagano, saggio pop pubblicato da effequ. In quel testo venivano descritti una serie di mostri della letteratura, cercando di riflettere sul filo sottile tra mostro e umano. Ne conoscevo diversi, ma la Medusa di Martine Desjardins (pubblicato in Italia da Alter Ego) mi mancava. Ne sono rimasta così colpita che all'ultimo Salone del Libro ho deciso di portarlo a casa con me. Una lettura non solo disturbante, ma che fa riflettere anche sulla femminilità, la misoginia, il concetto di vergogna del proprio corpo, spesso proprio a causa del giudizio altrui. Una paura che tiene sovente le donne in una sorta di schiavitù, incapaci di vedersi davvero per quello che si è, libere di mostrare al mondo sé stesse.
Un romanzo sicuramente originale che mi ha colpito anche per la scrittura, per la scelta di numerosi termini per descrivere il difetto della protagonista.
Mi sono avvicinata alla lettura de Il fantasma dell'Opera di Gaston Leroux ormai quasi dieci anni fa, complice il mio amore per i musical (avevo visto, infatti, la trasposizione cinematografica del 2004 e il video della versione teatrale di Londra in occasione del venticinquesimo anniversario). Ho amato la storia di Erik, di quest'Angelo della Musica dall'aspetto mostruoso, capace di infliggere morte e dolore, ma forse desideroso solo di un po' di compassione e amore. Una di quelle figure mostruose della letteratura che a me affascinano sempre moltissimo, proprio per il loro lato umano.
Ricordo, però, che avevo letto un'edizione con una traduzione che non mi aveva per nulla soddisfatto e sognavo di trovare una versione anche bella da vedere. In mio soccorso è arrivata una delle mie case editrici del cuore, ABEditore, che accanto a un'ottima traduzione, ha unito anche un'edizione cartacea davvero splendida, con tanto di illustrazioni che ci portano proprio in quel teatro dell'Opera di Parigi, tra palchi e sotterranei. Se non avete ancora letto questo splendido classico della letteratura francese vi consiglio di recuperare proprio la loro versione!
Ultimo mese dell'anno, il più pesante, quello più ricco di impegni, di pensieri, di mancanze.
Ecco, negli ultimi anni non è proprio il mio preferito, ma andiamo avanti.
Oggi vediamo insieme le novità editoriali già uscite o di prossima pubblicazione. Non ho trovato molti titoli che hanno attirato il mio interesse, per cui questa volta li inserisco tutti in un unico articolo. Come sempre vi ricordo che sono il frutto di una selezione del tutto personale che risponde soprattutto ai miei gusti di lettura. Per tutto il resto, basta seguire i siti delle case editrici o andare in libreria e vedere se ci sono altri libri perfetti per voi!
Manca veramente poco a Natale e, alla fine, anche quest'anno vorrei proporre almeno un articolo sui miei consigli di libri da regalare o regalarsi. Li ho scelti quasi tutti sulla base delle letture di quest'anno, a parte alcune eccezioni. Ho cercato di selezionarne tre suddividendo tutto sulla base di diversi temi, così da accontentare se non tutti, almeno vari gusti.
Poi se vi va, ditemi pure se i miei consigli potranno essere utili!