Il tema di oggi è un po' personale: in quali libri ho ritrovato un po' me stessa?Le mie scelte sono tre libri diversi, tre generi differenti, tre letture in cui ho letto un po' di me.Un diario, un graphic novel, un romanzo. © una valigia ricca di sogni Diari, di Sylvia Plath.Credo che sia il libro da cui ho tratto più frasi. Intimo, personale, ma in moltissime occasioni mi è sembrato di leggere i miei pensieri. E se da un lato comprendevo Sylvia e mi sentivo a mia volta compresa, dall'altro ho sempre avuto un po' paura.Quella voglia di perfezione,
Sì, lo so, lo so. Siamo a metà Novembre (tempo, la smetti di volare così in fretta? Non riesco a starti dietro!), ma io mi stavo completamente dimenticando di questa mia piccola rubrica tesa a scrivere su carta le cose belle accadute ogni mese... A forza di rimandare, stavo per far passare Novembre senza pensare a Ottobre. E questo non va assolutamente bene! Quindi, perdonatemi, ma... vado subito e velocemente a recuperare il post, perché ci tengo, e perché devo smetterla di non essere costante con le mie idee. Me lo sono promessa: voglio essere più precisa, più determinata, e no
Questi sono i giorni in cui penso con più forza alle mie amate Marche. L'8 ottobre di un anno fa, ho lasciato la mia casa, e con una macchina piena di valigie, scatoloni, e oggetti personali, sono venuta a Torino. Mi hanno accompagnata i miei genitori, e ricordo di come non sia stato per nulla facile vederli andare via e comprendere che sì, la decisione era stata presa, e ora dovevo imparare a scrivere un nuovo capitolo della mia vita. Di questo ve ne parlo meglio in un altro articolo, magari, perché oggi voglio dedicarlo a una scrittrice marchigiana che adoro: Giulia Ciarapica. Ho sco
Perché resta solo quel che conta, e conta soltanto ciò che resta. Al di là di tutto. Nonostante tutto. Giulia Ciarapica la seguo da un bel po', sia sul suo blog che soprattutto su Instagram. È una di quelle persone che ama davvero parlare e vivere in mezzo ai libri e lo sa fare molto, ma molto bene. Di lei adoro e ammiro anche la capacità di trasmettere sempre una grande gioia per la vita e il suo lavoro. Spesso l'ho seguita in maniera silenziosa, ma quando ho scoperto che aveva scritto un libro - anzi, il primo di una trilogia - ambientato nelle nostre amate Marche non h