Il libro di cui vorrei parlare oggi l'ho veramente amato.
Se mi seguite da tempo, ormai avrete capito quanto apprezzi i lavori di Cesare Catà. Ne ho letti diversi, e tutti mi hanno lasciato delle emozioni o ancor più delle riflessioni importanti. Tra le mancanze dell'aver lasciato le mie Marche ci sono proprio le sue lezioni-spettacolo.
Eppure... le ritrovo nei suoi libri. E questo mi rende felice.
Ma poi, siamo onesti: se viene pubblicato un libro su William Shakespeare lo lascio in libreria?
Quello che mi piace di questo anno di letture è la mia voglia di scoprire altre culture, altre storie. Se da un lato sto riscoprendo la nostra letteratura italiana che per troppo tempo ho tenuto lontana da me, dall'altro mi sto buttando anche in quella orientale, così distante dal nostro Paese, così interessante e affascinante, ma anche dolorosa. Nel percorso che sto seguendo grazie a un progetto Instagram di tre ragazze, sto scoprendo un po' il Giappone, ma anche la Cina e la Corea, addentrandomi anche in altri paesi, come, in questo caso, il Vietnam.
Cosa so della storia del Vietnam? In verità quasi nulla. Sì, a parte la “famosa guerra”, conoscete altro?
Oggi vi racconto una storia, un po' di me, del mio passato per poi scivolare in quello oscuro, onirico, e magico di Ethel Frost, protagonista di questo bellissimo libro illustrato di Victoria Francés.
Ormai diversi anni fa, ero approdata nel mondo dei Giochi di Ruolo on-line. Qui, attraverso delle chat facevamo muovere e interagire i nostri personaggi, creando così pian piano la loro storia. Ma prima di iniziare il gioco vero e proprio c'era un momento di preparazione durante il quale dovevi trovare un nome, un background ben descritto e coerente, e un'immagine per il tuo personaggio. Ecco, è stato proprio in quel periodo che ho scoperto l'arte di Victoria Francés e me ne sono innamorata. Cercavo illustrazioni per una strega, e le sue opere mi attiravano come una calamita. No, poi non le usai, solamente perché erano molto “oscure” per l'idea che avevo del mio personaggio, ma la bellezza dei suoi disegni mi è rimasta impressa.
Ma quanto scorre veloce il tempo? Quasi non riesco a stargli dietro.
Proviamoci lo stesso!
Oggi torno a parlare di libri, o meglio, in questo caso vi mostro il graphic novel che ho scelto per la tappa di luglio della #readingthedarkchallenge che sto seguendo da alcuni mesi su Instagram. Ho deciso di focalizzarmi su una scrittrice molto importante del genere gotico/horror, Mary Shelley. Purtroppo per ora la mia conoscenza di lei è limitata al suo meraviglioso romanzo Frankenstein, uno dei miei classici preferiti. Il mio obiettivo, però, è quello di scoprire in futuro altre sue opere e di approfondire la sua vita, la sua biografia.
In un certo senso questo secondo intento l'ho già iniziato con la lettura di Mary Shelley e la morte del mostro, di Raquel Lagartos e Julio César Iglesias che ho trovato davvero intenso e interessante.
Questo blog era nato per condividere tutti i miei “sogni in valigia”, anche se poi mi sono concentrata in maniera particolare sulle mie letture. Ogni tanto, però, vorrei tornare anche a vederlo come il diario di una sognatrice: racchiudendo riflessioni, pensieri, pezzi di me, senza tuttavia rivelare eccessivamente del privato.
Dopo un mese di assenza provavo il desiderio di fare un po' una sorta di riassunto di quel che ho letto o fatto. Nulla di così eclatante eh, ma non ho potuto parlarvi di libri, e così lo faccio brevemente in questo articolo.
Vi va di seguirmi?
Luglio non è stato un mese di numerose letture. A casa ho un po' faticato a trovare il tempo per dedicarmi ai miei amati libri, però ho portato a termine la lettura dell'Enrico V di William Shakespeare, opera prevista per questo mese per il mio progetto #aTeatroconShakespeare.
E con questo ho concluso la Tetralogia storica definita Enrieide che racchiude i drammi: Riccardo II, Enrico IV parte prima e parte seconda, e l’Enrico V.
A volte ritornano...
Ciao, sognatori!
Come promesso eccomi di nuovo qui. Dopo più di un anno lontana dalla mia famiglia è stato bello passare del tempo con loro - anche se con i soliti alti e bassi -. Mare poco e niente, caldo troppo, impegni tanti, ma alla fine ho passato del tempo in mezzo al verde e ho respirato un po' distante dallo smog della grande città. Poi c'è stata la seconda dose del vaccino che mi ha stesa (nulla di grave, però!), ma allo stesso tempo sono più serena. Mi sembra un piccolo passo verso il ritorno a una normalità. Lo spero tanto, perché francamente sono stanca di vivere con la paura di rischiare conseguenze gravi o mortali a causa di questo terribile virus.
Pensateci bene, fate anche voi la scelta più giusta per uscire tutti insieme da quest'incubo. Per favore.
E così un'altra calda estate ha inizio.
Non che le temperature così alte e afose siano così particolarmente gradite, ma parliamo di libri!
Sì, perché come per ogni stagione anche per l'Estate ho pensato ad alcune letture che in qualche modo, per un motivo o per un altro, mi sento di consigliare per questi tre mesi!
Scorrendo il blog potete trovare anche i miei consigli per la Primavera, l'Autunno, l'Inverno e non solo!
Quando Marco Capocasa, uno dei due autori del romanzo di cui vi parlo oggi, mi ha contattata per propormi il loro lavoro, sono rimasta subito colpita non solo dalla trama ma anche dalla presentazione accurata. Con tutta sincerità, non è così scontato trovare autori “emergenti” - o che comunque vogliono proporre i loro testi - che rispettino il blogger di turno. Sovente arrivano messaggi tutti uguali, senza neanche capire a chi la e-mail è destinata; o peggio ancora due righe di cui una con un link del libro da acquistare, e poi la richiesta di recensione. Be', con tutto il rispetto, cari autori, da me non otterrete nulla con un simile atteggiamento.
In questo caso, invece, sono subito stata attratta dalla presentazione e, anche se la fantascienza rimane un genere non proprio in linea con i miei gusti - pur avendo affrontato diversi libri sul tema - ho accettato, e a lettura conclusa penso di aver fatto proprio bene.
Prima di andare un po' in montagna nel week-end ne approfitto per aggiornare anche oggi il blog con una delle mie ultime letture. In verità nel mio “programma di lettura” per il mese di giugno, questo graphic novel non era incluso, ma mi attirava da così tanto tempo che non ho saputo resistere alla sua voce ammaliante. Dei lavori della coppia Radice-Turconi, Il Porto Proibito sembra essere quello più amato dai lettori, e dopo averlo letto posso comprenderne il motivo. Anche se, in tutta sincerità dai tre graphic novel che ho letto non ho avuto delusione alcuna. Anzi. Tornare ai loro disegni, alla bellezza delle loro tavole, e alla poesia delle parole, per me è come sempre approdare a un porto sicuro. Certa, ormai, che alla fine della lettura avrò il cuore gonfio di emozioni.