Come è andata la mia esperienza al Salone del Libro di Torino 2023?
Vi porto con me nel mio viaggio Attraverso lo specchio. Con incontri, eventi, pro ma anche contro.
Sedetevi comodi, perché come sempre mi lascio andare un po' troppo quando si tratta di scrivere!
E così ha inizio.
Be', in verità il 2023 è cominciato già da tre giorni, ma non sono riuscita a mettermi al pc prima di ora. L'anno è iniziato con una bellissima attività fatta insieme al mio compagno: abbiamo creato il nostro primo Book Nook! La nostra versione la potete trovare a questo link, ma ne esistono diversi, e secondo me sono un'ottima idea regalo per gli altri ma anche per se stessi, per contribuire ad arricchire di magia la vostra libreria.
Buon 2023, dunque.
Eppure vorrei tornare a fare un piccolo salto indietro, per analizzare un anno che per me non è stato così facile da affrontare.
Da quando vivo a Torino i giorni più belli dell'anno, per me, sono quelli del Salone Internazionale del Libro. Li attendo con ansia ed entusiasmo, pur sapendo che ritornerò a casa fisicamente distrutta. Mai come quest'anno, poi! A due giorni dalla conclusione sono ancora focalizzata lì con i pensieri, tra l'Oval e quei padiglioni immensi, dove ho percorso km, sudato tanto per il caldo assurdo, ma anche partecipato a eventi e scambiato qualche parola con persone che hanno acquisito un vero e proprio volto ai miei occhi, non restando solo immagini su un social e parola scritta attraverso le e-mail. Ma, soprattutto, essere circondata da quel mare infinito di libri è sempre una gioia per me, un po' meno per il portafoglio!
Sono stati cinque giorni in cui ho avuto la sensazione di vivere all'interno di una sorta di bolla felice; i pensieri e i problemi della “vita reale” sembrano scomparire, e in quel momento pensi solo a guardare libri, ascoltare autori o editori che parlano di libri, o magari incontrare anche tanti appassionati di questo bellissimo virus che può far solo bene: la lettura.
Al Salone del Libro di Torino non ci sono solo stand di Case editrici, ma anche altre realtà: dai corsi di formazione e apprendimento (ammetto che all'ennesimo blocco da parte di quelli di Genio o Mondolibri stavo per arrabbiarmi), a iniziative umanitarie, ma anche Premi Letterari. Nel nostro vagabondare per gli stand, abbiamo conosciuto il Premio Letterario Massarosa di cui oggi voglio parlarvi un po'!
Voi seguite assiduamente i Premi Letterari Italiani? Leggete i libri candidati?
Io ammetto di non seguire quasi per nulla queste iniziative, anche il più conosciuto Premio Strega è un po' distante da me, nel senso che non riesco a leggere i libri presentati entro la serata finale di premiazione.
Ci siamo. Sono emozionata.
Sono ormai poche le ore che mi separano da uno degli eventi che più amo qui a Torino: il Salone Internazionale del Libro!
Non vedo l'ora di ritrovarmi a girovagare come una trottola tra quei padiglioni, a sfogliare pagine e pagine, restare incantata da tutte quelle storie da scoprire, e ascoltare le tante voci di artisti e scrittori che non vedo l'ora di vedere di persona.
Dopo quasi due anni di attesa, voglio vivere questa esperienza al massimo. Voglio tornare a sorridere di cuore, anche se dietro una mascherina, e rientrare in casa magari sì, distrutta, ma immensamente felice.
Ho un ricordo vivido delle elementari: la partecipazione della nostra classe a un progetto sulla Resistenza. Ho ancora l'elaborato finale nella mia casa, ad Ascoli. Ricordo le gite fatte sui luoghi in cui i partigiani combattevano contro fascisti e nazisti, le domande fatte ai sopravvissuti, a chi quella guerra l'ha vissuta. Ricordo il film su Anna Frank. E poi crescendo ricordo la mia passione - anche se è un termine forse brutto per il tema - per tutti i film sulla Seconda Guerra Mondiale e non solo. E ancora le lacrime per avermi costretto a entrare ad Auschwitz nella gita delle s
Sì, lo so, lo so. Siamo a metà Novembre (tempo, la smetti di volare così in fretta? Non riesco a starti dietro!), ma io mi stavo completamente dimenticando di questa mia piccola rubrica tesa a scrivere su carta le cose belle accadute ogni mese... A forza di rimandare, stavo per far passare Novembre senza pensare a Ottobre. E questo non va assolutamente bene! Quindi, perdonatemi, ma... vado subito e velocemente a recuperare il post, perché ci tengo, e perché devo smetterla di non essere costante con le mie idee. Me lo sono promessa: voglio essere più precisa, più determinata, e no
Continuano gli incontri con gli autori a Torino nel programma di Aspettando il Salone, e io ho avuto la possibilità di assistere anche alla presentazione dell'ultimo libro di Isabel Allende: “Lungo petalo di mare”, pubblicato da Feltrinelli. Cerco di condividere con voi, lettori del mio blog, anche questo resoconto della serata. L'incontro si è tenuto presso Nuvola Lavazza. Isabel Allende in dialogo con Rosella Postorino ci ha raccontato un po' del suo ultimo lavoro, ma anche qualche aneddoto della sua vita personale, dall'amore all'inizio della sua carriera come scrittrice, senza t
Sono diversi giorni che qui a Torino piove e c'è un cielo grigio che turba sempre il mio animo. Per fortuna non fa freddo, almeno quello, anche se so che non è molto normale come clima. Comunque mi spiace, posso accettare anche il freddo - anche se sto male - ma la pioggia mai. A meno che non puoi stare chiusa in casa, con un bel camino acceso, una tazza di bevanda bollente e un buon libro. Sì, immagine stupenda, ma... non è meglio un bellissimo cielo azzurro che calma un po' la tua anima in subbuglio? Lasciando da parte il clima, ieri ho avuto la possibilità di partecipare a un al
Questi sono i giorni in cui penso con più forza alle mie amate Marche. L'8 ottobre di un anno fa, ho lasciato la mia casa, e con una macchina piena di valigie, scatoloni, e oggetti personali, sono venuta a Torino. Mi hanno accompagnata i miei genitori, e ricordo di come non sia stato per nulla facile vederli andare via e comprendere che sì, la decisione era stata presa, e ora dovevo imparare a scrivere un nuovo capitolo della mia vita. Di questo ve ne parlo meglio in un altro articolo, magari, perché oggi voglio dedicarlo a una scrittrice marchigiana che adoro: Giulia Ciarapica. Ho sco