Oggi c'è ancora bisogno di parlare di Antifascismo, a quanto pare.
E non smetterò di farlo. Quest'anno ho scelto di leggere una raccolta di storie su alcune Partigiane che hanno contribuito, anche in prima linea, a combattere e liberare la nostra Italia dall'orrore del nazi-fascismo.
Donne che alla fine della guerra sono state, in molti casi, inghiottite dall'oblio pur avendo dimostrato il medesimo coraggio degli uomini. Donne combattenti, ma anche assistenti, staffette, organizzatrici, infermiere e altro ancora. Donne Partigiane che meritano di essere giustamente ricordate.
Il libro che vi voglio presentare è intitolato, appunto, Partigiane ed è stato pubblicato dalla casa editrice People, con la prefazione di Johannes Bückler e la postfazione di Teresa Vergalli.
Il 25 Aprile è una data a cui tengo molto, in verità oserei dire a cui tutti dovremmo osservare con assoluto rispetto e dare la giusta importanza.
Anche quest'anno ho voluto dedicare ampio spazio ad alcune letture a tema. Mi sono concentrata su titoli di cui non si sente molto parlare e generi diversi, che possono così avvicinare anche i più giovani a questa pagina di storia del nostro Paese. Lo scorso anno vi ho consigliato tre titoli, a mio parere fondamentali. Alla fine dell'articolo, troverete anche un elenco più completo di tutti i testi che vi consiglio assolutamente di recuperare, se non lo avete già fatto.
Il mio viaggio nella letteratura italiana ad Agosto mi ha portato a Milano, nel mite inverno del 1944, tra terribili scontri tra partigiani e nazi-fascisti, e il contrastato amore tra Enne2 e Berta. Ma è stato soprattutto un viaggio psicologico, riflessioni importanti su quella che può essere definita umanità e la non-umanità. Tutti siamo uomini, e tutti abbiamo dentro di noi delle forze contrastanti che possono spingerci a fare del bene o a compiere del male. Uomini e no.
Questo caldo mese estivo, quindi, l'ho dedicato alla scoperta di Elio Vittorini, di cui non avevo mai letto nulla. Ho scelto di iniziare da Uomini e no, perché è dedicato a un tema a me caro: quello della Resistenza. Ma tra queste pagine troverete più resistenze. Qualcosa che va oltre la Storia.
Oggi è il 25 Aprile, Anniversario della Liberazione dell'Italia dal Nazifascismo.
Una data importantissima per il nostro Paese, a cui secondo me dobbiamo dare tutti il dovuto rispetto.
Sono stata fortunata nella mia educazione per due motivi: alle elementari la mia maestra di Italiano ci spinse a fare un progetto proprio sul tema della Resistenza e lo ricordo ancora con affetto. Forse è nato proprio in quel momento il mio interesse per certi argomenti, non facili, no di certo, ma importanti. Ricordo che in classe arrivò anche un partigiano pronto a narrarci la sua storia, la sua lotta, le tante perdite, i dolori, le lacrime di commozione al ricordo.
Il 25 aprile si avvicina e io avevo propria voglia di fare una lettura a tema.
Avevo sentito parlare molto bene de “L'Agnese va a morire” di Renata Viganò, e finalmente sono riuscita a leggerlo. E che lettura! Mi sono tanto affezionata ad Agnese, alla sua forza, al suo coraggio, al suo amore per quei giovani partigiani pronti a morire per la libertà.
Quella libertà che oggi abbiamo grazie a loro.
Il suo occhio fu magnetizzato da un grande albero solitario, con la cupola riversa e come impressa in quella fascia argentata che rapidamente si ossidava. «Se è vero, la solitudine di quell'albero sarà uno scherzo in confronto alla mia.» Poi, con infallibile istinto, si orientò a nord-ovest, in direzione di Torino, e disse audibilmente: «Guardami, Fulvia, e vedi come sto male. Fammi sapere che non è vero. Ho tanto bisogno che non sia vero.» Oggi torno a parlarvi del secondo libro che ho letto grazie anche a delle lezioni sul '900 a cui ho partecipato, tenute da Gio