Tre Libri per un Tema: Resistenza e Liberazione (25 Aprile)

25 Apr 2022

Libri

Il 25 Aprile è una data a cui tengo molto, in verità oserei dire a cui tutti dovremmo osservare con assoluto rispetto e dare la giusta importanza.
Anche quest'anno ho voluto dedicare ampio spazio ad alcune letture a tema. Mi sono concentrata su titoli di cui non si sente molto parlare e generi diversi, che possono così avvicinare anche i più giovani a questa pagina di storia del nostro Paese. Lo scorso anno vi ho consigliato tre titoli, a mio parere fondamentali. Alla fine dell'articolo, troverete anche un elenco più completo di tutti i testi che vi consiglio assolutamente di recuperare, se non lo avete già fatto.
È importante ricordare e riflettere ancora sull'Anniversario della Liberazione d'Italia dal Nazifascismo, soprattutto in un periodo che sembra purtroppo far rivivere l'ombra del passato, in zone non poi così distanti da noi.

© una valigia ricca di sogni - marta.sognatrice

Al di là dei romanzi più famosi sulla Resistenza, oggi voglio proporvi tre titoli e generi assolutamente diversi, ma degni di nota: un graphic novel, un libro per ragazzi, e un saggio.

  1. ’45, di MAURIZIO A.C. QUARELLO (Graphic novel)

    Ho trovato questo graphic novel per caso, facendo le mie solite ricerche sul sito delle Biblioteche Torinesi, e mi sono innamorata già della prima immagine in copertina. Quando ho iniziato a sfogliarlo, il primo impatto mi ha subito sorpresa: mancavano le parole. Ma è stato solo un attimo di spaesamento, che subito è volato via quando ho iniziato a osservare con attenzione i disegni, e la storia si è presentata ai miei occhi in maniera chiara, i sentimenti sono emersi, così come le emozioni provate dai vari personaggi.
    È una storia di famiglia. Cercando, ho proprio scoperto che fa riferimento alla storia dei suoi nonni. Ed è ambientata nel Nord Italia, più precisamente nelle campagne Piemontesi (e poi, alla fine, si scorge anche la bellissima Torino).
    Una donna sola, osserva la luna piena, dalla finestra di un casolare in campagna, e sembra essere in apprensione. In poco tempo, infatti, comprendiamo che ha paura: teme per suo marito, un partigiano, e per suo figlio, lontano, in guerra. E la scena si sposta poi proprio in uno di quei momenti di guerriglia tra Nazisti e Partigiani. Raccontarvi tutto, non mi sembra il caso, ma vi posso assicurare che in certi momenti le parole non servono, bastano le immagini, questi disegni vividi, accurati, fortemente espressivi. Nonostante la paura, mi sono ritrovata a sorridere quando la donna cerca di mimare ai due tedeschi, che le invadono casa in cerca di cibo, una gallina, per far capire loro cosa potrà preparargli. Perché al di là dell'assenza di parole, c'è anche una lingua - o meglio due - sconosciuta, dove solo attraverso dei gesti ci si può comprendere, o anche degli sguardi, degli oggetti. È una storia di resistenza, ma anche di famiglia. Una storia di Liberazione e gioia, ma anche il racconto di un incontro, fugace, rapido, fatto soprattutto di giochi di sguardi, che fanno però trasparire tanta umanità al di là della ferocia che si è costretti a dover far emergere in guerra. Perché la guerra ti spinge a mettere da parte la tua umanità, lasciando uscire la belva interiore.
    Insomma, è un graphic novel che lascia parlare le immagini e vi assicuro che vi ritroverete a provare intense emozioni, anche senza leggere la parola scritta. Bellissimo.

  2. PARTIGIANE. TUTTE LE DONNE DELLA RESISTENZA, di MARINA ADDIS SABA (Saggio)

    Si è portati a pensare che i partigiani siano per lo più uomini armati pronti a difendere la patria dall'invasore. Eppure anche le donne hanno svolto un ruolo importante e decisivo per arrivare alla Liberazione dal NaziFascismo. Anzi, vari e differenti ruoli. Pensiamoci: se gli uomini vanno in guerra o si nascondono sui monti per la lotta partigiana, sono le donne a dover badare alla vita quotidiana, ai figli, agli anziani, in un mondo in cui si ha fame, in cui vengono a mancare anche molte materie prime ed essenziali. Sono le donne a dover svolgere molti lavori. Ma non si fermano qui. Sono numerose quelle che parteciparono attivamente a questa lotta, anche senza armi. Staffette o infermiere, in molte si organizzano anche per diffondere la stampa clandestina, per nascondere partigiani, o far avere loro tutto il materiale possibile, anche le armi. Alcune di loro sono state anche armate. Altre hanno dovuto subire la prigionia, la tortura, o anche la morte. A mio avviso è importante cercare di approfondire questo tema, di dare voce a tutte quelle donne che - in certi casi anche per scelta personale - sono rimaste all'ombra delle azioni maschili. E in questo saggio l'autrice fa proprio questo: attraverso una ricerca approfondita di varie fonti, soprattutto femminili, di memorie scritte o testimonianze orali, cerca di dimostrare quanto sia stato fondamentale anche l'aiuto della donne per liberarsi da un regime repressivo e ripugnante. E lo fa anche citando tantissimi nomi e cognomi, per non lasciarle all'oblio della Storia, perché anche le donne hanno bisogno di rispetto. Un saggio che consiglio di recuperare!

  3. I RACCONTI DELLA RESISTENZA. TRE GRANDI STORIE PER DIFENDERE LA NOSTRA LIBERTA’, di ROBERTO DENTI, LIA LEVI, ANNALISA STRADA E GIANLUIGI SPINI (Libro per ragazzi)

    Mi sono poi dedicata alla letteratura dei ragazzi, perché secondo me è fondamentale spiegare e diffondere certi temi anche ai più giovani. Se sono cresciuta con certi valori e riconoscendo l'importanza di una tale data e determinate azioni di chi ci ha permesso di vivere questa nostra libertà - non smetterò mai di ringraziarvi tutti - è proprio perché sin dalle elementari ho avuto la fortuna di avere insegnanti che ci hanno permesso di ascoltare anche le voci di alcuni partigiani.
    Nel mio piccolo, quindi, se avete figli, nipoti, o conoscete ragazzi e ragazze dai 10 anni in su, vi consiglio una raccolta di tre racconti, dove protagonisti sono giovani della loro età.
    Roberto Denti, nel suo “Ancora un giorno” ci trasporta nella Milano del coprifuoco e dei razionamenti, dove un gruppo di ragazzi e ragazze si ritrovano a essere coinvolti nelle azioni partigiane, soprattutto come messaggeri.
    Lia Levi, invece, nel suo racconto “Io ci sarò” ci fa compiere un vero e proprio viaggio da Ferrara a Roma, attraverso lo sguardo di Riccardo, che deve ritrovare la sua famiglia, soprattutto la sua sorellina, e rischia la sua vita essendo un ebreo. Anche lui si unisce ai partigiani, divenendo una chiave importante per alcune loro azioni.
    Infine, arriviamo a Sant'Anna di Stazzema, luogo purtroppo molto conosciuto a causa dell'eccidio di donne, anziani e bambini a opera delle SS. Una terribile pagina della nostra storia. La strage viene raccontata nel racconto "Il Rogo di Stazzema", sempre dal punto di vista di un ragazzo, Lapo, uno dei pochi sopravvissuti. E di quanto anche qui un solo gesto di umanità possa fare la differenza. Gli autori, Annalisa Strada e Gianluigi Spini, spiegano che la storia ha un riferimento reale: l'esperienza di Enio Mancini, che all'epoca dei fatti aveva poco più di sei anni.

Come promesso voglio concludere questo articolo con altri consigli di lettura a tema, anche se sicuramente saranno titoli molto conosciuti:

C'è ancora tantissimo da leggere, ma questi titoli potrebbero essere un importante inizio.

Commenti
Ancora nessun commento.

TAGS