E così siamo arrivati a Dicembre.
Già intorno a me sento parlare di Natale, di decorazioni, di gioia e colori. E io torno a trasformarmi, come ogni anno, in un piccolo Grinch. Sì, sono ripetitiva, ma è più forte di me. Più passano gli anni e più sento poco questa festività. Ho solo voglia di fare piccoli pensieri nati dal cuore, e stare con la mia famiglia. Sperando che almeno quest'anno io possa tornare a casa. Dita incrociate.
Chiacchiere sulle festività a parte, oggi vi parlo di un'altra opera del mio caro Shakespeare. Una di quelle di cui ho sentito parlare poco e niente, ma che ho apprezzato e mi ha anche fatto riflettere molto (poi scoprirete perché)!
Da quando ho iniziato il mio percorso alla scoperta del teatro di William Shakespeare, sono sempre molto attratta da quei saggi o altri generi che affrontano le sue opere, la sua figura, la sua storia. Qualche settimana fa è uscito per UTET, un breve corso su alcune delle opere teatrali del Bardo, narrato dal Professor Paolo Bertinetti, e io non potevo non leggerlo! Ho anche avuto modo di partecipare alla presentazione che si è tenuta al Salone del Libro.
Analizzando testi teatrali come Romeo e Giulietta, Amleto, Falstaff, Macbeth e Otello, Paolo Bertinetti cerca di riflettere su quanto, dopo i miti greci, anche William Shakespeare possa essere definito un “creatore di miti”
Non ho dimenticato le opere di Shakespeare, sia mai!
Questo percorso nel suo teatro mi entusiasma, ma occorre anche il dovuto tempo per cercare di scrivere un articolo che abbia quanto meno un senso, no?
A ottobre mi sono dedicata a un'altra Commedia Romantica, che ha per protagonista proprio il famoso Falstaff che abbiamo conosciuto nei drammi storici dell'Enrico IV ed Enrico V. C'è un aneddoto secondo il quale quest'opera è stata voluta dalla Regina Elisabetta I in persona! Dopo aver adorato questo buffo personaggio, sembra aver ordinato a Mastro Shakespeare di creare una commedia mostrando un Falstaff Innamorato, completandola nel giro di soli quattordici giorni! Ma il bardo l'avrà davvero reso così?
Dopo la letteratura italiana torniamo al mio secondo progetto sul teatro di William Shakespeare!
L'opera di Settembre è il Giulio Cesare, la prima ad affrontare l'epoca romana. Diversi anni dopo seguirono Antonio e Cleopatra e Coriolano. Per quanto mi riguarda è stata un ri-lettura che ho di nuovo apprezzato molto!
Dramma politico, o ancor meglio, della retorica politica: la forza della parola diventa il mezzo per fare la Storia.
Ultimo giorno di agosto, ed io torno sul blog per parlarvi un po' della tappa per il mio progetto sul teatro di William Shakespeare. In questo mese ho letto un'altra delle commedie romantiche: Come vi piace.
Devo dire che mi è piaciuta, non tra le mie preferite, ma l'ho trovata molto interessante, ricca di spunti di riflessione, ma anche di una serie di equivoci che sicuramente all'epoca avranno scatenato tante risate. Basti pensare alla protagonista, Rosalinda: provate a immaginare un attore maschio, che deve interpretare una donna (ai tempi di Shakespeare a quest'ultime non era permesso recitare), che a sua volta però si nasconde dietro le fattezze di un uomo, Ganimede, che si fa corteggiare da un altro uomo invitandolo però a immaginare di trovarsi di fronte alla sua Rosalinda, provocando così una serie di vicende intricate ma allo stesso tempo spassose.
Il libro di cui vorrei parlare oggi l'ho veramente amato.
Se mi seguite da tempo, ormai avrete capito quanto apprezzi i lavori di Cesare Catà. Ne ho letti diversi, e tutti mi hanno lasciato delle emozioni o ancor più delle riflessioni importanti. Tra le mancanze dell'aver lasciato le mie Marche ci sono proprio le sue lezioni-spettacolo.
Eppure... le ritrovo nei suoi libri. E questo mi rende felice.
Ma poi, siamo onesti: se viene pubblicato un libro su William Shakespeare lo lascio in libreria?
Luglio non è stato un mese di numerose letture. A casa ho un po' faticato a trovare il tempo per dedicarmi ai miei amati libri, però ho portato a termine la lettura dell'Enrico V di William Shakespeare, opera prevista per questo mese per il mio progetto #aTeatroconShakespeare.
E con questo ho concluso la Tetralogia storica definita Enrieide che racchiude i drammi: Riccardo II, Enrico IV parte prima e parte seconda, e l’Enrico V.
Ebbene sì, ho già recuperato anche la lettura di giugno per il mio progetto sul Teatro di Shakespeare e vi annuncio già che mi è piaciuta tantissimo! Trattandosi di una commedia, ho riso molto, e in particolare grazie a due personaggi che entrano nel gruppo dei miei preferiti tra quelli tratteggiati dalla penna del bardo inglese: Benedetto e Beatrice. I loro continui battibecchi hanno suscitato molte delle mie risate. Mi hanno divertita, e ho trascorso delle liete ore in loro compagnia. Anche se, ovviamente, non sono i soli attori di questa Commedia Romantica che ha delle linee in comune con la tragica storia d'amore di Giulietta e Romeo.
Il tempo vola, ma i miei progetti li porto ancora avanti con entusiasmo.
Sono fiera di me. Più di un anno fa ho iniziato questo viaggio nel teatro di Shakespeare e sto riuscendo a non fermarmi, anche se a volte qualche opera è più ardua, soprattutto per una questione di gusto personale o forse anche di traduzione, non saprei dire.
Maggio è stato dedicato a un altro Dramma Storico: l'Enrico IV, Prima e Seconda parte. Sono sempre più dell'idea che i drammi storici siano i più complicati da leggere per me, ma li trovo ugualmente interessanti, soprattutto nella creazione di personaggi che spiccano e restano indelebili nei ricordi. In questo caso, in particolare, non si può non citare Sir John Falstaff, cavaliere grasso e anziano, dedito ai piaceri, rappresentazione simbolica del Vizio.
Esattamente un anno fa iniziava il mio lungo viaggio nel teatro del Bardo dell'Avon, e sono felice di questo percorso, soprattutto di non essermi mai fermata. Scoprire le opere di Shakespeare, non limitandomi solo a leggerle, ma andando a ricercare fonti e critiche, mi sta aiutando a conoscere ancora di più il suo teatro, apprezzandolo ulteriormente.
È un progetto lungo che concluderò solo nel 2023, ma è bello sapere che i sui drammi, le sue tragedie, le commedie, i poemetti e i sonetti mi accompagneranno ancora per molto tempo.
Questo mese l'ho dedicato alla prima delle “Commedie Romantiche”: Il Mercante di Venezia.