Tormentati amori e fari in capo al mondo, di Max Giovagnoli

8 ott 2025

Libri

Che immagini o sensazioni vi evoca un faro?
Quando penso già solo alla parola faro, la lego a una luce nell'oscurità, a una sorta di speranza che si accende nei momenti più bui dell'esistenza. Mi viene in mente questa struttura solitaria, ma resistente. Un guardiano silenzioso a cui approdare, o nel quale rifugiarsi. Mi provoca anche una sorta di malinconia, un luogo che può riportare a ricordi del passato. 

Quando mi è stato proposto questo libro, si è accesa subito una grande curiosità. In Tormentati amori e fari in capo al mondoMax Giovagnoli ci dona una raccolta di racconti che è il risultato di venti anni di cacce e di ricerca sui fari più curiosi al mondo. 

Un viaggio tra storie di vita, tra amori e amicizie, primi baci e tradimenti, o storie che durano una vita; tra arte e ricerca di sé. Ci sono amori che si possono vivere solo qualche istante, o qualche ora al giorno, e racconti di perdita. Queste dodici narrazioni riflettono altrettante forme d'amore e sono accompagnate spesso da versi di poesie, sonetti, romanzi e canzoni: da Coleridge a Hopper, da Saffo a Dalla, fino a Shakespeare, Hitchcock e Bradbury. Ma non solo.

Perché c'è un faro in tutti quelli che amiamo
E ognuno di noi è un faro.
E tu? Il tuo faro qual è? 


© una valigia ricca di sogni - marta.sognatrice


Tormentati amori e fari in capo al mondo, come dicevo, racchiude dodici storie attraverso le quali Max Giovagnoli cerca di portare su carta le diverse sfumature dell'amore, interrogandosi e provando a trovare risposte anche a questa sorta di fascinazione che forse, un po' tutti, abbiamo per i fari. È come se, sedendosi accanto a una di queste sentinelle del mare in uno dei suoi tanti viaggi, si fosse fermato in ascolto dei fantasmi di amori tormentati lì nascosti.

Ma perché una simile attrazione? Ho trovato molto interessante la descrizione che ne dà nel prologo. Ve ne riporto un frammento:

«...allora scaliamo le scogliere più ardite, guidiamo fino in cima a improbabili serpentine e traghettiamo su battelli scalcinati in mezzo al mare non solo per conquistare i fari ma per ricordarci ogni volta chi siamo e per affidare alla loro assenza un segreto, un sogno o... uno spirito!».
Di nuovo sorrisero e si strinsero l'uno all'altro.
«È così! Un segreto, un sogno, o uno spirito» ripeterono.
«E perché mai lo facciamo?» insistetti.
«Per la stessa ragione di sempre» ribatté la donna: «Per evitare di dimenticarci di loro». «Per lasciare qualcosa di noi a questo mondo» aggiunse il ragazzo. «E perché ci vuole coraggio per essere fragili» concluse il vecchio.

Dodici diverse forme d'amore, quindi, in un vero e proprio viaggio che ci conduce dalla Scozia, all'Irlanda, alla Francia, per poi arrivare a Londra, all'Italia, all'Islanda, tornando in Bretagna, e poi ancora tra l'Italia e il Madagascar, attraversando anche la Grecia, la Norvegia, il Maine e la Tanzania. Importante, secondo me, è andare a cercare proprio questi fari sul web, così da sprofondare forse ancora di più nelle varie voci, nelle diverse ambientazioni custodite tra queste pagine. 

Troviamo un fantasma condannato a vivere in un faro scozzese da un amore maledetto e dall'urgenza della scrittura; o due sposi che sono costretti a vedersi per poco tempo, perché lui lavora di notte in mare, lei di giorno. I loro sono incontri fugaci che però non spezzano l'amore e s'incontrano lì, in quella parte di letto dove dormono entrambi, quasi nel tentativo di trovare il calore l'uno dell'altro, perdersi e ritrovarsi, proprio come facevano i segnali che rimbalzavano in mare tra le due torri di Mizen e Fastnet, i due fari amanti.

C'è chi nei fari trova un modo per curare il dolore della perdita della propria bambina, mai nata, con l'amore. E si reca così in Bretagna, percorrendo la Route de Phares et de Balises, seguendo le varie sentinelle nel mare, come se potessero donarle una risposta o almeno un conforto a quel suo inconsolabile vuoto.

Non manca il primo amore, quello che ti fa un po' tremare o ti fa provare imbarazzo davanti a un primo bacio. Ma se avviene all'interno di un faro particolare e tra sonetti del buon William Shakespeare, non può essere così male no? E per un attimo si può dimenticare il fatto che potrebbero non vedersi più.

Il faro è visto anche come ricordo, memoria, come un tentativo di salvare qualcosa di importante, anche se questo significa distruggerlo. Una nonna, una nipote, e il ricordo di un nonno.




© una valigia ricca di sogni - marta.sognatrice



E poi l'amicizia, quella un po' folle tra tre amici, che vivono un'avventura un po' spericolata ma devono anche affrontare una rivelazione sconcertante: una malattia grave. Perché la vita sa anche essere spietata.

C'è chi vede nei fari un modo per trovare un senso alla propria arte, quando non ci si sente pronti per affrontare il mondo o si ha paura del giudizio altrui. A volte, però, basterebbe solo affidare la mano all'istinto, all'immaginazione, trasmettendo così agli altri l'amore per la propria creazione.

C'è il legame tra un anziano giornalista e un giovane pittore, legati da due fari e da segreti; o ancora una donna che nasconde due amori dentro di sé. 

Due amici, due cacciatori di fari, che cercano un modo per essere davvero sé stessi, davanti a un mondo sempre più veloce. O una cantastorie che da Trieste arriva nel Maine, continuando a parlare di leggende e curiosità, mentre trasporta le persone in giro per i vari luoghi e qui trova l'amore, grazie anche a un faro e a una poesia.

E, infine, un collezionista di fari, che li distingue in vari gruppi: fari audaci, sperduti, misteriosi, ostinati...

C'è un faro in ognuno di noi 
e ognuno di noi è un faro. 

L'ho trovata una raccolta molto interessante, che mi ha fatto perdere per qualche giorno nella magia di storie quotidiane, e nelle varie tonalità dell'amore. Ma soprattutto di queste sentinelle del mare che tanto affascinano.  
I miei preferiti sono stati: Gli sposi del mare, Il cammino dei fari, Il primo faro, Il fuoco di Tremiti, L'indice alzato di Dio, L'Inferno degli inferni e Su è giù per la costa. 
Sono tutte storie collegate a questi guardiani solitari, ma anche a un concetto importante: quello di perdersi per poi ritrovarsi. E forse i fari sono davvero la rappresentazione di una luce nel bel mezzo del buio, del dolore, della difficoltà. Un modo simbolico per guardarsi dentro, per conservare un ricordo, un sogno, una speranza, un amore, e comprendere anche l'importanza delle proprie fragilità.


Il libro è anche arricchito da meravigliose illustrazioni ad acquerello di Asia Montinaro che ben rappresentano le varie storie, intrecciando così arte e parole. 

Se amate le storie apparentemente semplici ma profonde, gli amori tormentati e sentite anche voi un certo fascino per i fari, vi consiglio di non perdere questo libro!





© una valigia ricca di sogni - marta.sognatrice



Grazie di cuore a Bakemono Lab per la proposta e la copia.

IL LIBRO

Tormentati amori e fari in capo al mondo
Max Giovagnoli
Casa editrice: Bakemono Lab
Pagine: 244
Prezzo: 18.00€
Anno di pubblicazione: 2025
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