Avevo amato molto la penna di Gaston Leroux nel suo più famoso romanzo Il Fantasma dell'Opera, ma anche i suoi Racconti Terrificanti mi hanno totalmente rapita e convinta. Un volume prezioso, pubblicato da ABEditore, bellissimo dentro ma anche fuori, che vi consiglio con tutto il cuore di recuperare. Di solito nelle raccolte di racconti può accadere che alcuni ti colpiscano e altri ti lascino piuttosto tiepida o delusa, ma in questo caso a me sono davvero piaciuti tutti. Forse qualcuno più degli altri, ma in generale ho apprezzato moltissimo queste storie.
Da quando ho letto 1984 molti anni fa, ho capito di voler recuperare quanto più possibile sul genere distopico. So che sono letture che possono in un certo senso ferire o trasmettere una buona dose di ansia, ma mi entusiasma anche molto riuscire a scorgere come i vari autori e autrici abbiano immaginato un possibile mondo futuro, un futuro che assomiglia molto spesso, in modo inquietante, a troppi pensieri del presente. Quando Maurizio Cometto mi ha proposto il suo libro, sono rimasta subito colpita dalla trama: un distopico ambientato in Italia, in particolare a Torino? Interessante! E, in effetti, non ne sono rimasta delusa. Anzi. Mi è piaciuto davvero molto, nonostante (o forse anche per tal motivo) mi abbia ricordato alcuni film sul tema (Matrix, V per Vendetta, Inception), e sì, anche per alcune sfumature il meraviglioso testo di Orwell (che resta il mio preferito!).
Oggi, dunque, lascio le mie riflessioni sul suo Le leggi dell'ordine etico, pubblicato con Delos Digital.
Maledizioni, un'oscura piaga che colpisce le donne incinte, feti deformi pronti a divorare le loro madri, senz'anima e cimiteri in cui il soprannaturale sembra divenire reale e sconvolgere la mente. Vite mosse da un terribile gioco di carte, e un gatto nero dagli occhi topazio, che sembra essere l'incarnazione del Male. È stato pubblicato da poco il seguito de La memoria delle ceneri, di cui vi ho già parlato nel blog, e ho avuto la possibilità di leggerlo. Oggi, quindi, cerco di riflettere un po' su Il lascito dei morti, il nuovo romanzo neogotico scritto a quattro mani da Daniela Franceschi e Simone Valtorta, pubblicato da Tabula Fati. Un ringraziamento a Daniela, in particolare, per la copia.
Questo libro mi è stato proposto da Francesca, fondatrice di Hacca Edizioni, una casa editrice marchigiana che apprezzo molto. Mi era stato detto di prepararmi alle lacrime. Forse quelle non sono arrivate, ma sicuramente mi ha lasciato dentro una sensazione non proprio piacevole: ma del resto il tema affrontato non è di quelli così leggeri. Siamo alla fine degli anni Settanta, tra il Cile e l'Argentina, due realtà scosse entrambe - anche se in forme leggermente differenti - dalla medesima feroce dittatura. Generali che prendono il potere e impongono regole ferree. Se ti opponi, rischi la tortura, o... semplicemente di scomparire nel nulla. Ma quella affrontata tra queste pagine non è solo il racconto dei desaparecidos, o di un violento torneo di calcio e scommesse, è soprattutto la storia di un bambino e poi ragazzo, che si ritrova a vivere le forme dell'abbandono, della mancanza, dell'amore e del ritorno. Queste, infatti, sono le quattro strutture del romanzo. Oggi cerco di riflettere un po' su Alluminio, libro d'esordio di Luigi Cojazzi, di cui non avevo mai sentito parlare prima e che, invece, merita davvero di essere conosciuto molto di più.
Saltblood. Sangue Salmastro, di Francesca De Tores è un romanzo storico ispirato alla storia vera di Mary Read, pirata britannica, parte della ciurma di Calico Jack Rackham. Una storia che ci porta a seguire le diverse vite di questa donna, cresciuta all'ombra del fratello morto proprio il giorno della sua nascita, e che è costretta a prendere il suo posto e a mantenere questo segreto per diversi anni della sua esistenza. Una narrazione ricca di segreti, avventure, amore, morte, libertà, ma anche soprattutto focalizzata sui temi dei limiti del corpo e del genere, su chi decidiamo di essere veramente.
Il libro uscirà in libreria il 4 settembre.
Dopo Infanzia, Alcuni bambini, e Sincere amicizie, la casa editrice 21Lettere porta in Italia un nuovo lavoro del noto illustratore francese Jean-Jacques Sempé. Se nei precedenti potevamo scorgere, accanto ai suoi particolari disegni, molte delle sue riflessioni sui vari temi e sulla sua stessa vita, con Raoul Taburin, la storia del biciclettaio di successo che nasconde un segreto, possiamo leggere una delle sue due opere 'lunghe', che anticipano le moderne graphic novel.
Lo potete trovare proprio da oggi in libreria.
Io ho potuto leggerlo in anteprima, grazie alla gentilezza di Valentina, che non finirò mai di ringraziare per la fiducia che, come sempre, mi dona.
Oggi torno a consigliarvi un libro pubblicato di recente da Prehistorica Editore, una di quelle realtà editoriali che abbiamo scoperto al Salone del Libro, qualche anno fa, e da cui amiamo sempre passare. Gianmaria e Giulia ci hanno omaggiato del nuovo titolo di Pierre Jourde: Il viaggio del divano letto.
Per me è stato il primo approccio allo scrittore francese e devo dire che mi ha decisamente sorpresa in modo positivo! Forse immaginavo qualcosa di molto diverso, ma mi ha subito coinvolta, fatto ridere in più di un'occasione con la sua ironia bizzarra e anche pungente, ma c'è anche una sorta di malinconia di fondo.
Avete mai letto la storia di un'amicizia tra una ragazzina di undici anni e un'anziana di ottantotto? Se no, ho il libro giusto per voi!
Quando Valentina di 21lettere mi ha proposto questa lettura, ero già convinta che potesse essere di sicuro in linea con i miei gusti. Accanto ai volumi più tosti per temi, amo anche leggere storie apparentemente leggere, ma che in realtà, possono racchiudere messaggi molto importanti.
Albero. Tavolo. Libro, di Lois Lowry è uno di questi libri.
In verità, amo molto anche le storie che hanno come protagonisti bambini e/o anziani. Quindi sì, direi che questo libriccino mi ha molto colpita e anche un po' commossa. (Sì, di nuovo).
Ti sei mai chiesto cosa succederà quando il nostro tempo in questo mondo finirà? Che fine faranno i ricordi? Svanirà davvero ogni parte di noi? E se ci fosse un modo per cristallizzare quei momenti?
Stelle meccaniche di Alessia Principe è un libro di fantascienza con alcuni elementi distopici che mi aveva già colpita al Salone del Libro, insieme ad altri titoli. Mi è stata data la possibilità di leggerlo in collaborazione con Moscabianca edizioni, una casa editrice che secondo me ha molte chicche particolari, tutte da scoprire. Per conoscerla meglio, vi rimando alla nostra intervista. Ma ora, concentriamoci su questo testo complesso, ma sicuramente interessante! A me è piaciuto molto, ma richiede la giusta attenzione, non essendo una lettura leggera. Ma quanta bellezza e umanità si possono trovare nel caos di questo mondo distrutto!
Al Salone del Libro di Torino c'è uno stand che più degli altri riesce sempre a emozionarmi moltissimo: Il Bosco degli Scrittori, di Aboca Edizioni. Parlando con Daniele Pasquini, ufficio stampa di questa interessantissima casa editrice, è emerso che è ispirato al nome di una collana di romanzi che sono collegati da un tema comune: l'uso di una pianta, o di un albero, attraverso il quale raccontare il mondo. Mi è stata data la possibilità di leggere proprio una delle nuove pubblicazioni di questa collana, L'agave della Regina Vittoria di Laura Calosso, una storia che ci trasporta tra il 1882 e il 1883 tra Italia, Inghilterra e Scozia, e che ha come elemento naturale l'agave, appunto, ma anche l'aloe. Due piante apparentemente molto simili, ma che in verità appartengono a due famiglie diverse. E non solo.