Tre domande a... Eris Edizioni

2 lug 2025

Interviste

Oggi voglio presentarvi una casa editrice torinese che io stessa devo ancora approfondire bene (ma lo farò presto), e che si occupa di saggistica, narrativa e fumetto sia italiani sia internazionali. Una realtà editoriale che vuole dare uno sguardo sul presente, sulla critica sociale, raccontando un po' il mondo nel quale  viviamo: Eris Edizioni.

Al Salone Internazionale del libro di Torino ne abbiamo parlato con Anna Matilde Sali.


Chi siete e cosa vi caratterizza e vi distingue dagli altri?

Noi siamo Eris Edizioni, esistiamo da una quindicina d'anni. Ci occupiamo di fumetto, narrativa e saggistica sia italiano sia internazionale. Cosa ci distingue dagli altri? Il fatto che solitamente nel mondo del fumetto siamo quelli conosciuti per fare le cose un po' pazze, nel senso che ci piace molto la ricerca artistica e autoriale molto forte. Per quanto riguarda la narrativa ci piace esplorare immaginari che abbiano anche un forte sfondo politico, uno sguardo di critica sociale, per raccontare il mondo in cui siamo. E per quanto riguarda la saggistica c'è proprio uno sguardo sul presente per comprendere quelle che sono le grandi tematiche di cui tutti parlano, ma solitamente nessuno ci ha capito molto.


Ammirazione, Orgoglio e Sogno.

Qualcosa di altre case editrici che ammirate e/o che avreste voluto fare voi.

Ammirazione in realtà è molto semplice, nel senso che noi esistiamo da quindici anni e il mondo contro culturale esiste da sempre, quindi noi non esisteremmo senza tutte quelle realtà che in tutto il Novecento ci hanno preceduto, soprattutto nell'ambito delle autoproduzioni. Case editrici di saggistica come Elèuthera, Shake, Agenzia X, oppure di fumetto come Canicola, o GRRRz, una casa editrice splendida, anche se ora non è più attivissima, non c'è qui in fiera, ma come dire... siamo chiaramente figlie e figli suoi.


Qualcosa di cui siete particolarmente orgogliosi.

Siamo super orgogliosi di aver pubblicato quest'anno un libro di una vignettista libanese-palestinese: Mentre il mondo guarda, di Gina Nakhle Koller. Il suo lavoro è di una potenza grafica pazzesca, l'abbiamo vista in mostra questa estate, ci siamo assolutamente innamorati e l'abbiamo portata qua in fiera. Il libro è andato benissimo e questo dimostra che un sacco di persone hanno voglia di leggere queste cose, di sentirsele raccontare, perché parlare attraverso le immagini non è come leggere un saggio, è qualcosa di diverso e di fondamentale.


Il Sogno nel cassetto.

Continuare così, finché non saremo personcine anziane e troveremo qualcuno che abbia voglia di proseguire il nostro lavoro. Il sogno nel cassetto è continuare a fare le cose che ci piacciono e divertirci facendolo.


Pro e contro di questo Salone 2025

Contro: è una fiera gigantesca, ingiusta e disumana, super stancante, non solo per chi la fa come noi lato stand, ma soprattutto per le persone che vengono. È costosa, quindi già partecipano con meno soldi in tasca. Anche le cose interessanti dopo un tot che stai qua dentro non sai da che parte stai girato o girata, e quindi è molto faticoso.

Pro: oltre alle persone che già ci seguono, ogni anno ce ne sono altre che non sanno che ci stanno cercando, ma ci trovano. Questa secondo me è la cosa più importante di fare fiere di questo tipo. Molte persone hanno voglia di uscire dalla comfort zone, magari dalle solite cose che trovano, e qui, sia per noi sia per tutte le nostre case editrici amiche, ovviamente si riesce a portare novità e connettersi con futuri e future lettori e lettrici.



© una valigia ricca di sogni - marta.sognatrice



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Noi abbiamo preso due titoli: Bella e Felice, di Valentina Ramacciotti, una sorta di omaggio al Frankenstein di Mary Shelley declinato al femminile, e Lady Lava, di Diletta Crudeliuna favola ecologista, a tratti cruda, in cui però si apre una prospettiva di speranza sulla possibile convivenza, o addirittura comunione, tra esseri umani e forze naturali, sebbene questa sia appesa a un filo sottilissimo. 

Anche se, per il tema avevo anche pensato di prendere Mentre il mondo guarda, di Gina Nakhle Koller.

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