Continua il mio progetto alla scoperta della letteratura italiana non solo di “ieri” ma anche di oggi.
Aprile ho voluto dedicarlo a un'autrice che ho scoperto solo negli ultimi anni, ma che mi ha rapita grazie al suo stile: Elena Ferrante.
La storia di Lila e Lenù mi ha coinvolta sin dalle prime pagine, portandomi nel rione di Napoli del dopoguerra, per poi veder crescere quelle due bambine, tra violenza, soprusi, tentativo di studiare e riscattarsi da una condizione di vita non facile. Un'amicizia forse un po' troppo particolare. In verità mi riesce difficile esprimere il termine amicizia per legare le due protagoniste: c'è troppa invidia, troppa cattiveria tra Elena e Lila. Momenti in cui ti accorgi che non riescono a far meno l'una dell'altra, e altri in cui pensieri e atteggiamenti ti spingono a chiederti: ma è davvero amicizia questa?
Oggi è il 25 Aprile, Anniversario della Liberazione dell'Italia dal Nazifascismo.
Una data importantissima per il nostro Paese, a cui secondo me dobbiamo dare tutti il dovuto rispetto.
Sono stata fortunata nella mia educazione per due motivi: alle elementari la mia maestra di Italiano ci spinse a fare un progetto proprio sul tema della Resistenza e lo ricordo ancora con affetto. Forse è nato proprio in quel momento il mio interesse per certi argomenti, non facili, no di certo, ma importanti. Ricordo che in classe arrivò anche un partigiano pronto a narrarci la sua storia, la sua lotta, le tante perdite, i dolori, le lacrime di commozione al ricordo.
Sono nata in una verde terra densa di leggende e bellezza: le Marche.
È una regione che, anche se oggi vivo distante, la ritengo parte di me, un faro fisso e luminoso nel mio cuore. Sin da piccola ho cercato il mistero e la magia nella natura, ho immaginato piccoli esseri sfuggevoli allo sguardo umano, mi sono persa nelle fiabe. Crescendo, quell'interesse non si è affievolito, tanto da pensare in tempi di tesi universitaria a un viaggio nel fantastico, focalizzandomi sulle leggende e i miti che troviamo non solo in Inghilterra, in Scozia, in Irlanda, o altre “terre nordiche” ma anche nella nostra stessa Italia. Ed è per questo, che quando ho visto questo splendido volume pubblicato da ABEditore tutto dedicato al Piccolo Popolo ho dovuto averlo.
Se penso a La Capanna dello Zio Tom ho il vago ricordo di una me bambina totalmente commossa per la sorte del protagonista. È, infatti, una di quelle letture definite “per ragazzi” (anche se non mi spiego troppo il motivo) che in molti abbiamo affrontato, forse in maniera non integrale, in tenera età. Rileggerlo da adulta è stato importante, in parte perché credo che a prescindere da quanto possa piacere o meno sia una di quelle letture da fare per il suo valore storico e politico, ma anche perché ho potuto conoscere totalmente una storia di cui forse in tanti dicono di sapere, ma che ben pochi hanno veramente letto.
Per la terza tappa del mio progetto Una Valigia d'Italia volto alla scoperta della Letteratura Italiana di ieri e di oggi, l'autore scelto è stato Italo Calvino.
Scopo di questo mio programma di lettura è andare a scoprire quegli autori di cui ho letto poco o anche niente, perché sono dell'idea che sia importante conoscere in primo luogo la nostra letteratura, molto spesso messa in secondo piano rispetto ad altre.
Tra le cose belle che mi ha portato Instagram ce n'è una di cui sono molto orgogliosa: far parte del team di Let's Book! Ho iniziato a seguire il loro progetto quasi per caso, ma ora sono felice di poter contribuire nel mio piccolo alla diffusione di questa bellissima passione che è la lettura.
Sonia e Stefano mi hanno dato la possibilità di iniziare a recensire anche altri libri - oltre a quelli da me proposti - in collaborazione con il loro sito e le case editrici che accetteranno la richiesta. E così, potete trovare sul loro sito il primo frutto di questo “lavoro”: la recensione di Una voce sottile di Marco Di Porto, pubblicato da Giuntina che ringrazio per la copia cartacea.
Attendevo con trepidazione questa tappa della #readingthedarkchallenge su Instagram perché da tempo volevo recuperare un titolo di cui avevo sentito parlare sempre in maniera positiva. Mi riferisco a Rebecca, La Prima Moglie di Daphne Du Maurier, un libro che mi ha rapita e che per certi elementi mi ha ricordato la mia amata Jane Eyre.
È una di quelle storie dove forse per certi aspetti sai già cosa accadrà, eppure ti senti ugualmente coinvolta, desiderosa di risolvere il mistero che pervade queste pagine e che per altri motivi ti sorprende, ammaliata soprattutto dalle molte descrizioni dei paesaggi e della dimora in cui tutto è ambientato, in cui possiamo ritrovare quegli aspetti gotici che cercavo.
Devo essere sincera. Di scienza conosco poco e niente; non è un argomento di cui mi interesso troppo né mi tengo costantemente informata, ma ho approfittato di un nuovo progetto su Instagram per provare a leggere qualcosa. Almeno è un inizio. Per il mese di Marzo il tema concerne le Donne della Scienza, e così ne ho approfittato per recuperare un libro per ragazzi, sì, ma che secondo me è un'ottima base anche per gli adulti che vogliono approcciarsi non solo alla scienza ma anche e soprattutto a questo figure femminili.
Profumo di primavera.
Lo sentite anche voi?
Quanti come me adorano questa stagione?
Rinascita, amore, poesia, colori, profumi. Io l'associo a tutte queste parole e ancor di più. L'inverno tende a spegnermi parecchio, non amo il freddo, né la poca luce, e così quando torna pian piano la Primavera a colorare tutto il mondo anche in questi tempi bui io mi sento almeno un po' rinascere. Trovo nuova energia, provo a sorridere di più, ogni volta che vedo gli alberi adorni di fiori e di foglie, mi sento felice.
Torna la mia rubrica sulle 10 Letture a Tema, e vista la Festa del papà ho cercato di selezionare alcune figure che ho molto amato nei libri, o che spero di leggere presto.
Nella mia ricerca ho cercato di concentrarmi soprattutto su quelle realtà positive, personaggi che mi hanno donato una bella emozione, un insegnamento importante, o semplicemente una profonda tenerezza nei loro rapporti con i figli.
Vi lascio la lista!