Letto per la tappa di Gennaio del #GDLGrandTour di Libri per vivere e In Limine su Instagram. Prima fermata: Lapponia!
All'inizio dell'anno mi ero imposta di seguire poche sfide di lettura, avendone create io stessa due. Ma come sempre, il mio progetto è fallito miseramente quando ho visto la mole di progetti davvero interessanti che sono nati su Instagram. No, non potrò seguirli tutti e neanche tutte le tappe, ma qualcuna quando possibile sì.
Soprattutto se ci sono titoli che avevo già inserito nell'infinita lista di libri-che-devo-assolutamente-leggere-prima-di-morire.
Che io abbia una forte attrazione per le edizioni Iperborea non è una novità, anche se purtroppo ancora ne ho lette e ne ho poche, ma questo titolo di cui oggi vi voglio parlare mi aveva chiamata a sé da troppo tempo. Non ho mai letto nulla di Arto Paasilinna, quindi per me è stato il primo approccio alla sua scrittura, e alla fine ho trascorso qualche ora piacevole, in viaggio per la Finlandia dal sud al nord - fino alla regione della Lapponia - in compagnia di una animaletto speciale e adorabile: una lepre.
Ho scoperto un po' tardi la Collana di classici illustrati pubblicata da Rizzoli, presentata e curata da Benjamin Lacombe, un artista che seguo su Instagram e che apprezzo moltissimo. Sono innamorata dei suoi lavori, della caratteristica che hanno in comune tutti - o quasi - i suoi personaggi: quegli occhi grandi, densi di dolcezza; ma sono anche incantata per quella minuziosità di particolari, quella vividezza dei colori, quei dettagli che rendono tutto quasi reale, o comunque molto emozionante.
Tuttavia, spero di riuscire a collezionarli tutti. Grazie a una collaborazione con la casa editrice menzionata, e in particolare a Claudia dell'ufficio stampa, ho potuto ricevere l'ultimo prezioso volume: Bambi, un gioiello della letteratura austriaca di Felix Salten.
A natale mi è stato poi regalato dal mio compagno anche Pelle d'Asino, che spero di riuscire a leggere presto! Vi invito, comunque a visionare gli altri splendidi volumi già pubblicati. Sono una meraviglia per gli occhi, e una bellissima collezione che può impreziosire le nostre librerie.
Letto per la #Readingthedarkchallenge di sonosololibri e louchobi (instagram): Gennaio: un horror|weird|gotico internazionale
Ho tanto amato Dracula di Bram Stoker, ed è per questo che quando ho scoperto questo libro ne sono rimasta subito attratta, curiosa e allo stesso tempo desiderosa di trovare una storia simile, con le medesime atmosfere gotiche, tetre e ammalianti che avevo tanto apprezzato nella sua opera più conosciuta.
Ma, una cosa devo impararla: non farmi alte aspettative su quel che leggo, non aspettarmi sempre chissà cosa altrimenti potrei rimanerne delusa.
È successo con La dama del sudario? Sì e no.
Mi spiego meglio. C'è una prima parte - soprattutto quando appare questa dama - che mi è piaciuta moltissimo. La descrizione del castello, l'arrivo della dama, il mistero che aleggia intorno alla sua figura mi hanno rapita. Ma poi, quando si scopre tutto, c'è - almeno per me - un bel crollo. O meglio, non è più il romanzo gotico che mi aspettavo.
Tempo fa avevo trovato per caso un account davvero molto interessante su Twitter: quello di Johannes Bückler. Un nome fittizio, dietro il quale non si sa bene chi ci sia, ma che riesce a donare qualcosa di importante in quel social fatto di brevi frasi, e molto spesso - almeno nell'ultimo periodo - di odio e turbamento: le storie.
Storie più note, ma soprattutto meno conosciute. Persone del passato a cui viene data voce. Una voce coinvolgente, appassionante, come se attraverso le parole fosse ancora possibile far emergere chi non c'è più, ricordarlo, non dimenticare mai quella scintilla che hanno potuto donare al mondo. Vite molto spesso semplici, che però non dovrebbero mai passare in secondo piano. Perché non esistono piccole storie. O meglio, anche quelle storie vere apparentemente piccole, hanno un significato e un'importanza enorme.
Quando ho scoperto che la casa editrice People avrebbe raccolto alcune di queste vite in un libro, non ho resistito. È stata la prima lettura di quest'anno. Semplicemente, bellissima. Se volete, è stato pubblicato anche un secondo volume “Non esistono piccole donne” che si concentra su figure femminili della storia e che io non vedo l'ora di acquistare e leggere.
L'ultimo libro letto nel 2020 mi ha permesso di ridere un bel po'.
Conoscevo il film, ma finalmente ho colto l'occasione per recuperare anche l'opera letteraria e ne sono rimasta piacevolmente colpita. Sebbene libro e film siano piuttosto simili, e non ci sono stati grandi stravolgimenti di trama, esistono delle differenze.
Tuttavia li ho amati entrambi e sono contenta di aver scoperto la scrittura di William Golman, la sua ironia, e la sua genialità.
Avete mai visto il film La Storia Fantastica? Se sì, e non lo avete ancora fatto, recuperate anche il libro! Se non riuscite a trovarlo in quest'edizione - noi abbiamo la prima, con il titolo “La Storia Fantastica” - cercatelo nella più corretta traduzione “La Principessa Sposa”. Vi giuro che saprà regalarvi molti momenti di ilarità, stupore, e divertimento, ma anche riflessioni come un buon libro dovrebbe sempre suscitare nel lettore!
Ho conosciuto per la prima volta Teresa Radice e Stefano Turconi con il bellissimo Graphic Novel “Non stancarti di andare” dove, traendo ispirazione da personaggi e fatti veri, ci è stata donata una storia d'amore, di rispetto per altre culture, di famiglia e altri sentimenti profondi, che assomiglia per la mole di pagine e per le tante parti scritte a un vero e proprio romanzo. Da lì, è sorto in me il desiderio di recuperare quante più opere possibili. Ho ancora in libreria Il Porto Proibito, ma quando ho visto l'uscita di La Terra, il cielo e i corvi, non ho resistito e ho preferito leggerlo prima.
Oggi voglio parlarvi proprio di quest'ultimo lavoro che ho adorato. Ancora una volta, prendendo ispirazione da qualcosa di reale - in questo caso le lettere del fratello del nonno materno di Teresa Radice disperso in Russia - hanno realizzato un graphic novel denso di emozioni, e ambientato nella Russia del 1943. Un periodo storico di cui ho avuto modo di leggere due anni fa, grazie a quella sorta di diario, di ricordi, di un uomo che è riuscito a toccarmi il cuore: Mario Rigoni Stern.
Lettura per il #GDLDickens150 di bookcloudgazer e unasemplicelettrice, su instagram.
Quando siamo di fronte ai grandi autori della letteratura ho sempre un po' di difficoltà a esprimere le mie riflessioni. Spero che il mio flusso di pensieri non sia troppo confuso, e anche di non aver rivelato troppo. Ma è complicato riuscire a trattenersi, di fronte a tanta bellezza narrativa.
Oggi vi parlo di Charles Dickens, un autore di cui avevo solo letto qualche racconto natalizio ma poi nulla di più.
Da ottobre a dicembre, ho deciso di partecipare a un gruppo di lettura sul romanzo David Copperfield, quasi mille pagine di assoluta bellezza.
Oggi ricorre l'anniversario della nascita di uno dei miei scrittori preferiti: J.R.R. Tolkien. Quale occasione se non questa per parlare di uno degli ultimi libri che ho concluso? Ebbene sì, nei giorni natalizi ho deciso di affrontare la mia prima lettura in lingua originale - dopo troppo tempo! - scegliendo un libro che volevo leggere da moltissimo: Letters from Father Christmas. In Italia è stato pubblicato dalla casa editrice Bompiani con il titolo Lettere da Babbo Natale.
Se pensiamo a Tolkien, lo immaginiamo come un (sub)creatore di mondi fantastici. Noto ai più per i famosi Lo Hobbit, Il Silmarillion e Il Signore degli Anelli, in verità ha scritto molte altre storie minori.
In questo volume sono state raccolte tutte le lettere che Tolkien scriveva ai suoi quattro figli, John, Michael, Christopher e Priscilla, nelle insolite vesti di un uomo molto speciale e particolare: Babbo Natale.
Io ho avuto l'opportunità di leggerlo in un'edizione davvero preziosa: quella deluxe pubblicata da Harper Collins.
Sogno d'una notte di mezza estate è - per ora - la mia commedia preferita di William Shakespeare. In occasione di questo mio progetto l'ho riletta con piacere, e forse amata ancor di più. È stato magico perdermi in quel bosco, tra creature fatate spesso molto dispettose, e ridere degli equivoci scatenati soprattutto dal dispettoso Puck! Ma è un'opera dalla struttura molto più complessa, anche se di facile lettura rispetto ad altre. Una storia d'amore, o meglio di più amori, ma anche di travestimenti, metamorfosi, malintesi, e di un mondo fatato che s'intreccia con la realtà.
Una storia che è stata molto rappresentata sia a teatro sia al cinema e che vi invito a conoscere, se non l'avete ancora letta. Sicuramente l'approccio migliore per iniziare a conoscere le commedie del Bardo Inglese.
Buon lunedì!
Eccomi con l'ultimo post dell'anno per la mia rubrica 3 Libri per un Tema.
Per quest'occasione i libri saranno sei e i temi due.
Quali? 3 libri Top e 3 libri Flop tra le letture del 2020!