... I am lonely.All I ask is the possibility of Love. Sull'account YouTube del National Theatre di Londra è possibile vedere fino al 7 e all'8 maggio il riadattamento teatrale della meravigliosa opera di Mary Shelley: Frankenstein, classico letterario che ho recuperato solo quest'anno ma che resterà sempre impresso nel mio cuore.Proprio oggi ho concluso la seconda versione di quest'opera teatrale, e ho voglia di parlarne un po' nel mio blog. Come avrete capito, qui non voglio soffermarmi solo sui libri, ma estendere tutto anche ad altre mie passioni sempre affini al tema principa
Ieri su Instagram è uscito un nuovo post in cui spiego un po' il mio nuovo, folle, progetto di lettura. Oggi, ve ne parlo anche sul blog. Ormai orfana delle bellissime lezioni virtuali di Cesare Catà, tenutesi su Facebook, nel format Shakespeare in the House, mi sono finalmente decisa ad attuare un programma che volevo fare da tempo: leggere tutte le opere complete di William Shakespeare.
Dopo Dieci piccoli indiani ho deciso di buttarmi su uno dei titoli - se non IL - più famosi di Agatha Christie: Assassinio sull'Orient Express. È stato il mio primo incontro con Hercule Poirot, il famoso detective belga dalla testa a forma di uovo, e dai baffi con le estremità arricciate all'insù, ed è stato un vero piacere per me conoscerlo. È una commedia piuttosto strana quella cui mi trovo ad assistere. In questo caso la scena del crimine è un treno, il Simplon Orient-Express che percorre la tratta Istanbul-Trieste-Calais. A bordo ci sono diverse persone, aristocratici e
Il genere giallo non è mai stato tra i miei preferiti. Me ne sono tenuta distante a lungo, soprattutto dopo aver tentato una volta, e aver avuto una cocente delusione. Ma ci sono nomi molto importanti che mi attiravano, come Arthur Conan Doyle o... Agatha Christie. Complici le mie amatissime bancarelle dell'usato - quanto mi mancano! - ho preso tre titoli a pochi euro, e ho deciso di dare una possibilità prima alla Christie. Risultato? Ho divorato due libri in due giorni, totalmente rapita dalla sua scrittura, dal caso da risolvere, nel - vano - tentativo di capirci qualcosa prima della
Com'è possibile vivere senza le cose che sono la nostra vita? Spogli del nostro passato non ci riconosciamo. Furore (The Grapes of Wrath) è il romanzo più famoso di John Steinbeck, premiato nel 1940 con il Premio Pulitzer. Scritto in cinque mesi, prese forma dal riadattamento di una serie di articoli pubblicati nel 1936 per il quotidiano San Francisco News. Un reportage sulle condizioni dei contadini dell'Oklahoma - e altri stati vicini - che furono costretti a lasciare le loro case e le loro terre a seguito della catastrofe causata dal Dust Bowl, e dalla seguente espropriazione d