Vi piace Henri de Toulouse-Lautrec?
A me molto! Ecco perché quando ho scoperto una mostra su di lui a Torino, non ho resistito! Ci sono andata, in verità, pochi giorni dopo l'apertura (ad aprile), ma solo ora trovo il tempo per scrivere qualcosa. In verità, mi è venuta una piccola idea che condividerò anche sul mio account instagram (marta.sognatrice, seguitemi se vi va!), e che riporterò anche qui! Alla mostra, infatti, collegherò un libro e un film!
Di Iginio Ugo Tarchetti non avevo ancora letto nulla, anche se il suo romanzo Fosca è in libreria che mi attende da un po' e mi attira parecchio. Ma, complice una sfida di lettura - ossia dei libri che ha scelto per me il mio ragazzo -, ho deciso di leggere prima i suoi racconti fantastici. E devo ammettere che nonostante alcuni aspetti del suo stile non mi abbiano fatto impazzire, mi ha lo stesso molto colpita! Noi abbiamo un'edizione particolare, che racchiude al suo interno cinque racconti: I Fatali, La leggenda del castello nero (che dà il titolo alla raccolta), La lettera U (il mio preferito!), Un osso di morto e Uno spirito in un lampone.
Al Salone del Libro di Torino c'è uno stand negli ultimi anni che amiamo più degli altri: Il Bosco degli Scrittori. Tra quegli alberi, quelle piante, si può trovare un attimo di respiro, di bellezza, d'incanto, tra profumi, odori della natura che ti staccano un po' dal caos e dalla fredda struttura umana dell'Oval. Come è nata questa idea? Ce la racconta Daniele Pasquini, ufficio stampa di Aboca Edizioni, casa editrice che in questo stand mostra i suoi tanti, interessanti libri, tra saggi, volumi per bambini, e romanzi, che hanno come focus il rapporto tra uomo e ambiente, uomo e natura, il legame con le altre specie e il pianeta stesso!
Vi consiglio davvero di cuore di recuperare un'opera di giornalismo investigativo, che ha vinto anche il Walkley Book Award nel 2023: Laboratorio Palestina. Come Israele esporta la tecnologia dell’occupazione in tutto il mondo, di Antony Loewenstein.
Se avete voglia di capire quel che accade veramente in questo assurdo e violento mondo, se volete smetterla di chiudervi nella vostra bolla e comprendere che non sia qualcosa che sta accadendo solo lontano da noi, ma ci riguarda tutti, allora vi consiglio di prendere in mano questo libro e iniziare a leggerlo. Lo so. Farà male, farà arrabbiare, a un certo punto ti svuoterà anche dentro. Però la ritengo una lettura essenziale, per aprire gli occhi, e smetterla di essere bloccati dalla più becera propaganda di uno stato etno-nazionalista che di democratico non ha proprio un bel niente.
C'è un tema che mi attrae moltissimo durante le mie letture: quello del doppio. Ed è proprio uno dei punti fondamentali su cui si basa la casa editrice Alter Ego, una realtà indipendente che ci ha colpito, e che alterna narrativa contemporanea e classici in piccolo formato tutti da collezionare.
Al Salone del Libro di Torino abbiamo avuto la possibilità di parlare con il direttore editoriale, Danilo Bultrini.
Se volete saperne di più, ecco le sue risposte alle nostre consuete tre domande!