Pagine di Diario: Giugno tra feste di paese, musica e incontri

3 lug 2025

Riflessioni

Giugno è finito e, in tutta sincerità, con il caldo che fa spero di arrivare presto a settembre e tornare a respirare un po'. Però devo dire che, a parte dei pensieri intrusivi e non facili, è stato un bel mese che mi ha spinta anche a rapportarmi un po' di più con alcune realtà del comune in cui vivo da qualche anno. 


Eventi


© una valigia ricca di sogni - marta.sognatrice

A Sant'Ambrogio di Torino, infatti, c'è un'associazione che gestisce il Lago dei Camosci, una verde e sostenibile realtà in cui mi piace andare quando posso e soprattutto in questo periodo grazie allo splendido connubio di arti: letteratura, musica, teatro. Abbiamo, infatti, avuto modo di ascoltare non solo diversi gruppi musicali all'ora dell'aperitivo (o anche più tardi), ma anche la possibilità di assistere alla presentazione del nuovo libro di Fabio Geda: La casa dell'attesa, un reportage narrativo in cui ci porta con sé in Angola, nell'ospedale rurale di Chiulo dove le donne vanno a vivere in comunità prima del parto per proteggere sé stesse e i loro figli dagli imprevisti dell'ultimo mese di gravidanza. La presentazione, insieme anche all'esperienza dei uno dei medici dell'organizzazione CUAMM (Medici con l'Africa), l'ho trovata molto interessante. Quindi appena troverò il tempo per leggerlo, vi farò sapere come sempre il mio pensiero. 

Per quanto riguarda la musica, invece, abbiamo avuto modo di ascoltare in particolare l'Orchestra dell'Africa Subsahariana, che ci ha del tutto trascinati nei ritmi coinvolgenti dell'Africa. Questo mi ha dato ancora una volta modo di condividere un pensiero in cui credo con forza: la bellezza della diversità, che anziché dividere potrebbe unire o, almeno, arricchire le nostre anime. Poi, La Ramat, che è riuscita anche a farmi ridere con il suo format teatrale/musicale, fatto di assurdità, ma anche quotidianità. In ultimo, proprio domenica scorsa, abbiamo avuto modo di ascoltare i Santinumi, un trio musicale - di cui fa parte anche un collega del mio compagno - che personalmente ho molto apprezzato. 
Ma non solo letteratura e musica, anche teatro. Infatti, sempre domenica 29, siamo andati a vedere il Teatro nelle foglie, uno spettacolo di circo/teatro che è riuscito a far ridere grandi e piccini! Ho voluto anche scattare qualche foto, che inserisco qui, ma potete trovare anche sui miei profili instagram (@marta_peroni e @marta.sognatrice).


© una valigia ricca di sogni - marta.sognatrice

Insomma, sono contenta di aver fatto la tessera e poter approfondire un po' di più la realtà di questo piccolo paese dove ho scelto di vivere. 

Il 28 giugno, poi, c'è stata anche la rievocazione medievale La battaglia delle Chiuse, che ci ha permesso di fare una sorta di tuffo nel passato, al tempo dei Longobardi e di Carlo Magno, ma anche tra le taverne che offrivano vario cibo da comprare con la moneta locale chiama balengu, e potendo assistere a numerosi spettacoli: anche qui c'era musica, danza, ma anche la magia del fuoco e la bellezza dei rapaci. Fino ad arrivare alla rappresentazione finale realizzata proprio da alcuni abitanti di Sant'Ambrogio di Torino, che quest'anno devo dire di aver apprezzato di più, anche per la scelta di inserire all'inizio una frase del professore Palestinese Refaat Alareer, tristemente ucciso nel corso dell'attuale genocidio portato avanti da Israele.

Se devo morire
tu devi vivere
per raccontare la mia storia.
Se devo morire, 
che porti speranza,
che sia una storia.





Libri

Passando alle letture, purtroppo il grande caldo e alcuni problemi con l'occhio mi hanno permesso di leggere molto poco. Ma va bene così. Come dico sempre, la lettura per me non è una gara. E, anche se mi piacerebbe tantissimo riuscire a leggere molto di più - solo per una questione di curiosità -, non è un problema. Mi dispiace solo far aspettare un po' le collaborazioni, ma spero che le case editrici possano comprendere.


© una valigia ricca di sogni - marta.sognatrice

Cosa ho letto, allora? 

  • L'ombra della stella cometa, di Maurizio Cometto.
    Il secondo capitolo di una fantascienza tutta italiana, che purtroppo non mi ha convinto del tutto rispetto al primo libro. Però trovo che la scrittura dell'autore e l'idea di fondo siano molto interessanti, quindi sarei curiosa di leggere l'ultimo volume per comprendere la possibile conclusione. Di questo trovate già la mia recensione.

  • Pupille, di Luigi Musolino.
    Un autore che mi avevano fortemente consigliato e che sono veramente felice di aver finalmente recuperato. In questo caso siamo di fronte a un racconto molto breve, ma anche potente. Una sorta di rielaborazione in chiave orrorifica e contemporanea della fiaba del Pifferaio di Hamelin. Un libricino che ho adorato e che mi ha fatto venire ancora più voglia di andare avanti a leggere gli altri libri che possiedo! Anche di questo c'è già il mio parere.

  • La porta aperta e altre storie inquietanti, di Charlotte Riddell.
    È una raccolta di racconti gotici, a tema case infestate di un'autrice che ancora non conoscevo. Io ho l'edizione presa in anteprima al Salone del Libro, ma ABEditore ha appena pubblicato la versione definitiva e vi assicuro che la copertina è davvero meravigliosa, tra le più belle che hanno fatto! Questa raccolta mi è piaciuta, alcuni racconti un po' più degli altri. Ma ci sta. Ne scrivo presto!

  • Un genocidio annunciato, del giornalista Chris Edges.
    Non poteva assolutamente mancare almeno un titolo sulla Palestina, e devo dire che questo entra tra i 'saggi'/reportage da leggere assolutamente per comprendere in che razza di mondo viviamo. E anche quanta complicità e colpe abbia l'Occidente nel genocidio in corso. Alcune cose le sapevo già, perché cita altri libri che ho avuto modo di leggere (come Laboratorio Palestina, di Antony Loewenstein, che DOVETE leggere). Però l'ho trovato un testo davvero molto interessante e scorrevole. Anche di questo arriva presto un articolo sul blog.

Sto anche leggendo un altro libro, ma visto che ormai lo concludo a luglio, lo inserirò tra le prossime letture.



Film



© una valigia ricca di sogni - marta.sognatrice

Dopo la delusione dell'ultimo voto sul Referendum, ho deciso di guardare finalmente anche io C'è ancora domani, di Paola Cortellesi e devo dire che mi è piaciuto moltissimo. Da un lato per questa capacità di affrontare il tema della violenza, usando però la musica e altre arti, quasi a non voler per forza mostrare lividi e sangue, ma arrivando lo stesso a colpire dritto allo stomaco. Dall'altro lato, l'immagine di quelle donne che stringevano con forza al petto la loro tessera elettorale e che hanno fatto di tutto per andare finalmente a votare, mi ha emozionato tantissimo. Per questo continuo a dire che trovo veramente tristi le persone che si rifiutano di recarsi ai seggi. Soprattutto le donne. C'è chi è morto per darci questa possibilità, e noi? Dobbiamo davvero, sempre, fare schifo? Io stringo con orgoglio la mia tessera elettorale, il mio diritto e senso del dovere. E sono fiera di votare, anche quando c'è solo tanta merda al governo. Lo faccio per rispetto di quelle donne - soprattutto - che mi hanno dato la possibilità di esprimere la mia voce e anche per me stessa. Questo è l'unico vero modo per farci sentire.


Note di bellezza

  • Anche se è andata male, ho provato il solito orgoglio nel votare. Come dicevo poco fa.
  • Il compleanno del mio amore, la bellezza delle piccole nipotine e dei loro regali allo zio.
  • Finalmente i miei mini cactus hanno fatto dei fiori bellissimi. Li amo.
  • Sono riuscita a vedere i Camosci!
  • Le serate/pomeriggi passati al Lago dei Camosci, tra natura e arte. 
  • La festa del paese, che sarà pur piccolina, ma finalmente dopo tre anni di problemi vari, sono riuscita a viverla in maniera completa. 
  • La fiducia che ricevo da persone 'amiche', e che mi invitano non solo a leggere i loro libri, ma anche a collaborare insieme in altri modi. Spero di riuscire a fare qualcosa di bello (anche se c'è sempre un po' di ansietta).
  • Le nostre nuove librerie. E poi, finalmente, ho anche io una bella scrivania dove 'lavorare' meglio.


Con questo concludo questo viaggio nel mio Giugno. Ci risentiamo alla fine di Luglio (se sono ancora viva e il caldo non mi ha fatta fuori!).

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