In questa seconda parte delle novità in libreria a settembre mi concentrerò, invece, su vari titoli della narrativa italiana e straniera. Come dicevo nel precedente articolo, se dovessero cambiare le date o comparire altri titoli degni di nota, aggiornerò tutto.
Iniziamo!
Avevo una rubrica un tempo, nel mio vecchio blog. Andavo a curiosare tra le novità in uscita durante l'anno, mese dopo mese, selezionando i titoli che per me erano più interessanti, almeno dal mio punto di vista.
Ho deciso di riprenderla e portarla anche qui. Ovviamente i titoli pubblicati dalle innumerevoli case editrici sono davvero tanti, per cui ho scelto quelli che se potessi leggerei più volentieri o comunque in linea con i miei gusti di lettura. Cercherò di farlo ogni mese, nella speranza di essere utile anche a voi che mi leggete.
Quindi, armatevi di un block notes o del vostro telefono, e prendete nota!
Con Hermann Hesse provo sempre un po' di difficoltà a buttar giù pensieri. Già durante la lettura mi è sembrato di compiere un percorso emotivo fatto di alti e bassi, momenti in cui sono totalmente coinvolta dalle descrizioni evocative, filosofiche e poetiche, alternati ad altri in cui provo un po' di sofferenza e, lo ammetto, anche una sorta di sottile noia.
In questo articolo cercherò di affrontare i tre racconti lunghi (o romanzi brevi) di questa raccolta. Knulp (il vagabondo gentile), Klein e Wagner (e la sua crisi esistenziale), e L'ultima estate di Klingsor (un artista al suo tramonto).
Temevo di non riuscire ad amare questo libro e, invece, quanto è bello quando una lettura riesce a sorprenderti?
Avevo sentito parlare molto bene di Un amore, di Dino Buzzati da lettrici che stimo molto, e mi sono detta: perché non provare? Anche perché non avevo ancora mai letto nulla di suo. E sono felice di averlo fatto, perché l'ho apprezzato molto.
Pochi giorni fa è stato pubblicato il nuovo volume della serie fantasy-steampunk Monstress, di Marjorie Liu con le illustrazioni di Sana Takeda. Ormai sapete bene quanto io ami questa storia e mi sono subito tuffata tra queste pagine non appena ho ricevuto il libro (ringrazio di cuore Manuela e Mondadori Oscar Vault per la splendida opportunità).
Siamo giunti al settimo, ma la storia di Maika continua a emozionare. Tanti piccoli tasselli sono svelati, così come curiosità di alcuni personaggi che mostravano una certa ambiguità o si muovevano nell'ombra. Finalmente possiamo comprendere forse un po' di più certi atteggiamenti, anche se... come sempre ci lasciano con il fiato sospeso e tanta voglia di unire i vari pezzi che ancora mancano.
Il mio primo commento, voltata l'ultima pagina, è stato: voglio assolutamente leggere il prossimo! Speriamo di non dover attendere troppo.
Manca un solo giorno al Salone del Libro di Torino ma, prima di gettarmi in questi giorni belli pieni, volevo lasciarvi almeno un altro consiglio di lettura. In verità non è così nuovo, visto che ho voglia di parlarvi ancora una volta di una serie che amo particolarmente: Monstress, diMarjorie Liu & Sana Takeda, una serie fantasy - steampunk che è arrivata in Italia al sesto volume, intitolato Il Voto! Francamente non ho idea di quanti ne restino ancora, ma spero non troppi, perché la curiosità di ricomporre tutti i pezzi è alle stelle. Allo stesso tempo so già che non appena avrò voltato l'ultima pagina, molti personaggi - ma soprattutto Maika e Kippa - mi mancheranno tantissimo! Personalmente vi dico già che ho amato moltissimo anche questo volume. Ringrazio di cuore Alfonso Zarbo e la Oscar Vault per avermi permesso di continuare questa collaborazione!
Sono sempre stata affascinata dalla Mitologia Norrena, tuttavia questo libro mi ha colpito molto soprattutto perché dà voce a un personaggio che fino a quel momento forse era rimasto un po' troppo nell'ombra: la gigantessa Angrboda, moglie e madre dei tre figli di Loki che saranno le chiavi per lo scontro finale contro gli Dei, il Ragnarok. Altro tema che adoro leggere, praticamente da sempre, è quello delle Streghe, quindi non potevo proprio farmi sfuggire questo testo. Oggi, come da titolo, vi consiglio The Witch's Heart - la leggenda di Angrboda, di Genevieve Gornichec, pubblicato di recente da Mondadori Oscar Vault. Ringrazio di cuore Alfonso per la copia omaggio.
Elizabeth Jane Cochran, in arte Nellie Bly è una donna che mi ha sempre incuriosita moltissimo, ma non avevo ancora avuto l'opportunità di leggere libri su di lei. L'occasione si è presentata grazie all'autrice, Melania Soriani, che mi ha proposto di leggere la sua biografia romanzata e come potevo rifiutare? Grazie di cuore, Melania!
Il suo lavoro mi è piaciuto molto, mi ha appassionato nelle ultime settimane, e secondo me è un primo interessante approccio per avvicinarsi alla figura di questa donna coraggiosa e forte, che non si è mai arresa, nonostante tutti gli ostacoli dell'essere donna in un mondo di uomini. Una donna da ammirare e dalla quale trarre preziosi insegnamenti. A mio avviso, però, per approfondire ancor di più la sua storia, occorre trovare anche altro. Personalmente ho già segnato due letture che ho intenzione di recuperare: Dieci giorni in manicomio, e Il giro del mondo in 72 giorni, due importanti testimonianze di altrettanti momenti che l'hanno resa nota. Li leggerò appena possibile, così da aggiungere altri importanti tasselli sulla sua vita.
Ho scoperto Sylvia Plath per caso, grazie alla lettura di un romanzo. Colpita, ho voluto buttarmi subito sul suo lavoro autobiografico in prosa - non essendo appassionata di poesia - “La campana di vetro” e me ne sono innamorata, pur affrontando temi non facili da gestire, come la depressione e i tentativi di suicidio. Mi sono poi dedicata ai Diari, tra le cui pagine e nei cui pensieri mi sono spesso ritrovata. Quando li ho letti ho avuto da un lato paura, dall'altro lato mi sono sentita compresa. E da lì ho iniziato a leggere anche altre opere su di lei, qualche poesia, fino a scoprire la pubblicazione di un altro racconto: “Mary Ventura e il nono regno”, che dovevo subito avere!
Anche a voi fanno “paura” certi autori?
Fino a qualche anno fa avevo il terrore di leggere Stephen King, poi ho provato, e mi si è aperto un mondo bellissimo.
L'altra mia grande paura era Chuck Palahniuk. Una volta ho provato ad aprire a caso il suo romanzo, Cavie, e ho avvertito subito un grande disgusto per quel che stavo leggendo e pensavo di non riprenderlo mai e poi mai.
Ma come si dice: mai dire mai. Ed ecco che, complice anche la terza tappa della Dungeon of Readers (Scoglio Urlante), ho deciso di provarci, di conoscere lo scrittore americano proprio con quel titolo che mi ha turbato profondamente, e alla fine devo dire che nonostante tutto si è rivelata una lettura anche interessante per il messaggio di fondo, ma anche per la sua capacità di sconvolgere il lettore e farlo riflettere sulla nostra società (più americana, ma quella italiana non è poi così distante per certi versi).