Danny Boodmann T.D. Lemon Novecento. Un nome particolare per una figura altrettanto particolare e degna di nota. Un nome dato a un bambino trovato su una nave - Virginian - diretta in America. Quel luogo tanto sognato, pieno di speranze, di una nuova vita. Un bambino lasciato sopra un pianoforte. Uno strumento che diventerà parte integrante della sua anima, un prolungamento del suo corpo, la realizzazione della poesia che si annida nel suo cuore. Ogni volta che entravo in libreria scorrevo con gli occhi i vari titoli di Alessandro Baricco. Ammetto, in tutta sincerità, di non aver ma
La mia incostanza può risultare insopportabile, lo so. Ma queste settimane mi hanno vista lontana da casa e non ho avuto il tempo, né modo o volontà di aggiornare il blog. Ho vissuto due settimane splendide con una persona che è riuscita a scalfire quel muro che avevo alzato e farmi credere di nuovo nell'amore, nonostante alcuni spettri del passato possono ancora pesare nella mia vita. Credevo di restare sola per sempre, ma il destino così non ha voluto. Io non lo so come andrà. So solo che voglio costruire qualcosa di importante un passo dopo l'altro, un tassello alla volta. E non lasci
King. Io non leggerò mai, King. Dicevo. Ma oramai ho imparato che non si deve mai dire mai nella vita. Perché all'improvviso qualcosa succede e ti spinge ad andare oltre quel "mai". Sono una persona curiosa e, anche se dopo molto pensare, sono capace di andare oltre i miei dubbi e pregiudizi. Che poi nel caso del re dell'horror non sono stati i pregiudizi a frenarmi ma... la paura. Non amo molto il genere. Anche se da bambina vedevo molti film che ora, in modo assurdo non avrei il coraggio di rivedere. (Ma posso essere fatta così male?). E appunto, quando ero ancora molto piccola sono
Oggi giornata di riflessioni. Fiori piove, non c'è lo spirito giusto per uscire o fare qualcosa, e così l'alternativa è stare a casa, leggere, o scrivere. Quanto mi manca la scrittura. Creare personaggi con le loro precise caratteristiche e storie differenti. Ideare ambientazioni, scegliere periodi storici o lasciar vagare del tutto la fantasia, fare ricerche, provare a cercare immagini da cui trarre maggiori spunti. Darsi un programma ben preciso e poi scrivere, scrivere, scrivere. Buttare giù parole, riempire pagine, oltrepassare le difficoltà nel definire i dialoghi, scegliendo i g
Guardando le ultime immagini di guerre inutili non posso fare a meno di pensare ancora a questa canzone. Un testo spesso travisato da molti italiani incapaci di andare oltre le semplici parole, e capirne il vero significato. Guardare il video girato da Michele Placido significa comprendere. Perché non si possono ignorare certe scene, certi occhi, certe azioni. Tanti pugni nello stomaco che fanno affiorare lacrime, o farti sentire male. Perché il nostro mondo è sempre più macchiato, sempre più sporco, sempre più triste. Siamo quasi abituati a certe immagini, quasi come se guardassimo