Il mio viaggio nella letteratura italiana ad Agosto mi ha portato a Milano, nel mite inverno del 1944, tra terribili scontri tra partigiani e nazi-fascisti, e il contrastato amore tra Enne2 e Berta. Ma è stato soprattutto un viaggio psicologico, riflessioni importanti su quella che può essere definita umanità e la non-umanità. Tutti siamo uomini, e tutti abbiamo dentro di noi delle forze contrastanti che possono spingerci a fare del bene o a compiere del male. Uomini e no.
Questo caldo mese estivo, quindi, l'ho dedicato alla scoperta di Elio Vittorini, di cui non avevo mai letto nulla. Ho scelto di iniziare da Uomini e no, perché è dedicato a un tema a me caro: quello della Resistenza. Ma tra queste pagine troverete più resistenze. Qualcosa che va oltre la Storia.
Dopo aver percorso le strade di Torino con Natalia Ginzburg (arriva presto anche l'articolo qui, ma ne ho parlato già su instagram), a Luglio, grazie al mio viaggio nella letteratura italiana, sono giunta a Ferrara per conoscere la penna, la storia e i personaggi di Giorgio Bassani.
Sono sempre stata attratta da questo libro ma non sapevo quasi nulla della trama. Con lui ho percorso i momenti precedenti l'orrore dell'Olocausto, quegli attimi di quiete prima della tempesta, attraverso le storie di alcuni giovani ebrei di Ferrara e della loro spensieratezza su cui grava qualcosa di infausto.
E così un'altra calda estate ha inizio.
Non che le temperature così alte e afose siano così particolarmente gradite, ma parliamo di libri!
Sì, perché come per ogni stagione anche per l'Estate ho pensato ad alcune letture che in qualche modo, per un motivo o per un altro, mi sento di consigliare per questi tre mesi!
Scorrendo il blog potete trovare anche i miei consigli per la Primavera, l'Autunno, l'Inverno e non solo!
Nel mese di maggio ho avuto la possibilità di fare un vero e proprio viaggio nella meravigliosa Sicilia di fine '800. Un viaggio immaginario, sì, tra le pagine di un romanzo importantissimo della nostra Letteratura, ma non per questo meno emozionante della realtà.
Ho sempre avuto una sorta di “paura”, se così possiamo definirla, di affrontare questo testo; temevo forse di trovare uno stile troppo complesso o pesante, ma in verità l'ho trovata una lettura davvero interessante, ricca di descrizioni minuziose che ti aiutano a sprofondare più facilmente nella realtà descritta, e con personaggi che restano impressi.
Oggi è il 25 Aprile, Anniversario della Liberazione dell'Italia dal Nazifascismo.
Una data importantissima per il nostro Paese, a cui secondo me dobbiamo dare tutti il dovuto rispetto.
Sono stata fortunata nella mia educazione per due motivi: alle elementari la mia maestra di Italiano ci spinse a fare un progetto proprio sul tema della Resistenza e lo ricordo ancora con affetto. Forse è nato proprio in quel momento il mio interesse per certi argomenti, non facili, no di certo, ma importanti. Ricordo che in classe arrivò anche un partigiano pronto a narrarci la sua storia, la sua lotta, le tante perdite, i dolori, le lacrime di commozione al ricordo.
Il 25 aprile si avvicina e io avevo propria voglia di fare una lettura a tema.
Avevo sentito parlare molto bene de “L'Agnese va a morire” di Renata Viganò, e finalmente sono riuscita a leggerlo. E che lettura! Mi sono tanto affezionata ad Agnese, alla sua forza, al suo coraggio, al suo amore per quei giovani partigiani pronti a morire per la libertà.
Quella libertà che oggi abbiamo grazie a loro.
Il mio percorso con la Trilogia degli Antenati di Italo Calvino si conclude con Il Cavaliere Inesistente, anche se in futuro voglio conoscere altro dell'autore. Non mi fermo qui!
Questo terzo titolo è quello che mi ha entusiasmato meno, sono sincera. Scorrevole, e molto simile ai primi per temi, bizzarrie e riflessioni sull'uomo e la società, ma alla fine mi ha lasciato un po' “tiepida” dal punto di vista delle emozioni. Questo ovviamente non significa che non lo consiglio, anzi! Sono sempre dell'idea che ognuno di noi debba farsi la sua opinione, e poi anche se slegati tra di loro, trovo interessante e importante leggere l'intera trilogia.
Dopo aver concluso Il visconte dimezzato ho continuato il mio viaggio alla scoperta di Calvino con Il Barone Rampante, forse il titolo più conosciuto e amato della Trilogia. Ecco, come al solito io faccio parte di quelli che non l'hanno così amato. Chiariamo: mi è piaciuto sì, mi ha intrattenuta, a tratti fatto ridere e anche aperto a delle riflessioni, ma non mi ha fatto gridare al capolavoro. Forse perché non ho compreso in maniera completa il messaggio di fondo, o forse semplicemente perché non è troppo in linea con i miei gusti personali.
Per la terza tappa del mio progetto Una Valigia d'Italia volto alla scoperta della Letteratura Italiana di ieri e di oggi, l'autore scelto è stato Italo Calvino.
Scopo di questo mio programma di lettura è andare a scoprire quegli autori di cui ho letto poco o anche niente, perché sono dell'idea che sia importante conoscere in primo luogo la nostra letteratura, molto spesso messa in secondo piano rispetto ad altre.
Per il mio progetto Una Valigia d'Italia a febbraio ho affrontato un titolo che mi attendeva in libreria da troppo tempo: La Storia, di Elsa Morante. Un romanzo intenso che, nonostante la mole, ho letto con piacere e che, alla fine, mi ha lasciato moltissime emozioni.
Di Morante avevo letto, in passato, solo L'isola di Arturo - titolo che però vorrei rileggere presto -, ma ero curiosa di conoscere di più la sua scrittura. Devo dire che La Storia è uno dei romanzi italiani più belli che io abbia letto finora. Ida, Nino, Davide, Bella e il piccolo Useppe resteranno sempre impressi nel mio cuore.