
Buon Halloween!
Nella notte più oscura dell'anno mi piace sempre provare a consigliare qualche lettura a tema. Quest'anno volevo provare a indicare titoli per ogni età. Non solo racconti di esseri soprannaturali, ma anche tentativi di sprofondare nella parte più cruenta dell'animo umano. Perché si sa, se le storie di mostri possono suscitare qualche brivido, la violenza dell'uomo fa molto più orrore. E lo vediamo, ogni giorno, in quel che accade in parti del mondo molto più sfortunate della nostra.
Prendete carta e penna, e se vi va, segnate i prossimi titoli!
A volte la realtà supera l'orrore della pagina scritta, altre volte si può proprio prenderne spunto e amplificare tutto ciò che accade. In Bella e Felice, Valentina Ramacciotti fa proprio questo. Ci porta in un mondo non così lontano dal presente, una società putrida, desolata, costantemente in guerra, dove l'unica cosa che resta agli individui è tentare di sopravvivere, in qualsiasi modo, anche in forme più violente. È un racconto lungo, una sorta di novella, che richiama il Frankenstein di Mary Shelley al quale dà sicuramente il suo omaggio, ma che a me ha fatto pensare anche a quelle antiche fiabe dai caratteri più cupi e cruenti, insomma quelle prima che la Disney le edulcorasse. Per me è stato anche un modo per conoscere un'altra realtà editoriale: Eris Edizioni.
In estate le uscite editoriali si riducono, ma questo non significa che non si possano trovare titoli a mio parere meritevoli. Così eccomi qui con un nuovo articolo sulle novità in libreria a luglio. Ne ho selezionate poche rispetto al solito, ma credo che siano tutte molto interessanti e alcune anche importanti.
Prima di iniziare, però, ci tenevo a inserire qualche titolo di giugno che mi era sfuggito o di cui non avevo la copertina disponibile quando ho creato il precedente articolo.
Perché mi avete messa al mondo?
Come ti sentiresti se un giorno, all'improvviso, tuo figlio o tua figlia ti facesse questa domanda? Ammetto che, davanti a un mondo sempre più orientato alla violenza e sempre più distrutto dall'inquinamento e dal cambiamento climatico, è una domanda che mi porrei anche io, sia come figlia sia come possibile madre - anche se non lo sono -. Il mondo dell'infanzia è caratterizzato dall'inconsapevolezza e dalla spensieratezza. Con i bambini non si affrontano certi argomenti e si cerca il più possibile di tenerli distanti dalle cose orribili che accadono nella realtà. Si pensa spesso che sia opportuno proteggerli dall'orrore dell'uomo. Ma, se arrivasse qualcuno a narrare loro una storia, una favola tesa ad aprire gli occhi sul possibile futuro che li attende? Che cosa potrebbe accadere?
Questo è quello che succede in questa bellissima quanto pungente fiaba horror scritta da Luigi Musolino, un autore che mi hanno consigliato e che non vedevo l'ora di scoprire. E l'ho fatto, iniziando da un breve racconto, Pupille, che però mi ha totalmente conquistata.
Torniamo a parlare di ritornanti, perché la realtà lì fuori ultimamente fa molta più paura di uno zombie pronto a mangiare il tuo cervello. No?
Filippo Santaniello mi ha dato l'opportunità di leggere anche il terzo capitolo di Country Zombie Apocalypse, questa serie di racconti incentrati su Al, un giovane ragazzo dei colli umbri, e di come insieme ai suoi nonni e a Resident Ivo si sono ritrovati a combattere contro il ritorno dalla morte di molti paesani. Ma questo morbo - causato dal vaccino usato per contrastare il virus che ha colpito tutta l'Italia e in verità il mondo intero - non è arrivato solo lì, ma in ogni parte della penisola. E, in effetti, incontreremo subito un nuovo personaggio: Lando Nisticò, un trentenne calabrese che è rimasto bloccato a Milano durante il lockdown.
Vi ricordate le prime avventure di Al e suo nonno Igino contro i Ritornanti? Del primo racconto della serie Country Zombie Apocalypse, di L. Filippo Santaniello ne avevo scritto in questo articolo.
E ora torniamo proprio in quella realtà umbra, per scoprire quali altre avventure attendono Al, i suoi nonni, e Resident Ivo che a loro si è unito in questa caccia piena di sangue, ma anche ironia, che può disturbare per le immagini splatter, e tuttavia divertire grazie alle battute esilaranti soprattutto di Nonno Igino e Nonna Clotilde.
Ma, a differenza del primo racconto, molto più orientato all'azione, qui c'è un viaggio nel passato e nei sentimenti, che ci permette di conoscere in maniera più profonda il personaggio di Al.
Oggi vi parlo di Country Zombie Apocalypse, il primo di una serie di racconti di Filippo Santaniello, ambiento tra i colli umbri in provincia di Terni, e che vede protagonisti Alessandro Crepascoli (Al), un ragazzino di quindici anni, e i suoi due nonni ottantenni alle prese con dei famelici ritornanti.
Nel 1990 un libro fu soggetto a un'interrogazione parlamentare e condannato per istigazione a delinquere. Un libro pubblicato da Acme e che uscì in edicola nel novembre del 1989 come supplemento alla rivista Splatter. Nove racconti, inizialmente, buttati giù quasi come appunti per un possibile libro a fumetti, che poi vengono pubblicati in prosa. Ad essi, se ne aggiunge un altro nel 1997 nell'edizione di Castelvecchi, fino ad arrivare alla nuova uscita di D Editore.
Ma di cosa parlano questi racconti? Perché suscitarono un simile scandalo?
Continua a leggere, per scoprirlo!
Qualche anno fa ho visto un film meraviglioso: Le ali della libertà. Nel mio personale percorso alla scoperta dei libri di Stephen King, ho deciso così di recuperare il racconto dal quale questa pellicola è stata tratta: Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank, contenuto nella raccolta Stagioni diverse.
Quattro racconti per le quattro stagioni: L'eterna primavera della speranza, l'estate della corruzione, l'autunno dell'innocenza, e una storia d'inverno. Narrazioni diverse sia per personaggi sia per tematiche, anche se è curioso scorgere dei piccoli collegamenti tra luoghi e personaggi (anche con altri lavori dello scrittore americano). Se devo essere del tutto sincera, pensavo che avrei amato del tutto questa raccolta; in verità mi è piaciuta, ma non quanto altri libri che ho letto. Però è un testo che consiglio, soprattutto per quella perla del primo racconto, che è stato d'ispirazione a quel film splendido con il quale ho iniziato questo articolo.
Solitamente tendo a tenermi un po' distante dai titoli tanto acclamati e di cui tutti parlano. E, infatti, ho atteso del tempo prima di approcciarmi alla saga di Blackwater di Michael McDowell, pubblicata in Italia da Neri Pozza, in sei bellissimi volumi, illustrati dall'artista spagnolo Pedro Oyarbide. Li avevamo comprati proprio nei giorni delle rispettive uscite, ma ho avuto modo di leggerli solo tra gennaio e marzo. Non la ritengo un vero e proprio capolavoro, ma una cosa è certa: è riuscita a intrattenermi così bene che, dopo il secondo volume, non sono più riuscita a smettere di leggere. Divorando così i sei volumi uno dopo l'altro in pochi giorni. La vedrei benissimo come una serie tv o un film, anche se... personalmente non li guarderei! Diciamo che non sono proprio amante dello splatter e ci sono alcune scene che ho già fatto fatica a leggere. Ma, se amate l'horror, le storie dense di mistero, e con donne forti e indipendenti, e ancora, le saghe familiari, sicuramente dovete recuperarla - se non lo avete già fatto! -.