Al Salone del Libro di Torino c'è uno stand che più degli altri riesce sempre a emozionarmi moltissimo: Il Bosco degli Scrittori, di Aboca Edizioni. Parlando con Daniele Pasquini, ufficio stampa di questa interessantissima casa editrice, è emerso che è ispirato al nome di una collana di romanzi che sono collegati da un tema comune: l'uso di una pianta, o di un albero, attraverso il quale raccontare il mondo. Mi è stata data la possibilità di leggere proprio una delle nuove pubblicazioni di questa collana, L'agave della Regina Vittoria di Laura Calosso, una storia che ci trasporta tra il 1882 e il 1883 tra Italia, Inghilterra e Scozia, e che ha come elemento naturale l'agave, appunto, ma anche l'aloe. Due piante apparentemente molto simili, ma che in verità appartengono a due famiglie diverse. E non solo.
Al Salone del Libro di Torino c'è uno stand negli ultimi anni che amiamo più degli altri: Il Bosco degli Scrittori. Tra quegli alberi, quelle piante, si può trovare un attimo di respiro, di bellezza, d'incanto, tra profumi, odori della natura che ti staccano un po' dal caos e dalla fredda struttura umana dell'Oval. Come è nata questa idea? Ce la racconta Daniele Pasquini, ufficio stampa di Aboca Edizioni, casa editrice che in questo stand mostra i suoi tanti, interessanti libri, tra saggi, volumi per bambini, e romanzi, che hanno come focus il rapporto tra uomo e ambiente, uomo e natura, il legame con le altre specie e il pianeta stesso!