Vi ricordate le interviste dello scorso anno? Con questa nuova edizione del Salone del Libro di Torino, insieme al mio compagno abbiamo colto l'occasione per conoscere altre case editrici, alle quali abbiamo posto le nostre tre domande, in modo da dare loro un piccolo spazio in questo blog.
Quest'anno abbiamo deciso di unire anche una realtà museale che amiamo molto: Il Mufant, il Museolab del fantastico e della fantascienza di Torino!
Per conoscerlo meglio abbiamo avuto modo di parlare proprio con i suoi fondatori: Silvia Casolari e Davide Monopoli.
Chi siete, cosa vi caratterizza e vi distingue dagli altri?
Siamo il Mufant, Museo del fantastico e della fantascienza di Torino. È un museo che racconta il fantastico moderno e quindi un immaginario, un genere, anzi un insieme di generi - fantascienza, fantasy e gotico - che nascono nella seconda metà dell’800, nel momento in cui si vedono gli effetti delle innovazioni della precedente rivoluzione industriale e tecnologica. In quel periodo, per la prima volta nella storia, nella percezione pubblica questa “meraviglia” porta a raccontare il rapporto tra umanità e macchina. Anche oggi stiamo seguendo un momento molto vivo di cambiamenti tecnologici, sociali e politici. Quindi noi come museo abbiamo questa missione: il raccontare, o meglio mostrare, chi ha raccontato e i protagonisti del mondo del fantastico e della fantascienza, e mostrarlo attraverso tutti i linguaggi che conosciamo e che abbiamo conosciuto: la letteratura, il cinema, il fumetto, la radio, la televisione.
Ammirazione, Orgoglio e Sogno.
Qualcosa di altri musei che ammirate e che vi piacerebbe fare a vostra volta.
Ammiriamo il museo della Science fiction di Seattle ospitato in una meravigliosa struttura di Gehry, un palazzo futuristico che contiene la collezione di Paul Allen, braccio destro di Bill Gates in Microsoft. Una realtà museale che racchiude fantasy, horror, e soprattutto fantascienza (raccoglie, ad esempio, tutti i grandi costumi del cinema, da Alien a Terminator, solo per citarne alcuni).
Un altro grande motivo di ammirazione è quello che stanno facendo ora in Cina: a Chengdu, città con la quale noi abbiamo in corso una collaborazione. Qui hanno costruito un nuovo fiammante museo della Science Fiction su progetto di Zaha Hadid, architetta iraniana che è mancata di recente. Noi saremo ospiti loro, porteremo la fantascienza italiana, sia con una mostra – e questo ci fa davvero piacere – sia con racconti, conferenze e altro ancora.
Qualcosa di cui siete particolarmente orgogliosi.
In Italia, ad oggi, siamo l’unico museo dedicato al fantastico. Non è un orgoglio essere gli unici, se ne nascessero altri a noi farebbe piacere perché significa che c’è interesse, puoi collaborare e fare rete. Però effettivamente siamo i primi e gli unici enti museali che si occupano di questo immaginario.
Un sogno nel cassetto.
Il sogno personale è che il Mufant diventi come il Museo della Science Fiction di Chengdu! Noi continuiamo, andiamo avanti, abbiamo dei miglioramenti oggettivi, conquistiamo sempre un po’ di porzioni della struttura che ci ospita, il prossimo anno andremo nel terrazzo…
Pro e contro di questo Salone 2023
Credo che l’atmosfera, le relazioni, gli scambi, gli incontri del Salone siano unici a Torino. E quindi questo in qualche modo ti fa superare anche i piccoli contro che puoi vedere. Il contro quest’anno era banalmente la pioggia, ma come possiamo lamentarci noi rispetto a quello che è successo in Italia? Dal nostro punto di vista solo pro, davvero. Abbiamo organizzato dieci conferenze, che non sono poche. Oltre allo stand, dieci conferenze tutte piene e gli ospiti sono stati davvero bravi. C’è stato Simone Pieranni che ha fatto una bellissima conferenza insieme ai cinesi. Non solo è un grande esperto di Cina ma è un appassionato di fantascienza. Ha fatto un bellissimo intervento. Oggi (22 maggio) abbiamo avuto Bruce Sterling… insomma tanti ospiti e devo dire che è andato, per noi, molto bene.
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Di questo museo particolare ed estremamente interessante vi avevo parlato anche in questo articolo.
Conoscete Il Mufant? Lo avete mai visitato? Se sì, che cosa ne pensate?
Per scoprire di più questo è il loro sito.
il 29/05/2023 23:48