Una piazza illuminata dalle luci dei lampioni. Due amiche che ridono e scherzano insieme, che si divertono a giocare con le bolle, con quella purezza e l'amore per le cose semplici tipica dei bambini. E poi alcune persone che camminano sole nel cuore della notte.Tra di esse, una giovane ragazza che, a braccia conserte ed occhi tenuti costantemente bassi, attraversa la piazza.Sola, avanza, quasi rabbrividendo per il freddo, ma anche preda dei suoi pensieri o magari con il desiderio di non farsi vedere. Fino a quando non incrocia lo sguardo di un ragazzo. E da lì tutto si blo
Una vita ch'è normale è troppo in là per me,ma quasi un po' normale sarebbe okay.Già, quasi un po' normale, questo è ciò che proverei.Quasi un po' normale... la vorrei. Quando scopro qualcosa che pian piano si radica nel mio cuore, quando scorgo la bellezza nell'arte, mi capita spesso di "tormentare" tutto il mondo affinché tutti possano goderne, scoprire, e innamorarsi.Ho condiviso questo spettacolo un po' ovunque sui miei social, ma voglio scrivere qualcosa anche qui. Vorrei aiutare, almeno nel mio piccolo, a far conoscere una vera perla del "Musical", anche se questo
Santa Maria della Rocca Quando penso a Offida ho sentimenti contrastanti. Da un lato c'è un grande amore per questo borgo - tra i più belli d'Italia -, dall'altro ho dovuto allontanarmi per anni perché il solo pensiero di passeggiare tra le sue rue riportava alla mente troppi pensieri negativi. Certo, non è colpa del paese se tra i suoi abitanti c'è anche qualcuno che mi ha profondamente ferita, ma era complicato tornarci. Eppure, quest'anno si sono presentate due occasioni molto importanti per spingermi ad affrontare un po' quella sorta di blocco e non le ho lasciate scappare. Offi
La solitudine in noi si può combattere solo insieme. Tornare a scrivere di libri non è facile. Soprattutto se si tratta di letture concluse diverso tempo fa, ma di cui non ho avuto modo di parlare sul blog. In verità avrei voluto fare una sorta di unico post riassuntivo, ma questo libro mi è stato inviato dalla casa editrice Salani e mi sembra doveroso spendere delle parole in più e creare un articolo apposito. Innanzitutto ringrazio ancora una volta per avermi dato la possibilità di leggerlo, e mi scuso se ci ho messo più del previsto per stendere i miei pensieri a riguard
Chi non muore si rivede. Pensavo di aver più tempo per scrivere in estate e, invece, questi mesi sono volati via così velocemente che rimane un po' di tristezza nello scoprire che pian piano ci stiamo avvicinando all'autunno. Ho pensato spesso al mio povero blog lasciato deserto, ma solo ora trovo il tempo per tornare e lo faccio, parlando di musica. E che Musica! Quest'anno tra i vari artisti del panorama musicale italiano sicuramente spicca Ermal Meta. Mi aveva incuriosita molto all'ultimo Sanremo con un testo tanto bello e profondo come "Vietato Morire", e poi sorpresa ed emozionata
Oggi ritorno sul blog per lasciare una delle mie tante riflessioni, non so se con un senso o meno, ma a volte si ha voglia di esprimere un po' quello che si prova, lasciando fluire i pensieri nel modo più chiaro possibile. O almeno ci provo. Sono una persona curiosa, forse troppo. Mi piace osservare le persone, leggere commenti e storie sui vari social, scoprire di più sui personaggi noti o anche meno noti, come nel tentativo di farmi una mia idea, ma anche saziare la mia curiosità. Ma sempre più spesso mi accorgo di quanto i social, se usati in maniera errata, diventino un riflesso nega
Prima di iniziare con le mie riflessioni su quello che ritengo un libro bellissimo che tutti dovrebbero avere nelle proprie librerie, vi invito - se vi va - a seguirmi sui miei canali social. In realtà li trovate anche sulla barra a destra di questo blog, ma anche nella mia presentazione. Da pochi giorni, però, ho deciso di aprire un secondo account Instagram, il social che uso maggiormente e che quindi mi permetterà di essere più attiva (purtroppo per il blog ho poco tempo e modo, ma torno sempre!) e di condividere con voi tutte le mie letture e i sogni che rendono la vita meno amara. Mi
Foto di mia proprietà. Quasi due mesi in cui non scrivo qui. Eppure la mia valigia di sogni è stata pienissima. Tante cose da raccontare, molte letture ed eventi di cui parlare. Ma non ho avuto il tempo né l'ispirazione giusta. E i giorni sono passati, uno dietro l'altro, scorrendo troppo rapidamente. A volte vorrei riuscire a bloccare il tempo e a fare il pieno di energie per raggiungere tutti i miei obiettivi e non lasciare indietro nulla. Lo so. Molta gente che apre un blog lo aggiorna in maniera assidua. Io, invece, tendo a perdermi. Forse perché se non ho il mio amato silenzio e
Ci sono libri che ti chiamano a sé e che rappresentano un valido rifugio dove rintanarti, una mano amica pronta ad alleviare le sofferenze, i dolori, e a farti aprire gli occhi, regalando al tuo cuore tenere emozioni e una sorta di slancio, di incoraggiamento ad osservare la vita con sguardo diverso. A inizio anno non stavo bene. Ho deciso di seguire le emozioni negative, buttandomi su una lettura bellissima quanto densa di sofferenza, almeno per me. Perché nelle parole di Sylvia Plath, e nei suoi diari, io mi sono così ritrovata, da cadere in una sorta di limbo dal quale non riuscivo ad u
L'arte mi è sempre piaciuta. Non tutti i generi, ovvio. Però, ad essere sincera, non sono per nulla un'esperta e quindi non potrei mai soffermarmi ad analizzare un'opera nei minimi dettagli, negli aspetti tecnici, nel messaggio che si vuole comunicare. Anche se, credo, che soprattutto per quest'ultimo, ogni visitatore dovrebbe essere capace di interpretare l'opera a suo modo. No? Quando vado a vedere una mostra, che sia di autori conosciuti o di altri locali, lo faccio per curiosità e per... emozionarmi. Esatto. Io cerco sempre di trovare l'emozione. Non importa sia essa bella o brutta, ma