Sono sempre stata fermamente convinta che le fiabe non siano solo mondi letterari da raccontare ai bambini, ma soprattutto quelle più antiche e sì, anche più famose, possano racchiudere profondi insegnamenti anche per gli adulti. Del resto se non ci soffermiamo sulle storie edulcorate dalla Disney, si possono scorgere elementi del macabro e del grottesco, e finali ben così distanti da quel 'felici e contenti' tanto declamato dall'azienda americana. Le fiabe di Hans Christian Andersen, ad esempio, racchiudono spesso una profonda malinconia, oltre a elementi legati alla fede ma anche al folklore. Sono racconti che bene o male tutti noi conosciamo, ma che trovo sempre bello poter rileggerle a distanza di anni, per scorgere magari delle sfumature nuove o diverse.
A inizio anno ho deciso di prendere da una delle nostre librerie uno dei volumi illustrati dai MinaLima e ho letto una fiaba ogni giorno, tornando forse un po' bambina, riscoprendo quelle più note e addentrandomi anche in storie meno conosciute.
Avventure davvero fantastiche di Stefano Meglioraldi è una raccolta di dieci storie simili a fiabe della buonanotte. Racconti che possono stimolare l'immaginazione dei più piccini, ma anche modelli per riflettere su vari temi, avvicinandoli così a lettori di tutte le età. Sono trame dal carattere avventuroso e magico: pullulano di principesse, re saggi, piccoli principi insofferenti, bambini e bambine molto testardi, ma anche streghe, draghi, e serpi. Narrazioni dove il confine tra bene e male è molto labile e il protagonista - e il lettore con lui - può far fatica a distinguerli, cadendo spesso in errore. Tuttavia, con coraggio, determinazione, esperienza e tanto amore si può riuscire a trovare la giusta via e far la scelta più giusta.
Oggi vi parlo di una fiaba, di un racconto antico come il mondo.
Negli ultimi tempi sono tante le discussioni sulle fiabe della Disney, le critiche, le difese. A me, sinceramente fa tutto un bel po' ridere. Perché se si pensa alla vera essenza e origine di certe fiabe, c'è da rimanerci in quel caso davvero sconvolti. Altro che un bacio non consensuale, o dei corvi che offendono, o chissà che altro. Le vere fiabe, quelle che si narravano tra il popolo o le corti antiche, avevano temi e vicende che possono lasciare davvero il lettore di oggi senza fiato, sgomento, di fronte alle violenze, ai soprusi, agli incesti.
Ed è proprio questo tabù, l'incesto, uno degli elementi cardine di Pelle d'Asino, una storia che in verità non conoscevo ma che ho avuto modo di recuperare grazie a questo bellissimo libro illustrato pubblicato da Rizzoli e che il mio ragazzo mi ha regalato a Natale!
Sì, lo so.
L'inverno è quasi finito e io arrivo adesso con questo articolo.
Il fatto è che ci tenevo a farlo, avendo iniziato questa rubrica qualche mese fa con le letture autunnali. Vorrei riuscire a creare dei consigli per ogni stagione, quindi, anche se con enorme ritardo, eccomi qui.
Magari non saranno utili per questo inverno che in verità sta già lasciando il posto alla mia cara primavera, ma potrebbero essere dei validi spunti per il prossimo, no?
Che poi, diciamolo. Non esistono veramente letture precise per ogni stagione. Quando il libro ti chiama, lo prendi a prescindere dal periodo che stai vivendo, giusto?
Se penso alla stagione invernale mi vengono in mente diverse cose: i paesaggi innevati, il calore del fuoco, le bevande calde, e quindi penso a quei libri anche corposi che possono scaldare, emozionare, o che possono trasportarti proprio nella neve che da troppo tempo non vedo per bene.
Sulla base di simili sensazioni, vi consiglio 10 letture secondo me adatte a questa stagione!
Ho scoperto un po' tardi la Collana di classici illustrati pubblicata da Rizzoli, presentata e curata da Benjamin Lacombe, un artista che seguo su Instagram e che apprezzo moltissimo. Sono innamorata dei suoi lavori, della caratteristica che hanno in comune tutti - o quasi - i suoi personaggi: quegli occhi grandi, densi di dolcezza; ma sono anche incantata per quella minuziosità di particolari, quella vividezza dei colori, quei dettagli che rendono tutto quasi reale, o comunque molto emozionante.
Tuttavia, spero di riuscire a collezionarli tutti. Grazie a una collaborazione con la casa editrice menzionata, e in particolare a Claudia dell'ufficio stampa, ho potuto ricevere l'ultimo prezioso volume: Bambi, un gioiello della letteratura austriaca di Felix Salten.
A natale mi è stato poi regalato dal mio compagno anche Pelle d'Asino, che spero di riuscire a leggere presto! Vi invito, comunque a visionare gli altri splendidi volumi già pubblicati. Sono una meraviglia per gli occhi, e una bellissima collezione che può impreziosire le nostre librerie.
Le nuove edizioni illustrate da MinaLima e pubblicate in Italia dall'Ippocampo, mi hanno sempre attratta con forza. Hanno esercitato su di me un magico richiamo. Insieme al mio compagno siamo riusciti a collezionarle tutte fino a ora. Dopo il meraviglioso Il Giardino Segreto di Frances Hodgson Burnett, ho deciso di buttarmi in queste settimane “natalizie” tra le pagine de La Bella e la Bestia, nella versione di Madame Gabrielle-Suzanne Barbot de Villeneuve.
Sono ovviamente partita senza farmi troppe aspettative, consapevole di non ritrovare tra queste pagine la versione Disney che amo molto. E alla fine ho trovato una fiaba diversa sì, ma ugualmente interessante. Non eccezionale, ma godibile. Sicuramente molto più magica e più legata non solo alle antiche fiabe, ma anche al folclore e a quel Piccolo Popolo che tanto amo.
Due parole mi hanno convinta a leggere questo libro: Fiaba e amica e prima lettrice di Tolkien. Non conoscevo, in effetti, Naomi Mitchison, ma sono rimasta molto attratta dalla copertina di questo libro e dalla trama. Devo ringraziare Cristina, ufficio stampa di Fazi Editore per avermi permesso di leggerlo in copia digitale. Prima di parlare di questo libro, volevo spendere due parole su quest'autrice molto affascinante anche per la sua storia, la sua vita, le sue azioni. Naomi Mitchison, autrice di settanta libri, aveva cinquantacinque anni quando Il viaggio di Halla venne pubblicato
Lì, in quella specie di tempio naturale, lei si sedeva a terra tra le foglie, convinta che fino a un attimo prima, proprio in quel punto, le api fossero intente a conversare tra loro, perché quello era il loro salotto, tutte prese a raccontarsi storie antiche e meravigliose. dall'introduzione di Cesare Catà. Pamela L. Travers. Per molti di noi è semplicemente l'autrice che ha dato vita a uno dei personaggi più conosciuti e amati: Mary Poppins, una figura mitica, un archetipo, ossia come viene spiegato nell'introduzione un'icona letteraria che entra nel linguaggio giorna
E il gigante disse: «Lontano lontano, in mezzo a un lago, c'è un'isola, e sull'isola c'è una chiesa, e nella chiesa c'è un pozzo, nel pozzo nuota un'anatra, dentro l'anatra c'è un uovo, e dentro l'uovo c'è il mio cuore». Ho una particolare curiosità per le fiabe, così come per le leggende, i miti, i misteri. Credo che spesso possano aiutare a comprendere società diverse, luoghi differenti e lontani dal nostro, o magari a trovarne delle affinità con le nostre credenze, la nostra storia. Sono anche attratta dai paesi nordici, che per ora sono solo lande lontane a cui
Negli ultimi mesi ho scoperto una piccola casa editrice che mi ha particolarmente attratta: la ABEditore. Al Salone del Libro sono passata più volte davanti al loro stand, con timidezza, con curiosità, fino a quando l'ultimo giorno ho deciso di fermarmi e portare a casa con me alcune delle loro opere. Sì, definirle opere credo sia la parola giusta. Perché colpiscono tantissimo per la cura in ogni dettaglio. Sono dei piccoli scrigni che racchiudono tesori. Testi interessanti. Qualcosa, a mio parere, di nuovo. Se è vero che non bisogna giudicare un libro dalla sua copertina, è anche