Novembre è stato il mese delle letture disturbanti.
Tra le tante, oggi vorrei proporvi un libro che ho scoperto grazie a Monstrumana di Francesca Giro e Gaetano Pagano, saggio pop pubblicato da effequ. In quel testo venivano descritti una serie di mostri della letteratura, cercando di riflettere sul filo sottile tra mostro e umano. Ne conoscevo diversi, ma la Medusa di Martine Desjardins (pubblicato in Italia da Alter Ego) mi mancava. Ne sono rimasta così colpita che all'ultimo Salone del Libro ho deciso di portarlo a casa con me. Una lettura non solo disturbante, ma che fa riflettere anche sulla femminilità, la misoginia, il concetto di vergogna del proprio corpo, spesso proprio a causa del giudizio altrui. Una paura che tiene sovente le donne in una sorta di schiavitù, incapaci di vedersi davvero per quello che si è, libere di mostrare al mondo sé stesse.
Un romanzo sicuramente originale che mi ha colpito anche per la scrittura, per la scelta di numerosi termini per descrivere il difetto della protagonista.
C'è un tema che mi attrae moltissimo durante le mie letture: quello del doppio. Ed è proprio uno dei punti fondamentali su cui si basa la casa editrice Alter Ego, una realtà indipendente che ci ha colpito, e che alterna narrativa contemporanea e classici in piccolo formato tutti da collezionare.
Al Salone del Libro di Torino abbiamo avuto la possibilità di parlare con il direttore editoriale, Danilo Bultrini.
Se volete saperne di più, ecco le sue risposte alle nostre consuete tre domande!