Durante l'ultimo Salone del Libro, scorrendo i vari stand, ci siamo imbattuti in una realtà piccolina ma davvero interessante: lo stand di Coppola Editore. Il mio sguardo è stato subito catturato da libri di piccolissimo formato, ai quali non ho saputo resistere. Sono chiamati “I fiammiferi” e fanno parte della Biblioteca Lillipuziana. Si tengono in una mano, si possono nascondere in una tasca, così da portarli facilmente con sé un po' ovunque; ma potrebbero non essere particolarmente apprezzati da chi non sopporta il font piccolo e farebbe fatica a leggerli. Eppure, non so perché, ma mi sento attratta da questi minuscoli tesori di carta, tutti da collezionare!
Perdere la vista è qualcosa che scatena dentro di me una paura indescrivibile. Quando, anni fa, la mia miopia si è palesata, ho avvertito un forte senso di disagio, rabbia e un'intensa tristezza. Sì, a confronto con malattie gravi può essere un nulla, e alla fine ormai mi sono abituata a vedermi con gli occhiali, ma in quel momento è stato molto difficile accettarlo. Il pensiero di non vedere proprio più mi annienta. Non so se avrei il coraggio di affrontare qualcosa di simile. Ma perché queste parole? Perché è un po' quello che accade alla protagonista di uno degli ultimi lavori di Benjamin Lacombe, un artista francese il cui stile amo profondamente. Per me, avere in casa i suoi libri, è come essere proprietari di piccoli tesori d'arte, che spero un giorno di riuscire a collezionare quanto più possibile.
Sono in ritardo, lo so, ma sono giorni in cui l'umore è un po' a pezzi, per vari motivi che non starò a descrivere. Momenti in cui trovo anche difficoltà a riversare sulla pagina scritta pensieri con un senso, in cui non riesco a trovare le parole, a scegliere quelle frasi che più mi sembrano opportune. Ma, intanto, leggo tanto e i libri sul comodino di cui devo e voglio parlare sono sempre di più! Il problema poi è che i giorni del Salone del Libro si avvicinano e concentrerò tutte le mie energie lì, e poi? Succederà un qualcosa di molto bello e molto grande nella mia vita, e il tempo da dedicare ai miei amati libri, per forza di cose sarà sempre più ridotto. Però, non devo abbattermi e così, eccomi qui a riprendere in mano il mio blog e lasciarvi le mie riflessioni su una delle opere che più amo di William Shakespeare: Otello!
Ho visto questo libricino per caso, al Salone del Libro lo scorso anno, e non ho resistito. Visto il tema ho deciso di attendere la data giusta per leggerlo, e l'ho concluso proprio oggi in occasione del ricordo del terribile disastro che avvenne alla centrale nucleare di Chernobyl nel 1986. A trentacinque anni di distanza dalla tragedia vi avevo proposto tre libri adatti al tema, quest'anno invece vi consiglio questo romanzo molto più leggero, a tratti anche dolce e divertente, ma con una sorta di malinconia che permea le pagine. Una lettura che mi ha convinta e un personaggio, quello dell'anziana Baba Dunja, che assomiglia tanto a una nonnina dalla forza e dal gran coraggio, e soprattutto dal grande amore per la propria terra, la propria casa, dalla quale non vuole allontanarsi, neanche quando la radioattività rischia di spezzare lentamente la sua vita.
Il 25 Aprile è una data a cui tengo molto, in verità oserei dire a cui tutti dovremmo osservare con assoluto rispetto e dare la giusta importanza.
Anche quest'anno ho voluto dedicare ampio spazio ad alcune letture a tema. Mi sono concentrata su titoli di cui non si sente molto parlare e generi diversi, che possono così avvicinare anche i più giovani a questa pagina di storia del nostro Paese. Lo scorso anno vi ho consigliato tre titoli, a mio parere fondamentali. Alla fine dell'articolo, troverete anche un elenco più completo di tutti i testi che vi consiglio assolutamente di recuperare, se non lo avete già fatto.