Foto di mia proprietà. Quasi due mesi in cui non scrivo qui. Eppure la mia valigia di sogni è stata pienissima. Tante cose da raccontare, molte letture ed eventi di cui parlare. Ma non ho avuto il tempo né l'ispirazione giusta. E i giorni sono passati, uno dietro l'altro, scorrendo troppo rapidamente. A volte vorrei riuscire a bloccare il tempo e a fare il pieno di energie per raggiungere tutti i miei obiettivi e non lasciare indietro nulla. Lo so. Molta gente che apre un blog lo aggiorna in maniera assidua. Io, invece, tendo a perdermi. Forse perché se non ho il mio amato silenzio e
Ci sono libri che ti chiamano a sé e che rappresentano un valido rifugio dove rintanarti, una mano amica pronta ad alleviare le sofferenze, i dolori, e a farti aprire gli occhi, regalando al tuo cuore tenere emozioni e una sorta di slancio, di incoraggiamento ad osservare la vita con sguardo diverso. A inizio anno non stavo bene. Ho deciso di seguire le emozioni negative, buttandomi su una lettura bellissima quanto densa di sofferenza, almeno per me. Perché nelle parole di Sylvia Plath, e nei suoi diari, io mi sono così ritrovata, da cadere in una sorta di limbo dal quale non riuscivo ad u
Amare l'arte significa anche ricercarla nei romanzi. Quando mi è stato proposto un libro sugli ultimi giorni della vita di Van Gogh, ho subito avanzato la mia voglia di leggerlo e lasciare la mia più onesta opinione. L'ho concluso proprio ieri, e oggi ve ne parlerò! Intanto ringrazio la casa editrice Salani, per avermi concesso questa opportunità! Vincent non era disposto a lasciarsi amare. Mi amava a modo suo, e io non lo capivo e non lo accettavo. Avrei voluto che mi amasse più della pittura, e questo era impensabile. Non poteva sacrificare la pittura per me; era semplicemente inconce
L'arte mi è sempre piaciuta. Non tutti i generi, ovvio. Però, ad essere sincera, non sono per nulla un'esperta e quindi non potrei mai soffermarmi ad analizzare un'opera nei minimi dettagli, negli aspetti tecnici, nel messaggio che si vuole comunicare. Anche se, credo, che soprattutto per quest'ultimo, ogni visitatore dovrebbe essere capace di interpretare l'opera a suo modo. No? Quando vado a vedere una mostra, che sia di autori conosciuti o di altri locali, lo faccio per curiosità e per... emozionarmi. Esatto. Io cerco sempre di trovare l'emozione. Non importa sia essa bella o brutta, ma
PRIMO INDIZIO: Di un thriller presto io vado a parlare, perché non posso ancora una volta rimandare. Una storia d'amore e tradimento, ma anche di scomparse e tormento. Chi è il vero bugiardo o pazzo dovrai scoprire, e tramite i tanti indizi la storia intuire. Nick o Amy chi è il vero bugiardo? Mi sono divertita a buttare giù una sorta di indizio, elementi chiave del thriller psicologico del quale vi vado, finalmente, a parlare! L'ho concluso diversi mesi fa, ma l'ho veramente amato. Non sono una vera fan del genere, ma se ben scritto e se riesce a stupirmi con trovate che non ti aspetti,