Vi ricordate le prime avventure di Al e suo nonno Igino contro i Ritornanti? Del primo racconto della serie Country Zombie Apocalypse, di L. Filippo Santaniello ne avevo scritto in questo articolo.
E ora torniamo proprio in quella realtà umbra, per scoprire quali altre avventure attendono Al, i suoi nonni, e Resident Ivo che a loro si è unito in questa caccia piena di sangue, ma anche ironia, che può disturbare per le immagini splatter, e tuttavia divertire grazie alle battute esilaranti soprattutto di Nonno Igino e Nonna Clotilde.
Ma, a differenza del primo racconto, molto più orientato all'azione, qui c'è un viaggio nel passato e nei sentimenti, che ci permette di conoscere in maniera più profonda il personaggio di Al.
Il 2024 è stato l'anno che mi ha portata a leggere numerosi racconti. Forse perché non avevo la mente per pensare a romanzi molto più lunghi, forse perché accanto a saggi profondamente interessanti, ma anche estenuanti per i temi trattati (in primo luogo quel che sta accadendo in Palestina), avevo bisogno di storie più brevi, ma non per questo meno avvincenti. Da amante del gotico e del soprannaturale, delle ghost stories e delle case infestate, sono rimasta attratta da una delle nuove pubblicazioni di Galaad Edizioni, per la collana Lilliput. Una casa editrice che pubblica molti classici, spesso poco noti, e che merita particolare attenzione. Ringrazio anche di cuore per avermi inviato una copia.
Quello che amo fare, e ormai penso che si noti, è anche allontanarmi dai soliti autori e autrici, per scoprire qualcosa di nuovo. Di Rosa Mulholland, ad esempio, non sapevo nulla. Leggere il suo racconto “Il fantasma della Roccaforte” è stato, quindi, un modo per avvicinarmi alla sua scrittura, che ho molto apprezzato più che per la trama in sé - che ripropone in verità molti elementi classici del genere gotico -, per la descrizione dei luoghi e di ciò che accade, per questo sfondo onirico, che va a unire il mondo dei morti con quello dei vivi, e lo fa soprattutto attraverso non solo un gioco di ombre e di luci, ma anche tramite la potenza della scrittura, attraverso la quale si cerca di riporre rimedio a un male fatto e ritrovare, forse, così un po' di pace.
Oggi vi parlo di Country Zombie Apocalypse, il primo di una serie di racconti di Filippo Santaniello, ambiento tra i colli umbri in provincia di Terni, e che vede protagonisti Alessandro Crepascoli (Al), un ragazzino di quindici anni, e i suoi due nonni ottantenni alle prese con dei famelici ritornanti.
Ho visto questo libriccino sul profilo instagram di Moscabianca Edizioni. Lo avevano associato al segno della bilancia, il mio. La curiosità si è accesa subito e così, proprio all'ultimo Salone del Libro, l'ho portato a casa con me. Questa tenera e toccante storia mi è piaciuta moltissimo. In poche pagine c'è tutto il dolore di una separazione tra due kimkim, uccelli inseparabili, a causa dell'uomo; c'è la difficoltà della malattia mentale, i sensi di colpa, ma anche una possibile speranza per il futuro.
La tua parte di stanza di S.Qiouyi Lu, con le incantevoli illustrazioni di Yuqing Ma, è un racconto che mi ha toccato il cuore e che vi consiglio di recuperare. Fa parte della collana Cuspidi, libriccini che racchiudono piccole storie associate a diverse illustrazioni.
Di Iginio Ugo Tarchetti non avevo ancora letto nulla, anche se il suo romanzo Fosca è in libreria che mi attende da un po' e mi attira parecchio. Ma, complice una sfida di lettura - ossia dei libri che ha scelto per me il mio ragazzo -, ho deciso di leggere prima i suoi racconti fantastici. E devo ammettere che nonostante alcuni aspetti del suo stile non mi abbiano fatto impazzire, mi ha lo stesso molto colpita! Noi abbiamo un'edizione particolare, che racchiude al suo interno cinque racconti: I Fatali, La leggenda del castello nero (che dà il titolo alla raccolta), La lettera U (il mio preferito!), Un osso di morto e Uno spirito in un lampone.
Nel 1816 a Villa Diodati, in una notte di quello che sarà conosciuto come l'anno senza estate, un gruppo di intellettuali e amici si riuniva in salotto a leggere storie di fantasmi. I loro nomi? Lord Byron, Mary e Percy Shelley, John William Polidori, insieme alla giovane Claire Clairmont. La lettura di quelle pagine gotiche risvegliò in loro una sorta di sfida: scrivere storie terrificanti, ed è proprio grazie a quell'esperienza che dalla mente di Mary Shelley e da quella di Polidori, vennero alla luce due libri fondamentali per il genere letterario in esame, Frankenstein e Il Vampiro.
Il libro in questione era Fantasmagoriana (ou recueil d'histoires d'apparitions de spectres, revenans, fantômes, etc., traduit de l'allemand par un amateur), un'antologia di otto racconti tedeschi di genere gotico, tradotti in francese dal geografo Jean-Baptiste Benoît Eyriès.
Cinque di queste storie erano tratte dai primi due volumi dell'antologia Gespensterbuch (1811) curata da Johann August Apel e Friedrich Laun, pseudonimo di Friedrich August Schulze.
Sicuramente c'è un titolo che spicca tra gli altri, e che oggi conosciamo soprattutto grazie all'arte del regista e genio creativo Tim Burton: La sposa cadavere.
Ma, attenzione! La narrazione di Schulze è differente dal film ma... a me è riuscita ugualmente a conquistare!
Avventure davvero fantastiche di Stefano Meglioraldi è una raccolta di dieci storie simili a fiabe della buonanotte. Racconti che possono stimolare l'immaginazione dei più piccini, ma anche modelli per riflettere su vari temi, avvicinandoli così a lettori di tutte le età. Sono trame dal carattere avventuroso e magico: pullulano di principesse, re saggi, piccoli principi insofferenti, bambini e bambine molto testardi, ma anche streghe, draghi, e serpi. Narrazioni dove il confine tra bene e male è molto labile e il protagonista - e il lettore con lui - può far fatica a distinguerli, cadendo spesso in errore. Tuttavia, con coraggio, determinazione, esperienza e tanto amore si può riuscire a trovare la giusta via e far la scelta più giusta.
Elizabeth Gaskell è un'autrice che apprezzo molto, e che leggo sempre con piacere. Mi aveva molto colpito un piccolo volume pubblicato da Caravaggio Editore, perché si parla di fiabe e favole, un tema che personalmente trovo sempre molto interessante. Ed è per questo che ho deciso di acquistarlo e leggerlo qualche tempo fa: del resto è davvero una lettura che scivola via in pochissimo tempo, neanche un'ora, una piccola coccola da intervallare a romanzi molto più corposi.
Oggi vi consiglio “Curioso, se fosse vero” una delle ultime short story gotiche dell'autrice, dove con una sottile ma evidente ironia va a mostrare, tramite caricature ispirate ai modelli di famose fiabe, favole e storie folkloristiche, la tipica società vittoriana, con la sua superficialità, i pregiudizi, e i difetti.
Durante il Salone del Libro di Torino abbiamo pensato di introdurre una sorta di rubrica per il blog: le interviste alle case editrici!
Ne abbiamo selezionate alcune e abbiamo posto loro tre domande.
Lo scopo? Far conoscere un po' di più anche quelle piccole o medie realtà che meritano sicuramente molta più attenzione.
Oggi iniziamo con ABEditore, e lasciamo la parola ad Antonella Castello, direttore editoriale della casa editrice milanese.
Durante l'ultimo Salone del Libro, scorrendo i vari stand, ci siamo imbattuti in una realtà piccolina ma davvero interessante: lo stand di Coppola Editore. Il mio sguardo è stato subito catturato da libri di piccolissimo formato, ai quali non ho saputo resistere. Sono chiamati “I fiammiferi” e fanno parte della Biblioteca Lillipuziana. Si tengono in una mano, si possono nascondere in una tasca, così da portarli facilmente con sé un po' ovunque; ma potrebbero non essere particolarmente apprezzati da chi non sopporta il font piccolo e farebbe fatica a leggerli. Eppure, non so perché, ma mi sento attratta da questi minuscoli tesori di carta, tutti da collezionare!