Tre domande a... NEO. Edizioni

1 Aug 2022

Libri

Le prossime case editrici che vogliamo presentarvi sono realtà alle quali ci siamo avvicinati proprio in occasione del Salone del Libro di Torino. La bellezza di questa importante fiera, tra le altre cose, sta anche nel riuscire a scoprire qualcosa di nuovo, che ti colpisca e ti spinga anche ad andare al di là delle solite cose. Una di queste è stata la NEO. Edizioni, che ci ha attratti per le sue storie (infatti abbiamo portato a casa due titoli) e che siamo stati felici e curiosi di intervistare!

Oggi, quindi, scendiamo in Abruzzo e andiamo alla scoperta della Neo. Edizioni che ci viene presentata dall'editore Francesco Coscioni.


Chi siete e qual è la peculiarità che più vi distingue dagli altri?


Noi siamo la Neo. Edizioni, siamo una casa editrice indipendente abruzzese – ci teniamo a dirlo, ci piace questa cosa! –.
Caratteristiche e differenze rispetto ad altri è che ci piace la narrativa un po’ spigolosa, che lascia il segno, che metta un po’ in difficoltà il lettore, non tanto per la scrittura o la storia, ma per lo sguardo su tematiche non allineate. Ci piace una letteratura che spinga il lettore a porsi delle domande più che a cercare risposte. Ci piace sempre dire che il lettore intraprenda un viaggio e diventi un po’ un corsaro, un pirata, in questi mari.


Ammirazione, Orgoglio e Sogno.


Ovvero: Un libro pubblicato da altri che apprezzate particolarmente.


I nostri mentori erano delle case editrici degli anni Novanta e gli inizi del 2000 si erano affermate in Italia: penso alla minimum fax, di  cui abbiamo ammirato e invidiato tutto il lavoro che hanno fatto su Raymond Carver, che tra l’altro è uno scrittore che io adoro e che ho scoperto grazie a loro, e anche soprattutto il lavoro che loro avevano fatto con gli esordenti italiani nella collana Nichel. Per me quello è stato un bellissimo progetto, una bellissima collana e noi ci auguriamo di poter fare qualcosa di simile (e forse lo stiamo già facendo).


Il vostro libro di cui siete più fieri.


Il nostro orgoglio è che abbiamo avuto un romanzo (XXI secolo, di Paolo Zardi) che nel 2015 è arrivato nella dozzina del Premio Strega e nessuno se lo aspettava. Un autore non molto conosciuto ma che chiaramente noi stimiamo tanto e noi eravamo anche più piccoli di adesso. Quello è stato un grande momento di orgoglio: scompaginare un po’ gli assetti da Castel di Sangro (io vengo da un piccolo paese dell’Appennino).


Il libro che sognate di poter pubblicare un giorno.


Il sogno è di poter continuare a vivere e avere un discreto stipendio per quello che facciamo. Smarcarci anche da tutta una serie di cose, e di poter fare questo lavoro sempre con la libertà con cui lo abbiamo fatto.


Pro e contro di questo Salone 2022


Pro: Mi piace il Salone, mi è sempre piaciuto, è una grande offerta, bellissime case editrici, ma anche per quanto riguarda gli ospiti. Quindi no, non trovo contro.

Contro: non te ne so dire.


Il nostro grazie va a Francesco Coscioni per il tempo che ci ha dedicato!
Se questa realtà editoriale vi ha colpito, vi invitiamo a scoprire il loro catalogo e a seguirli sui loro social.
Contatti:

 @neoeditore

 @neoedizioni

 @neoedizioni


© una valigia ricca di sogni - marta.sognatrice



Libri che abbiamo in libreria e di cui parlerò appena possibile:

- Beati gli inquieti, di Stefano Redaelli
- Ombra mai più, di Stefano Redaelli




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