Tu che mi capisci, Yuri Sterrore - Recensione

12 Apr 2019

Libri

   

Penso alla creatività e a quanto sia importante: il mondo è un foglio bianco e c'è chi lo riempie di parole, chi lo impregna di colori, chi lo ricongiunge a un suono. L'importante, in fondo, è farlo respirare.

   

Ho conosciuto il Gordon 'personaggio' grazie a una mia cara amica. Non sono una fan perfetta che lo segue sempre, ma mi è capitato di vedere molti suoi video o seguirlo su social. Molte volte ho riso, grazie alla sua simpatia e ironia, alla sua incredibile capacità di far trasparire un po' il mondo femminile. In molte frasi mi sono ritrovata, in altre no. Non sono magari il genere di persona che chiama l'amica Amò, o cose simili, ma alcune situazioni mi è sembrato di viverle con le mie amiche. È la prima volta, però, che mi approccio veramente a Yuri come scrittore. In verità, tendo ad andare sempre oltre il personaggio, nel tentativo di conoscere un po' la persona, quello che c'è al di là di quel che vedi in un video. Vederlo dal vivo, poi, alla presentazione del suo libro qui a Torino mi ha trasmesso una bella impressione, ha confermato le sensazioni che io e la mia cara amica avevamo. Yuri mi sembra davvero una bella persona. Umile, sincero, e per nulla concentrato solo verso un mero successo, ma veramente convinto di quello che fa. 

img_20190410_192824Sono andata a vederlo un po' per mia curiosità, ma soprattutto per fare quello che spero sia un bel gesto: un regalo per Roberta, questa amica distante, a cui voglio un mondo di bene. A parole o espansività non sono brava, ma a gesti cerco di comunicare qualcosa. Lei non sa se riuscirà a vederlo - anche se io ci spero - e quindi ho voluto portarle a mio modo un po' di Yuri. Saperla felice mi ha scaldato il cuore. Sono proprio i gesti più piccoli, fatti senza voler nulla in cambio, quelli più belli, no?

E Yuri è stato gentilissimo! Altra cosa che ho apprezzato di lui? Oltre alla sincerità e alla verità che scorgevo nei suoi occhi, questa grande umiltà e questa voglia di ascoltare davvero ogni singola persona che era lì per lui. Concedere tutto il suo tempo, non solo firmando il libro, ma ascoltando le loro parole - donando consigli amorosi - ma anche concedendo dei piccoli video a persone non presenti. Quindi, grazie davvero Yuri. Per me i personaggi "famosi" dovrebbero tutti comportarsi così, con rispetto e attenzione verso quelle persone che permettono loro di realizzare i propri sogni.

 

Prima di spedire il libro alla mia amica, ho deciso di leggerlo. In poche ore, ieri l'ho divorato. E sono rimasta piacevolmente sorpresa dalla sua scrittura. Non mi ero fatta grandi aspettative, non penso che sia una storia molto originale, alcune cose sanno di già sentite o sembrano simili a frammenti di film, ma... mi piace il suo stile, semplice, scorrevole, anche attuale, che arriva dritto al punto in modo chiaro, ma allo stesso tempo in alcuni passaggi mi ha anche un po' emozionata.  Sono dell'idea che anche un libro apparentemente molto semplice, può arrivare dritto al cuore. E questa lettura è stata piacevole. Scritto bene, scorrevole, mi ha fatta ridere in molti momenti, emozionare in altri. Mi ha permesso di immedesimarmi in parte ad alcuni personaggi (ho trovato alcune sfumature di me o della me del passato in Marta e Leila), e ci sono state frasi che non ho potuto non segnare da parte: moniti che non andrebbero mai dimenticati, anche se spesso noi donne tendiamo a farlo.

 

« Tu sei la protagonista del tuo racconto, la tua vita. Tu sei al centro, sei il centro, ed è normale che ora tu stia passando un momento pessimo perché solo così alla fine, quando sconfiggerai tutti i tuoi demoni, potrai lasciarteli alle spalle con un sorriso. Solo così potrai accarezzare le tue cicatrici e dire agli spettatori: "Guardatemi, stronzi, ce l'ho fatta!" »

   

Yuri è un po' l'amico delle donne. Un ragazzo tanto folle - se cercate i suoi ultimi video potete comprendere perché - ma che cerca veramente di provare a capire le donne, ascoltandole, e mettendosi nei loro panni. E a me questa cosa piace. Non è da tutti. E vedo in lui una grande sensibilità che molto spesso non riesco a scorgere in molti altri uomini.

   

Non affidate a uno stronzo il potere di scegliere cosa ne sarà della vostra vita, fatelo voi per prime.

    Ma veniamo al libro. dav

Tu che mi capisci è la storia di Ale, un ragazzo che si destreggia tra due lavori: da un lato lavora come parrucchiere nel negozio di sua madre Laura, dall'altro è un copywriter in un'agenzia di marketing, un lavoro un po' precario e in bilico a causa di un capo tiranno che minaccia troppo spesso i suoi dipendenti di licenziamento. Il suo sogno segreto però è quello di scrivere un libro un giorno, con protagoniste proprio le donne. Ma le cose possono solo che peggiorare, quando, in quel luogo di lavoro arriva Leila, la prima ragazza di cui Ale si è innamorato, ma che gli ha spezzato il cuore in maniera anche molto triste. Leila prenderà il posto di Gisella - incinta - nei successivi mesi. Oltre a loro ci sono altre donne importanti: Giulia, la migliore amica di Ale, e Marta, la libraia per cui Ale si sente irrimediabilmente attratto. Attraverso un modo forse un tantino rischioso, Ale si ritroverà a entrare ancora più a fondo nel mondo delle donne, prendendo altre parti, fingendosi in qualche modo anche lui donna - per sapere come vi invito a leggerlo - e pian piano, un passo dopo l'altro, scoprirà che spesso le apparenze non sono quelle che sembrano, che si formano troppe volte giudizi sbagliati che possono influire molto sulla propria vita.

   

"Sei bella", "Mi piaci", "Mi fai battere il cuore": quando abbiamo iniziato a pensare che delle frasi così vere, così sincere, fossero troppo semplici per essere pronunciate? Quando abbiamo iniziato ad aver paura della semplicità?

 

Ale, nonostante i suoi errori da essere umano e la sua capacità incredibile di mettersi nei guai anche quando vorrebbe semplicemente fare il bene delle persone che ama, mi è piaciuto molto come personaggio. C'è tanto di Gordon/Yuri, lo si avverte in queste pagine. Ale ha vissuto tutta la sua vita accanto a sua madre, dopo che il padre li ha lasciati. Una donna forte, che è molto legata al figlio. Tra loro non c'è solo un rapporto tra madre e figlio, ma c'è anche una sorta di amicizia molto profonda. Sua madre c'è sempre, soprattutto quando le cose non vanno per il verso giusto, ed è lì a tendere una mano e dare consigli. E poi ho adorato anche l'amicizia bellissima con Giulia, una ragazza lesbica. L'amicizia e l'omosessualità. Due temi molto forti, molto belli da portare in un libro così attuale.

 

Come dicevo prima, la storia forse non spicca per originalità. Può apparire anche molto semplice, ma ha saputo rapirmi - tanto da aver divorato il libro nel giro di poche ore - e ho adorato quelle parole chiave alla fine di ogni capitolo. Quasi dei consigli alla Gordon per tutte le donne. Consigli che possono essere anche un po' all'apparenza scontati, ma che in realtà servono.

Servono alle ragazzine che si approcciano alle prime storie d'amore, così come alle sofferenze che rapporti sbagliati possono portare. Ma secondo me anche alle donne un po' più mature, che non dovrebbero mai smettere di comprendere che devono partire sempre da loro stesse, dall'amore per noi stesse che dovrebbe venire prima di ogni cosa.

 

Parola chiave: AMATEVI. Sarò chiaro, lucido e conciso: dovete amarvi al cento per cento e senza eccezioni, perché se vi amate solo al venti per cento troverete qualcuno che vi amerà al trenta per cento e a voi sembrerà un casino. Urlerete: «Oh mio dio, ma è tantissimo!» ... è invece non è nemmeno la metà.

Consigli per quelle donne che non riescono a chiudere un rapporto spesso malato con uomini che le usano solamente, non rendendosi conto che quello non è amore. Per quelle donne che credono di non essere capaci di vivere da sole, e che si attaccano a una storia che in verità non ha senso. Spesso si preferisce negare la realtà, e vivere l'idea di una relazione che in verità non può definirsi amore, pur di non ritrovarsi sole. E invece bisognerebbe imparare a stare da sole, perché poi, quando meno te lo aspetti l'Amore arriva. E non è assolutamente una frase fatta. Io ne sono l'esempio.

Io ho trovato il mio Ale, dopo anni in cui ho deciso di restare sola in seguito alla chiusura di relazioni sbagliate o finite male. L'ho trovato proprio in un momento in cui mi bastavo e ormai credevo di rimanere sola per sempre, e credetemi, che anche se avrei voluto tanto amare di nuovo, non mi dispiaceva la mia "situazione". Ma poi è arrivato lui e ha praticamente sconvolto tutti i miei piani. Lui è stato il tipo di ragazzo di fronte al quale ho subito detto "Io con lui? MAI!", e invece mi ritrovo dopo un anno - e anche meno - di relazione a vivere al suo fianco, a diversi km da casa, costruendo un presente e un futuro insieme. E ogni giorno mi rendo conto che sono fortunata. Perché - come me - il mio Ale non è perfetto, ma sto amando anche quelle imperfezioni. E forse, ora, a più di 30 anni sto imparando a capire cosa sia veramente l'Amore.

 

Ricorda a te stessa le volte che ti sei rialzata, e segnatele come tacche sulla cintura del tempo. Se ti chiedi quando arriverà la persona giusta, smetti di cercarla. Arriverà quando avrai imparato a bastarti da sola. Le risposte che cerchi sono già dentro di te, perché il tuo corpo è una mappa delle tue emozioni, e nel tempo imparerai a leggerla...

   

Mi sono ritrovata a volte un po' a commuovermi perché in questo libro sembra davvero di parlare con un amico che ha cercato di penetrare nel difficile mondo femminile, e a cercare di comprenderci e invitarci a non svilirci, perché sì, ci sono tanti stronzi e ce ne saranno nella nostra vita, ma bisogna imparare a metterci al primo posto, ad amare in primo luogo noi stesse, a cercare l'amore vero e non fermarci a una forma di "amore" che non è amore, ma che è malato e in realtà ci fa solo male. E anche in questo caso ne so qualcosa, purtroppo.

   

... se lui era "Lo stronzo" ieri, non può essere "il mio amore" domani.

   

E andare anche oltre i primi giudizi, perché il cuore compie un viaggio strano, e se sei pronto ad ascoltarlo, ti porta proprio verso quelle persone che non credevi di volere accanto a te. C'è anche un riferimento importante all'importanza della comunicazione, che spesso è la causa di molti fraintendimenti e litigi tra coppie. Tutto potrebbe risolversi ed essere più semplice se gli uomini fossero pronti ad ascoltare veramente le donne e queste ultime non si fermassero al "niente" o un mutismo che pian piano si trasforma in una rabbia crescente. O all'importanza di buttarsi. Di scegliere e non rimanere in bilico di fronte a qualcosa che vuoi veramente.

 

Il frammento del libro che forse ho amato di più è l'ultima e-mail che Gisella invia a Leila. Non posso dirvi altro. Se volete, correte a leggere il libro. Ma anche tutti i momenti di vero affetto tra Ale e le persone più importanti della sua vita.

A me questo libro è piaciuto davvero molto. Mi ha sorpresa. Quindi, grazie Yuri, anche per il messaggio bellissimo che cerchi di far passare.       Io ve lo consiglio.    

« Non accontentarti della ragazza perfetta, Ale. Cerca qualcuno che sappia renderti felice anche nelle imperfezioni. Nonostante le imperfezioni. »

       
c0caa9f9-51cd-4681-b59f-2ce196b48ee6_medium_p Tu che mi capisci, di Yuri Sterrore Editore: Rizzoli Pagine: 280 Prezzo: 18 euro Voto: ♥♥♥♥
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