Se penso a Sami Modiano provo una profonda tenerezza.
Non ho avuto la fortuna di incontrarlo o di ascoltare in presenza le sue parole, ma ogni volta che l'ho scorto in un video, ho avvertito tristezza ma anche un gran desiderio di abbracciarlo. Vedere quegli occhi gonfi di lacrime, la voce spezzata, ma la volontà di parlare di chi e per chi non ce l'ha fatta, mi ha molto emozionata e commossa.
Ho deciso di acquistare questo libro in edicola e di leggerlo proprio nel mese della Memoria - è stata infatti l'ultima lettura di gennaio - perché avevo voglia di ascoltare la sua voce, di leggere della sua vita, di conoscere la sua storia, con tante ombre ma anche luci.
Sami Modiano è uno dei pochi bambini sopravvissuti all'orrore di Auschwitz.
Un bambino.
Solo, un bambino.
A Gennaio ha preso il via il mio progetto #UnaValigiadItalia dedicato alla Letteratura Italiana. Ho voluto iniziare con Primo Levi perché avevo voglia finalmente di approfondire i suoi libri sulla terribile esperienza nel campo di concentramento e sull'odissea del ritorno a casa. Quale nome più adatto, del resto, per il mese della Memoria?
Leggere Primo Levi è stata un'esperienza forte, intensa e seppur nella sua tragicità, bellissima. In particolar modo con Se questo è un uomo, ho avvertito delle emozioni importanti, ed è cresciuta ancor di più la voglia di continuare a leggere e riflettere sul tema della Memoria, e a diffondere nel mio piccolo l'importanza del conoscere la storia, anche nei suoi più terribili eventi, in modo tale non solo da crescere interiormente ma da capire quanto sia importante ricordare e provare a migliorarsi, anziché tornare indietro.
Purtroppo lo so, non dipende dal singolo, ma... finché avrò vita continuerò a parlarne, grazie anche a letture a tema.
La Tregua, però, è stata ugualmente interessante. Perché molto spesso si può tendere a pensare che una volta liberati, tornarono subito tutti a casa. Ma no, non è così. Levi restò lontano dalla sua Torino per quasi un anno dopo la liberazione, attraversando una serie di stati ed esperienze particolari. E qui sono narrate, con più tranquillità rispetto alla stesura intensa di Se questo è un uomo.
Sì, lo so.
L'inverno è quasi finito e io arrivo adesso con questo articolo.
Il fatto è che ci tenevo a farlo, avendo iniziato questa rubrica qualche mese fa con le letture autunnali. Vorrei riuscire a creare dei consigli per ogni stagione, quindi, anche se con enorme ritardo, eccomi qui.
Magari non saranno utili per questo inverno che in verità sta già lasciando il posto alla mia cara primavera, ma potrebbero essere dei validi spunti per il prossimo, no?
Che poi, diciamolo. Non esistono veramente letture precise per ogni stagione. Quando il libro ti chiama, lo prendi a prescindere dal periodo che stai vivendo, giusto?
Se penso alla stagione invernale mi vengono in mente diverse cose: i paesaggi innevati, il calore del fuoco, le bevande calde, e quindi penso a quei libri anche corposi che possono scaldare, emozionare, o che possono trasportarti proprio nella neve che da troppo tempo non vedo per bene.
Sulla base di simili sensazioni, vi consiglio 10 letture secondo me adatte a questa stagione!
Da quest'anno ho deciso di fare un percorso di lettura ben preciso: recuperare quelle storie o anche testimonianze vere che mi aiutino a conoscere e comprendere certe parti di storia di cui forse si sa poco, o comunque che vorrei approfondire con maggior cura. Ci sono state tante - troppe - pagine della storia macchiate di sangue e soprusi, di odio e crudeltà. Ecco. Io voglio leggere e apprendere. Voglio riempire i vuoti che posso avere, le storie di cui so veramente poco.
Uno dei tanti temi che voglio affrontare meglio è sicuramente quello del razzismo.
Su Instragram - mi trovate, come sempre come marta.sognatrice - ho trovato un progetto promosso da Federica (fede_in_books_land) e Laura (lisoladicalipso) volto alla scoperta di quei testi letterari che analizzano il Razzismo in varie epoche storiche, facendo un lungo e interessante percorso. Non so se riuscirò a partecipare a tutte le tappe - anzi, ho già perso la prima, che spero di recuperare in futuro - ma proverò a seguirne almeno alcune.
Lettura di Gennaio è stata La Ferrovia Sotterranea di Colson Whitehead, romanzo vincitore del Premio Pulitzer 2017 e del National Book Award, e pubblicato in Italia da Edizioni SUR.
Lettura di gennaio per #Giappomania di ire_chan_ su instagram. Tema: cibo.
Continua il mio percorso di lettura alla scoperta di titoli Giapponesi. Con il gruppo di lettura che sto seguendo su Instagram, il tema di gennaio è il cibo e la cucina. Ho deciso di selezionare due libri, ma essendo arrivati solo da pochi giorni, ci metterò un po' a leggerli entrambi. O meglio, chiariamo. Nel giro di poche ore ho divorato subito il fumetto, mentre all'altro titolo - Le ricette della signora Tokue - dedicherò del tempo in più.
Voi amate la cucina giapponese (o cinese)?
Una decina di anni fa vi avrei detto di no. Complici stupidi pregiudizi, e anche i miei problemi con il cibo - mangiavo poco e nulla - non volevo neanche provarla. Poi, ho iniziato, e da quel momento è parte essenziale della mia vita. Esagerata? No, dai. Mi piace molto il sushi, adoro i ravioli cinesi al vapore, e spazio tra i primi e i secondi piatti, con una predilezione per quelli con pollo, tonno, gamberi e salmone come elementi principali. Insieme alla pizza, sono le due cucine tipiche che ci piace molto gustare anche in questo periodo - ovviamente, mi manca un po' andare di presenza nei locali -.
Il tema quindi l'ho trovato molto interessante. Ed oggi vi voglio parlare di un fumetto che per la sua leggerezza mi ha aiutata a respirare un po' in mezzo a letture molto più crude e forti che ho deciso di fare in questo mese. Vi dico già che vi farà venire molta, molta, fame!