L'ultima gru di carta, di Kerry Drewery - con le illustrazioni di Natsko Seki

24 Aug 2021

Libri

Lettura per la tappa di Agosto di #Giappomania di ire_chan, su instagram, a tema: Bomba Atomica.

Il 6 agosto 1945 gli Stati Uniti sganciarono la bomba atomica, Little Boy, sulla città di Hiroshima, seguita tre giorni dopo dall'ordigno Fat Man su Nagasaki. Il tema per il gruppo di lettura giapponese non poteva non essere dedicato a questa pagina di Storia per tale mese. Non avevo ancora mai letto nulla sulle bombe atomiche che colpirono e rasero al suolo le due città Giapponesi, e questa è stata l'occasione giusta per recuperare qualcosa. Son sincera, però. Ultimamente mi sento molto stanca emotivamente, complici anche le recenti notizie dal mondo (vedi Afghanistan), quindi avevo voglia di una lettura apparentemente più semplice, non troppo complessa né dura da affrontare.

La scelta è ricaduta su un titolo che ho visto spesso nel mondo del #bookstagram, e che mi ha colpito molto sin da subito: L'ultima gru di carta, di Kerry Drewery, arricchito dalle splendide illustrazioni di Natsko Seki.

Trattando il tema della bomba atomica su Hiroshima ovviamente non è una lettura da prendere a cuor leggero. Eppure, nella sua semplicità, mi ha fatto affiorare delle emozioni molto forti. Divorato in poche ore, vi consiglio di partire da qui se volete affrontare questo tassello di storia, per poi dedicarvi a letture più complesse.

Mille gru di carta,
per la speranza, la verità, 
la dignità, per realizzare i desideri,
per la pace.

© una valigia ricca di sogni - marta.sognatrice

Giappone, 2018.
Mizuki non comprende cosa stia succedendo a suo nonno. Da quando la nonna è morta, non sembra essere più lo stesso, come se fosse oppresso da un peso che non riesce più a sostenere. Quel nonno che leggeva insieme a lei, che le ripeteva più volte che c'è magia nei libri; quell'uomo spensierato, sorridente, capace di stupirsi, ora sembra essere scomparso, lasciando al suo posto qualcuno di scontroso, assente, che ha perso la capacità di credere nel potere stesso delle parole.

Un giorno, suo nonno Ichiro decide di lasciarsi andare con sua nipote, di narrarle la sua storia, di farle comprendere il dolore che non svanisce neanche a distanza di anni, quel rimorso che ancora strazia e tormenta, che lascia un terribile vuoto dentro.

Torniamo indietro, dunque, al 6 Agosto del 1945.
Ichiro e il suo migliore amico Hiro si godono una giornata di tranquillità, una sorta di tregua da una realtà non facile. Siamo, in fondo, durante la Seconda Guerra Mondiale. Con sé ha un libro, Il racconto di Genji, regalo di suo padre poco prima di partire per la guerra.
All'improvviso avvertono il rombo familiare di un aeroplano americano, e poi un lampo di luce accecante. Una lamina di sole che dura appena un secondo, ma tanto basta per cambiare per sempre la loro vita e quella della città in cui vivono.

«Cosa sono?» chiede Hiro, il suo corpo è rigido mentre segue il mio sguardo.
«Sembrano ombre di persone» dico con un filo di voce. «È come se le loro anime fossero rimaste imprigionate nel terreno.»

 Ichiro si rialza. Cerca il suo amico. Si ritrovano nudi. Come è successo? Cosa è successo?

Hiroshima è distrutta. Macerie ovunque.
Feriti, morti, grida di aiuto.
Non è rimasto nulla. Solo dolore e sofferenza.
I due ragazzi, nonostante le ferite e la sete, iniziano a vagare per la città. Devono ritrovare le loro madri, ma soprattutto la piccola Keiko, sorella di Hiro, lasciata all'asilo quella mattina.
La trovano, ma non possono fermarsi.
Perdite. Difficoltà. Paura.
E poi una promessa: Ichiro porterà in salvo Keiko, e si prenderà cura di lei. L'ha promesso a Hiro.
Eppure la stanchezza si fa opprimente, l'ospedale è ancora distante. Ichiro deve prendere una decisione importante e difficile: lasciare la bambina in un punto e proseguire da solo, per poi tornare indietro a riprenderla. Le regala come una sorta di speranza una gru di carta, un origami creato dalla prima pagina del libro di suo padre e le promette che tornerà.

Ma...

Una nuvola solitaria nasconde il sole,
ma una nuvola solitaria fa in fretta a scomparire.  

Lo stile usato è molto particolare: si alternano, infatti, due momenti. Da un lato una sorta di poesie e aforismi per il presente, dall'altro la prosa quando si narra del passato. Io l'ho trovata una scelta molto bella, mi ha colpito, attratto e coinvolta molto emotivamente. Ho divorato le pagine, scossa dal profondo dolore provato da questi ragazzi, dall'assurdità della guerra, dal lancio di bombe atomiche che hanno spezzato vite di innocenti, e città. È un'azione che, personalmente, ho trovato sempre pessima da parte degli Stati Uniti. Orribile. E questa tragedia appare chiara tra queste pagine.
Ma accanto alla Storia, ci sono anche le storie dei vari personaggi. In particolare quella di Ichiro, e di quel senso di colpa che lo accompagnerà per troppo tempo. Dall'altra una nipote che vorrebbe riavere il nonno tanto amato, che vorrebbe riportare il sole nell'oscurità che sembra avvolgerlo. Ma si parla anche di amore, anche qui nelle sue varie sfumature, e di amicizia.

È un racconto molto emotivo che si legge in poche ore ma che lascia tanto all'anima del lettore. Pur non essendo giapponese, l'autrice riesce a mio parere a darci una visione ben precisa di questa pagina di Storia, a trasmettere quello che hanno potuto provare i giapponesi stessi. Non è però un libro che va ad analizzare i fatti storici, i se, i ma, le colpe di uno o dell'altro esercito; bensì un omaggio - se così si può dire - alle persone, alle loro paure, ai loro sentimenti. Un modo per non dimenticare mai quello che è accaduto, per impedire che succeda di nuovo.

E secondo me è un lavoro davvero riuscito. Mi ha emozionato, mi ha attratta con forza alle pagine, e nelle ultime pagine mi ha anche commossa.

Ad arricchire il testo ci sono anche le illustrazioni di Natsko Seki, che anche qui nella loro semplicità, con quei pochi colori, il bianco, il nero e il rosso, possono riuscire a emozionare.

Perché, alla fine, non servono grandi giri di parole, testi troppo profondi o pesanti, per arrivare al cuore.

È anche una storia di speranza e amore, di nuove opportunità e di legami che non si sono mai recisi. Di libri e storie. E forse c'è davvero magia nei libri, in quelle pagine strappate che si trasformano in tante gru di carta, e che saranno essenziali per la trama.

Un libro che consiglio, soprattutto a chi vuole trovare tanta umanità e amore, al di là della tragedia della Storia.
Alla fine del libro troverete anche un tutorial per realizzare la vostra gru di carta!


Osa fare una promessa
e osa desiderare qualcosa, 
osa sognare e osa sperare, 
sempre.

IL LIBRO

L'ultima gru di carta
Kerry Drewery, Natsko Seki
Casa editrice: Rizzoli
Traduzione di: Elisa Puricelli Guerra
Pagine: 286
Prezzo: 15.00€ / E-book: 7.99€
Anno di pubblicazione: 2020
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