La Locanda degli amori diversi, di Ito Ogawa - Recensione

7 Nov 2020

Libri

Letto per il gruppo di lettura #Giappomania di ire_chan_ di Agosto.

Se da un lato il 2020 è stato un anno difficile, a causa di questo virus che ha sconvolto le nostre vite, sul fronte letture sono molto felice per essermi approcciata anche a nuovi generi o culture diverse dalla mia.
Ad Agosto, infatti, ho deciso di seguire un altro gruppo di lettura su Instagram incentrato sulla Letteratura Giapponese, una cultura di cui non ho mai letto nulla, ma che mi ha sempre affascinato. Il tema del mese era l'amore nelle sue varie sfumature, e così ho colto l'occasione per leggere un e-book che era fermo da troppo tempo nel mio kindle: La locanda degli amori diversi, di Ito Ogawa. Dalla trama ne ero rimasta irrimediabilmente attratta, ma forse avevo aspettative troppo alte o diverse e ne sono rimasta delusa.

Quella sera volevo salvare una persona ma, a pensarci bene, fu quella persona a salvare me.


© una valigia ricca di sogni - marta.sognatrice

Inizia tutto da un incontro. Uno di quelli casuali, che però possono cambiarti la vita.
Una stazione, due donne. Chiyoko, non ancora ventenne, ha lo sguardo e l'atteggiamento tipico di chi ha perso la speranza e vorrebbe interrompere la sua vita, proprio su quei binari che fissa con titubanza. Non ha il coraggio.
A fermarla, ad attrarla a sé, a impedire quel gesto, arriva Izumi, una mamma divorziata, con una vita ormai abitudinaria, che le salva la vita. Ma non sa, che quel semplice gesto, andrà a stravolgere la sua esistenza, a farle scoprire una vita migliore, degna di essere vissuta, ad avere una nuova consapevolezza di sé.

Izumi, non sa perché ma si sente subito attratta da questa ragazza, desiderosa della sua compagnia. La invita a casa, le racconta di sé, e in questi attimi di confidenze, Chiyoko le rivela di essere stata ripudiata dai genitori a causa della propria omosessualità. Vuole scappare, vuole iniziare una vita altrove, lontana dagli sguardi di disprezzo delle persone che dovrebbero amarla.

E così accade. A bordo di un vecchio pulmino Volkswagen, Izumi lascia la città insieme a Chiyoko e a suo figlio Sōsuke, per iniziare una nuova vita in un villaggio sperduto tra le montagne. Iniziare da zero, libere di essere se stesse.
Ed è qui che nasce l'idea della Locanda Arcobaleno, un accogliente punto di ritrovo per viaggiatori. Un luogo privo di pregiudizi, pronto a offrire anche un ristoro alle ferite dell'anima, dove poter essere completamente se stessi, eliminando almeno per un giorno la corazza dietro la quale nascondersi.

Una famiglia non è una famiglia fin dall'inizio, per contratto, ma lo diventa poco a poco, ridendo, sbraitando e soffrendo ogni giorno tutti insieme. È un'entità che non esiste a priori, ma che si plasma col tempo e richiede grande armonia. Se si trascura questo particolare, avere lo stesso sangue non basta e tutto si sfascia e va a rotoli.



I temi di fondo sono la famiglia che non per forza deve essere costituita da legami di sangue, e l'amore omosessuale. In particolare l'amore tra due donne, che si incontrano per caso e si salvano a vicenda.⁣

Il libro è diviso in quattro grandi capitoli, dando voce di volta in volta ai personaggi principali: due madri, due figli. Una famiglia con le sue luci e le sue ombre, e i loro piccoli grandi sogni.⁣

La locanda del titolo compare sì, come un luogo di incontro tra persone. Un angolo di calore, di amicizia, un posto dove alleviare anche le pene del cuore. Un luogo aperto a tutti coloro che semplicemente amano.⁣ Ma sembra restare anche un po' troppo sullo sfondo, a mio parere.

«Ma non lo capisci? Bisogna urlare al mondo che esistono persone come noi, altrimenti non cambierà mai niente»
«Dobbiamo smettere di nasconderci, è necessario far capire alla gente che siamo esseri umani come tutti gli altri. Se non alziamo la voce, nessuno ci darà mai ascolto.»


Il tema dell'amore lesbico è molto interessante e importante. Si delinea la volontà delle protagoniste di lottare per essere accettate da una società ancor piena di pregiudizi, che spesso sembra guardarle male, o ancor peggio ignorarle, come se quel tipo di amore non possa esistere.⁣

Il problema, per me, è stata la sensazione che sia tutto "troppo". Troppa perfezione, troppi elementi che mi sono sembrati assurdi, e a tratti mi è sembrato tutto eccessivamente stucchevole.⁣

Se da un lato apprezzo molto le storie dove la gentilezza emerge in un mondo pieno di cattiveria e menti chiuse, dall'altro non sono riuscita ad apprezzare questa lettura.⁣

Forse il problema di fondo è che mi aspettavo un libro fortemente incentrato su questa locanda, con tante storie con le quali emozionarsi. Invece della locanda, a mio avviso, c'è poco. Quel poco mi è piaciuto, ma non è bastato a farmi amare questa storia.

Due uomini o due donne che si vogliono bene sono così diversi da un uomo e una donna che stanno insieme? Siamo tutti esseri umani, che bisogno c'è di accanirsi tanto?


La locanda degli amori diversi, di Ito Ogawa
Casa editrice: Neri Pozza
Traduzione di: Gianluca Coci
Pagine: 320
Prezzo: 17 euro | 9.99 euro ebook
Anno di pubblicazione: 2016

Voto: ♥♥.25

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