Il mio Salone del Libro di Torino - Secondo Giorno

19 mag 2019

Libri
Una Marchigiana a Torino

     

Eccomi qui, con una nuova puntata del mio Salone del Libro. Oggi vi racconto un po' come è andata il secondo giorno!

   

10.05.2019 Secondo Giorno

 

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In Italia non siamo riusciti a fare i conti con il nostro passato. È una cosa che mi fa male. - Tatiana Bucci -

   

Il secondo giorno è stata la volta di un tema molto più forte, più duro, ma necessario. Come anticipato, ho assistito alla presentazione del libro “Noi, bambine ad Auschwitz” di Tatiana e Andra Bucci, anche se era presente solo la prima. Non mi dilungo molto qui, giacché ne ho già parlato nel precedente post. Aggiungo solo che sono contenta che alla fine le polemiche siano servite a far rinsavire gli organizzatori e cacciare quella casa editrice di tendenze fasciste (di cui non faccio neanche il nome perché ha già ricevuto troppa pubblicità) - e a riguardo, trovo ASSURDO che esista una realtà simile, anziché bloccarla. La Costituzione quando la applichiamo in Italia? Ma qui mi fermo o scriverei troppo andando fuori strada -. E sono anche contenta che si siano affrontati temi tanto importanti. La memoria non dovrebbe mai essere persa, perché altrimenti c'è il rischio che la Storia nella sua parte più nera si ripresenti - e purtroppo ultimamente ho una gran paura -.

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Altro autore di cui ho ascoltato la presentazione è stato Björn Larsson, con il libro “La lettera di Gertrud” pubblicato in Italia dalla casa editrice Iperborea (che adoro! - avrei comprato tutto in quello stand! -). L'autore era già presente allo stand, e quindi ho colto l'occasione per farmi firmare subito il libro. Non so ancora dirvi nulla di preciso, dovendo leggerlo, ma mi ha trasmesso molto interesse e una certa simpatia! Ne hanno parlato come una sorta di romanzo-saggio, che trascende i generi. Un romanzo di finzione, ma con parti quasi saggistiche, dalla filosofia alla scienza, alla storia. Un romanzo che parla del mondo e che affronta i problemi di oggi e come costruiamo la nostra identità. Ve ne parlerò, appena possibile!

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Ho concluso la giornata, poi, con un intervento sul mondo dei Simpson, con discussioni di Francesco Pacifico, Gary Shteyngart, e Chiara Valerio. Simpatico e divertente, un modo anche per rilassarsi un po', grazie a un cartone che sicuramente non tramonterà mai.

Questa volta non ero più da sola, ma ho girato un po' anche con il mio amore. In mattinata, infatti, siamo stati “fermati” da un piccolissimo stand, dove un autore -Graziano Guiotto - ci ha parlato dei suoi libri. Letture che almeno dalla trama sembrano molto interessanti, e aiutano a conoscere un personaggio, come Albert Göring, di cui io francamente non sapevo l'esistenza. Sarà interessante conoscerlo.

In questo caso abbiamo portato a casa diversi libri:

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- “Noi, bambine ad Auschwitz” di Tatiana e Andra Bucci, pubblicato da Mondadori. Un libro necessario, anche se farà sicuramente molto male. È stato bello vedere Tatiana, ascoltare la sua testimonianza, commuoversi per la sua storia, per la sua emotività e la voce a volte incrinata. Non è facile. Non lo è per niente.

- “La lettera di Gertrud” di Björn Larsson, pubblicato da Iperborea. Come ormai avrete capito amo questa casa editrice e avrei acquistato di tutto - avessi i soldi! - e complice la presenza dell'autore quel giorno, ho deciso di prenderlo. Dopo la sua presentazione, ha aumentato la mia curiosità! Con la scoperta della vera identità della madre, ebrea triestina esule sotto falso nome, il protagonista di questo romanzo deve fare i conti con un passato che gli consegna radici diverse da quelle che pensava di avere.

- “Il Göring antinazista” e “Scampata al Lager” sono due libri di un autore che abbiamo incontrato in un piccolissimo stand, io e il mio ragazzo. Ci ha narrato la storia che ha deciso di raccontare in questi libri, quella di Albert Göring, fratello del più conosciuto Hermann Göring (capo della Luftwaffe e dirigente del partito nazista). Un uomo che, a differenza del fratello, è andato contro il regime nazista, e che ha contribuito a salvare molti ebrei. L'autore - Graziano Guiotto - ci ha detto che ne vogliono trarre un film, e il suo tentativo è quello di farlo onorare come Giusto tra le Nazioni. Ha solleticato molto la nostra curiosità. Ve ne parlerò.

- “Atlante delle ceneri” di Blake Butler pubblicato da Pidgin edizioni. Altra piccola casa editrice che ci ha molto colpiti per l'originalità soprattutto nella veste grafica dei suoi libri. Abbiamo scelto questo perché ci siamo "innamorati" di quelle pagine nere, come delle cornici fatte di cenere, e molto altro. Ve lo mostrerò non appena lo avrò letto, per comprendere le mie parole. Un romanzo a racconti, che mescola stili narrativi differenti, e racconta il sentimento della perdita, la voglia di evadere e la disperata necessità di speranza e fertilità in un mondo arido e tetro in cui è rimasto poco a cui aggrapparsi.

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Al prossimo articolo sul Salone del Libro, con uno sguardo maggiore sugli stand che mi hanno colpita di più!

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