La misura della felicità, di Gabrielle Zevin - Recensione

7 Oct 2017

Libri

Prima di iniziare a parlarvi di una delle mie ultime letture, vorrei chiarire una cosa: sto ricevendo diverse e-mail da parte di autori esordienti che mi chiedono di segnalare o parlare dei loro libri. Non so se lo leggerete, ma mi spiace, non posso. Non ho tempo neanche di aggiornare il blog quanto vorrei, e qui - a differenza dell'altro spazio virtuale in cui scrivevo - non ho alcuna intenzione di fare segnalazioni. Voglio solo parlare dei libri che ho letto e che ho scelto, e di altre mie passioni. Nulla più. Quindi, per favore, non continuate a mandarmi e-mail. Grazie.

                 

Island Books Fornitore esclusivo di buona lettura ad Alice Island dal 1999 Nessun uomo è un'isola; ogni libro è un mondo.

    Ci sono letture di cui hai proprio il bisogno. Dopo un libro che non mi ha preso quanto avrei voluto e che ho portato avanti solo per curiosità e segno di rispetto per chi me lo ha inviato (e di cui vi parlerò prossimamente), avevo voglia di leggere qualcosa che mi trasmettesse una sorta di tenerezza. Di una lettura più facile, più dolce. E tutto questo l'ho trovato ne "La misura della felicità" di Gabrielle Zevin. Già dalla semplice ma bellissima copertina ho avvertito una piacevole sensazione. La figura stilizzata di un uomo che solleva una bambina che tiene tra le mani un aquilone. Un aquilone particolare però: perché ha la forma di un bellissimo libro aperto. Libri che si notano, uno sopra all'altro, anche sul pavimento. Una cover che rappresenta, a mio parere, benissimo lo spirito del libro. Una lettura che mi ha trasmesso un forte senso di tenerezza e amore, ma che lascia sul finale anche una punta di malinconia. Uno stile semplice, che coinvolge totalmente il lettore. Un libro che si legge velocemente, regalandoti sorrisi ma anche occhi lucidi.

Talvolta i libri non ci trovano finché non è il momento giusto.

       

La trama è piuttosto semplice, ma spesso nella semplicità sono nascoste piccole perle preziose che regalano tanto al tuo cuore.

La storia parla di un libraio di Alice Island, una piccola isola un po' fuori dal mondo, e dell'arrivo di una bambina di due anni che sconvolgerà non poco la sua esistenza, permettendogli di avere una nuova possibilità.

Dopo la morte della moglie, infatti, A.J Fikry si è trasformato in una sorta di Scrooge. Un uomo burbero e scontroso, incapace di sopportare gli abitanti della sua isola e i pochi clienti che frequentano la sua libreria, e soprattutto odia gran parte dei libri che è costretto a vendere. L'unica cosa che vorrebbe fare è chiudere tutto, perché quel progetto è nato e cresciuto insieme a sua moglie, la vera luce. Questo suo atteggiamento critico lo fa scontrare anche con la povera Amelia, un'agente della casa editrice Knightley Press che si è recata sull'isola per poter presentare il nuovo catalogo. Parlare con lui e convincerlo sulla bellezza delle novità risulta essere arduo, perché, come dice anche A.J., fa molto prima a dire cosa rientra nei suoi interessi - ben poco -!

 

... bisogna incontrare le storie al momento giusto. Ricorda, Maya: le cose che ci colpiscono a vent'anni non sono necessariamente le stesse che ci colpiscono a quaranta, e viceversa.

     

La sua vita, però, ha modo di cambiare e subire una vera scossa con la scoperta, nella sua casa, di una bambina di soli due anni e un biglietto.

"Questa è Maya. Ha venticinque mesi. È molto intelligente, è eccezionalmente loquace per la sua età ed è una bambina dolce e buona. Voglio che diventi una lettrice. Voglio che cresca in mezzo ai libri e con persone che s'interessano a questo genere di cose. Le voglio un bene immenso, tuttavia non posso più occuparmi di lei. Sul padre non posso contare e la mia famiglia non può più aiutarmi. Sono disperata. Grazie, La madre di Maya"   mde      

Maya con la sua dolcezza e intelligenza sconvolgerà la sua triste esistenza, le sue abitudini, e lo spingerà ad amare realmente i libri, anche quelli che fino a quel momento non voleva neanche prendere in considerazione. A.J finirà per adottarla, instaurando subito con quella bimba dagli occhi vivaci e dalla sorprendente curiosità un rapporto speciale. Maya con la sua purezza, la sua intelligenza, e il suo amore per i libri in mezzo ai quali, effettivamente, si ritrova a crescere, lo aiuterà a scoprire la bellezza di essere un padre e un libraio. Lo spingerà ad aprirsi ad altre novità, con la creazione di gruppi di lettura, nuove scelte, nuove letture e... ad aprire il suo cuore a un nuovo amore. Concedendosi così, nuove opportunità.

   

Leggiamo per sapere che non siamo soli. Leggiamo perché siamo soli. Leggiamo e non ci sentiamo soli. Non ci sentiamo soli.

  Ma in questo romanzo non esistono solo A.J. e la piccola Maya, bensì, l'autrice riesce a creare storie diverse, a dare importanza anche a quei personaggi secondari, che però influiscono con le loro azioni nelle vite dei protagonisti. Vite che si concatenano così l'una all'altra, scelte che possono provocare reazioni anche molto forti, che possono segnare profondamente altre persone. Ci sono anche scene non proprio belle, che ti gettano addosso una sorta di rabbia e tristezza. Forse l'aspetto ancora più bello sono le lettere inserite a inizio di ogni capitolo dove A.J. analizza le letture, consiglia i libri alla figlia, ma in un certo senso anche un po' a noi lettori. Come se fosse realmente la voce di un libraio che diventa pian piano amico, e vuole farti scoprire nuove emozioni, nuovi mondi, nuove letture, infarcendole di consigli o particolari opinioni. Donando lezioni di vita a una bambina che pian piano cresce in quel mondo meraviglioso fatto di carta e di inchiostro.    

È la segreta paura di non essere degni dell'amore che ci isola, ma è solo perché siamo isolati che pensiamo di non essere degni dell'amore. ... Un giorno, chissà quando, starai guidando lungo una strada. E un giorno, chissà quando, lui, o lei, sarà lì. Sarai amato perché, per la prima volta nella tua vita, proverai il sincero desiderio di non essere solo. Avrai scelto di non essere solo.

       

È una lettura adatta a tutti quelli che hanno voglia di qualcosa di più leggero. A tutti gli amanti di questi "oggetti" di carta e parole che regalano emozioni alle nostre anime, che donano profondi insegnamenti e riflessioni. Parole che unite le une alle altre riescono a formare storie nelle quali ritrovarsi, sentirsi in sintonia, cercare una parte di sé, del proprio vissuto.

È un libro che, quindi, consiglio un po' a tutti. Una sorta di favola sull'amore per i libri, ma anche sulla possibilità di trovare nuove strade, di non chiudersi completamente in se stessi, perché la vita, all'improvviso, può donarti nuove occasioni per cambiare, per trovare la tua oasi di felicità in un mondo non facile; per scoprire nuovi lati di te, e nuovi possibili amori.

 

Oltre alle mie parole, io vi invito a leggere anche alcuni degli estratti del libro che più mi hanno colpita e che ho inserito nel corso di questo articolo. Perché è anche da queste bellissime frasi che si scorge la vera essenza del libro: non è una semplice storia d'amore tra una bambina abbandonata e un uomo solo, non è solo un'apertura a nuove opportunità, ma si respira un vero e proprio amore per i libri e sulla bellezza della lettura.

 

Non siamo le cose che raccogliamo, che acquistiamo, che leggiamo. Per tutto il tempo che passiamo qui, sulla Terra, siamo solo amore. Le cose che abbiamo amato. Le persone che abbiamo amato. E tutto ciò... penso che tutto ciò continui a vivere.

       
9788842923497_la_misura_della_felicita La misura della felicità, di Gabrielle Zevin Editore: TEA/Nord Pagine: 313 Prezzo (su Amazon): 8,42 euro cartaceo, 2,99 euro ebook Voto: ♥♥♥♥/5
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