5 Motivi per leggere e amare "Via col Vento" di Margaret Mitchell

11 Jul 2016

Libri

 

Come ho spiegato nel post di apertura di questo blog, non mi limiterò solo a parlare dei miei piccoli o più ampi viaggi, bensì convoglierò in questo angolo virtuale tutte le mie passioni. Il desiderio di condividere i miei pensieri con gli altri è molto forte, così come la voglia di esprimere quello che sento dentro, ogni volta che qualcosa riesce ad emozionarmi.
Tra le mie più grandi passioni c'è sicuramente la lettura e, ogni volta, cercherò di parlare con voi dei libri che più mi hanno suscitato emozioni positive o che, comunque, mi spingono a riportare su "carta" le sensazioni provate. Inizio subito con un grande Classico, che ho letto recentemente e che mi ha coinvolta in maniera totale. Uno dei miei libri preferiti: Via col vento, di Margaret Mitchell.

Non starò qui ad esporvi una recensione, perché forse non ne sono così capace, ma vi spiego alcuni dei motivi per cui personalmente ho amato questo libro!
Voi lo avete letto? Vi ha regalato delle emozioni?

  1. I Personaggi

Margaret Mitchell è riuscita a descrivere in maniera perfetta ogni personaggio. Tutti hanno una loro unicità, caratteristiche personali che possono colpire o meno. Tutti hanno il proprio carattere, con pregi e difetti, luci e ombre, che li rendono "reali". Tanti sono quelli di cui puoi innamorarti, altrettanti quelli che possono lasciarti addosso sensazioni negative, ma tra tutti io ho amato Rhett, Rossella e Melania.

Melania può apparire un personaggio sullo sfondo, che quasi scompare di fronte alla prorompente vitalità di Rossella, eppure, analizzando meglio la storia e il suo personaggio, si comprende la sua importanza non solo nelle vincende ma soprattutto nella vita della protagonista. Rossella dice più volte di odiarla, perché un esserino così gracile e insignificante le ha portato via il "suo" Ashley, l'unico uomo che realmente vorrebbe per sé, vorrebbe amare, ma che non può ricambiare del tutto i suoi sentimenti, per una questione di onore. Eppure, con il tempo (troppo tardi!!!) comprenderà che è proprio Melania ad averla sempre sostenuta, aiutata, in ogni momento di difficoltà.
Melania è effettivamente debole fisicamente, gracile, ma ha un cuore colmo di bontà. È la perfetta rappresentazione della donna del sud: discreta, remissiva, composta, semplice e di buon cuore, elegante e raffinata, in un certo senso sottomessa al marito, seppur sia proprio lei con l'aiuto di Rossella a farlo andare avanti.
Lei c'è sempre non solo per Rossella, dimostrando un forte coraggio nonostante la sua debolezza fisica (si veda quando prende la spada di Carlo, per aiutare Rossella contro uno yankee, ma anche quando tutti vedono male Rossella, e lei la sostiene sempre); ma anche nei confronti di Rhett. Melania cerca di vedere sempre il buono in tutti, anche nei rinnegati da una società ancorata a tradizioni passate che non può comprendere la novità. Sarà lei a sostenere Rhett nei momenti più bui, a non farlo crollare e impazzire nel momento più tragico.

Una persona buona, leale, e gentile, all'apparenza debole, ma con una gran forza interiore.

Rossella è la protagonista. Si può odiarla o amarla, o, come nel mio caso, amarla ed odiarla insieme. Ci sono stati momenti (molti!!!) in cui l'avrei presa a schiaffi per i suoi pensieri e i suoi comportamenti, e soprattutto per la sua fissa per un uomo che in realtà non ricambia davvero i suoi sentimenti e che non ama. Lei vuole Ashley perché lo ha idealizzato e perché è l'unico che non le dice 'sì'. E comprenderà troppo tardi di essere innamorata di qualcuno che, in realtà, c'è sempre stato per lei, e l'ha aiutata in diverse situazioni, facendole anche trovare una gran forza nei momenti più ardui e che la ama totalmente, non solo per la sua evidente bellezza fisica. Certi suoi comportamenti e scelte non sono condivisibili, eppure, ti ritrovi anche ad ammirarla. Perché nonostante lei abbia perso tutto, non rimane a piangere in un angolo, ma trova la forza per iniziare da capo. Fa rinascere la sua adorata Tara, trae forza da quella terra rossa, e promettendo a se stessa di non soffrire più la fame, effettivamente ci riesce (anche se questo suo amore per i soldi, le farà perdere ogni amicizia, ogni affetto). Rossella non riesce neanche ad essere una buona madre, perché troppo concentrata su di sè, sul desiderio di guadagnare quanto più possibile, anche mettendo a rischio la sua vita e quella dei suoi cari. Eppure, anche se in modi diversi dalle cosiddette donne del sud, Rossella riesce anche ad aiutare molte persone... ma verrà presto vista con odio e invidia.
Rossella è vivace, forte, dinamica e determinata. Se punta un obiettivo lo raggiunge, anche a costo di fare terra bruciata intorno a sé, ma allo stesso tempo è terribilmente cieca. Così persa nel suo vuoto amore per Ashley, comprende troppo tardi di aver avuto al suo fianco una grande amica, Melania, e un amore importante che non ha saputo apprezzare: quello di Rhett Butler.

Ed proprio lui il personaggio che ho amato in maniera totale. Mascalzone, villano, impertinente, dal passato burrascoso e misterioso, ma... come puoi non innamorarti di quel sorriso, di quella ironia, e di quel modo di fare con cui cerca di nascondere un cuore innamorato? Sin dal primo arrivo, resti imbambolata a guardarlo, o immaginarlo, se poi nella tua mente prende l'aspetto dell'attore che lo interpreta nel film ispirato al romanzo, ossia l'affascinante Clark Gable, non puoi non sospirare. Comunque, tornando in me. Perché amare Rhett? Perché nonostante non sia questo santo d'uomo, è per certi versi molto simile a Rossella, nella sua determinazione ad arrivare ai suoi obiettivi, ma allo stesso tempo, nel corso delle pagine, capisci che cuore grande possiede. Rhett è sempre stato visto male da una comunità pronta a puntare il dito e accusare con semplicità. Eppure Rhett c'è sempre, soprattutto per le persone per le quali prova qualcosa: la sua famiglia, Rossella, Melania e anche i bimbi di Rossella, ma... il rapporto che instaura con Diletta fa sciogliere il cuore. Rhett rivede nella sua bambina, una Rossella piccina, così come l'ha sempre amata. Cerca di viziarla come ha fatto con Rossella, di ottenere il suo amore, e dalla piccola è ricambiato. Rhett dimostra un gran rispetto e amore anche per i primi figli di Rossella (nel romanzo avrà tre figli: Wade da Carlo, Ella da Mr. Kennedy, e Diletta da Rhett), e un rispetto grande per quella "gran signora" di Melania.
Leggendo i dialoghi tra lui e Rossella, mi sono ritrovata a sorridere divertita. Eppure, nell'ultima parte, una tragedia troppo grande lo porta a spegnersi. Rhett sembra quasi perso, rassegnato, stanco, immensamente stanco. Non lotta più. Sceglie di riparare di nuovo il suo cuore ferito e di infischiarsene proprio di colei che tanto ha amato e dalla quale è riamato troppo tardi, quando hanno perso già troppo.

Un mascalzone sì, ma dal cuore d'oro!

2. Stile e Descrizioni

Ho amato lo stile della Mitchell!
Non lasciatevi abbattere dalle mille e più pagine, e non dovete pensare che sia pesante. Credetemi. È stata anche una mia paura: pensavo di trovarmi di fronte a un vero e proprio mattone, ma a parte pochi momenti in cui ho fatto più fatica, il libro si legge tranquillamente, e anche velocemente. Si è così rapiti dalla storia, dai personaggi, dalle emozioni, che una volta girata l'ultima pagina, ti sembrerà come di aver perso un grande amico, e ti verrà voglia di cominciare da capo!
Ho sempre avuto difficoltà a descrivere lo stile di un autore, quindi, mi limito a dire che mi ha rapita e coinvolta. È molto descrittivo, come piace a me, ma per nulla pesante. La Mitchell ti fa sprofondare totalmente nella realtà in cui ambienta la storia, ed è facile immaginare di trovarsi a Tara, di toccare con mano quella terra rossa, tra neri che lavorano il cotone; o alle Dodici Querce, in mezzo a balli e ricevimenti, o ancora ad Atlanta in vari momenti del prima e del dopoguerra. In luoghi dapprima splendidi, e poi distrutti, infine, lentamente, ricostruiti. In una Georgia e in un'epoca che sanno emozionare.

3. I Luoghi.

Parlando della Georgia mi è venuto in mente di andare a cercare qualche informazione, per poter rivivere un po' questa storia, anche oggi. E mi sono accorta, che sono stati creati musei e percorsi proprio legati a Rossella e a questo splendido romanzo e al film. Purtroppo non so se avrò mai la possibilità di andare in America, ma non nascondo che sarebbe un viaggio che farei con tutto il cuore e la curiosità. Allontanandomi, così, un po' dalle mete classiche, intrecciando le mie passioni più grandi: il viaggio, la lettura, e la fotografia.

Vi riporto il frutto delle mie ricerche, lasciandovi poi qualche link, e un blog di una ragazza che ha compiuto realmente questo viaggio, e che saprà così convincervi con fatti, più che con le parole di una persona che al momento può solo sognare.

ATLANTA.

È il luogo dove sono concentrate la maggior parte delle vicende di Rossella O'Hara, e primo step di un possibile viaggio. Ad Atlanta, capitale della Georgia, si può visitare la Casa Museo di Margaret Mitchell, una dimora storico al numero civico 990 in Peachtree Street. Luogo in cui abitava la scrittrice, e in cui è vissuta nel romanzo Rossella. In questo museo sono esposte le copertine delle prime edizioni del romanzo provenienti dal tutto il mondo, ma anche oggetti personali, legati al film, manoscritti e la sua macchina da scrivere. È proprio qui che scrisse il suo unico romanzo.

Nell'Oakland Cemetery, Margaret Mitchell riposa nella tomba di famiglia.

Altro punto interessante, soprattutto per gli amanti della storia, è l'Atlanta History Center, con cimeli risalenti alla Guerra di Secessione, e una serie di edifici storici di indubbio fascino.

JONESBORO

Qui si trova il Road to Tara Museum, così chiamato per il viaggio che Rossella compie quando fugge da Atlanta per tornare nella sua Tara. Quest'ultima non esiste, ma è comunque situata nel romanzo in questa zona, e nei pressi c'è la Stately Oaks, una residenza storica, del 1839, che secondo molti potrebbe essere servita come una sorta di modello per la Tara immaginata dall'autrice.

MARIETTA

In questa cittadina, invece, è possibile trovare il Gone with the Wind Museum, che ospita al suo interno una ricca collezione di oggetti legati al film: foto, copioni, abiti di scena originali, come quello indossato da Rosella al ritorno da Charleston dopo il matrimonio con Rhett.

Info trovate su:
www.lettera43.it
Road To Tara Museum
Stately Oaks
http://www.atlantahistorycenter.com/
http://www.oaklandcemetery.com/

 

4. Un Libro completo. Un classico straordinario.

Via col vento, per me, è un capolavoro. All'interno c'è tutto: amore, storia, guerra, amicizia, lotte, tradimenti, nostalgia, emozioni. Tutto. È un insieme di emozioni incredibili.
Può essere letto da tutti, secondo me. Perché se si ama la guerra, viene descritto il conflitto tra nord e sud, la Guerra di Secessione e di tutto ciò che comporta la fine del conflitto. Ci sono riferimenti anche al primo Ku Klux Klan e ai rapporti tra bianchi e neri, e all'abolizione della schiavitù, tutto visto però nell'ottica dei sudisti. Se si ama l'amore, ne esistono di varie forme. Se cercate l'amicizia, potrete trovarla. Il tutto non in maniera classica, ma secondo me molto vicina alla realtà. Scordatevi la storia del principe azzurro, o dell'amicizia perfetta. Però analizzate a fondo i personaggi, e potrete scoprire qualcosa di più profondo. Sono mie sensazioni, ovvio. Non è l'amore classico da principessa, ma un amore complicato, cieco, dirompente. O meglio, più tipi di "amore". Da quello idealizzato, a quello reale ma non compreso, non ricambiato. C'è la paura di aprire il cuore, e la sofferenza. Ci sono tradimenti e incomprensioni. C'è una comunità così fissata con le antiche tradizioni, da non accettare la novità, l'indipendenza della donna, la sua mancata sottomissione all'uomo. Una comunità così facile a puntare il dito e a criticare ciò che non è conforme ai propri valori, all'onore, alla tradizione. E tutto è attorniato da un profondo sentimento di nostalgia, per una bellissima realtà che fu, e che con la guerra si è persa e non potrà più tornare.
Ma c'è anche la lotta di una donna, ma anche di persone, che hanno perso tutto, e con coraggio, cercano di rimettere insieme i pezzi della propria vita, e di non soccombere a un fato inclemente. Di andare avanti.

 

5. Il messaggio.

Tra i messaggi del libro, io penso di averne trovato uno molto bello: non fermarsi di fronte alle difficoltà, ma trovare la forza di reagire sempre. Prendere in mano la propria vita, e cercare di lottare per realizzare i propri sogni, i propri obiettivi.
Certo, poi c'è chi come Rossella lo fa a discapito di altre persone, soprattutto con egoismo; e chi come Melania rimane salda nel rispetto delle proprie virtù, ma a piccoli passi, e con la forza del suo cuore, riesce ad andare avanti, nonostante tutte le difficoltà. Nella sua tragedia, poi, ho ammirato la forza di questa grande donna che pur sapendo di rischiare molto, ha tentato di avere di nuovo un figlio, una piccola grande gioia per la sua vita.

Ora non so se ho errato nei miei pensieri, ma sono anche dell'idea che la bellezza della lettura, stia anche nel trovare a modo nostro un messaggio. Fare un viaggio anche in noi stessi, per capire cosa quel libro possa donarci.
E questo è ciò che penso. Sbagliato o meno.

Bene, ho concluso questo lungo viaggio in un romanzo che consiglio di leggere e che tanto mi ha regalato, e ancora non riesco a staccarmi, nonostante abbia iniziato nuove letture.
Nei prossimi post, cercherò di tornare ai viaggi, alla fotografia, e dopo il 17 al teatro!

A presto,

~ Marta

Dopotutto, domani è un altro giorno!



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