Anche in occasione di questa nuova edizione del Salone internazionale del libro di Torino abbiamo avuto l'opportunità di fare alcune interviste, al fine di conoscere altre realtà editoriali indipendenti sicuramente interessanti da conoscere o approfondire.
Amate i Librigame o i GDR? Se sì, allora Officina Meningi fa sicuramente per voi! Personalmente ho già letto e giocato a Edgar Allan Poe The Horror Gamebook e, pur non essendo amante di giochi da tavolo o giochi di ruolo, ho trovato questo librigame davvero interessante e coinvolgente.
Abbiamo avuto modo di intervistare Valentino Sergi, fondatore di questo laboratorio creativo di idee originali e sostenibili.
Librigame sì o no?
A voi piacciono?
Oggi vi propongo un articolo un po' diverso, anche se sempre di libri si parla! A Natale degli amici ci hanno regalato due librigame a tema horror. Se devo essere sincera io non sono un'amante dei giochi da tavolo o di gruppo. Anche quei gamebook che si devono fare insieme mi frenano un po', ma in questo caso la curiosità si è accesa e ho voluto provarci. Tanto più che il mio regalo è un omaggio ai lavori di Edgar Allan Poe, un autore di cui ho letto poco, ma che difficilmente non resta impresso per i suoi racconti inquietanti.
Qualche giorno fa, mi sono seduta sul divano e armata di una penna e un blocknotes ho iniziato a sfogliare le prime pagine di Edgar Allan Poe The Horror Gamebook, venendo ben presto rapita dal gioco, tanto da non riuscire a smettere fino a che non sono arrivata alla mia possibile fine (sì, be', c'è da aggiungere che prima di concluderlo sono morta almeno cinque volte se non più. Anche subito. Ehm).
Non contenta ho poi preso quello del mio compagno, I randagi delle Terre Perdute, e ho voluto provare anche questo. Qui c'è un personaggio da costruire inizialmente, ma per fortuna nulla di complicato - quelli con mille skills mi irritano molto -. Anche in questo caso, infatti, basta una penna e un blocknotes dove segnare alcune informazioni e poi via, all'avventura, in un mondo inquietante dove i nazisti hanno vinto la Seconda Guerra Mondiale, e i morti (ri)tornano per sbranarti. Più volgare e violento, ma si fa.