È uscito ieri per Fazi Editore l'ultimo libro della Trilogia del Secolo di Carmen Korn. Dei primi due capitoli, Figlie di una nuova era ed È tempo di ricominciare, ve ne ho già parlato sul blog, e sono troppo felice di aver avuto di nuovo la possibilità di collaborare con la casa editrice per leggere anche il terzo in anteprima. Ieri l'ho concluso e oggi ho finalmente il tempo per parlarvene. «È una vita che siamo una famiglia», disse Henny. «Una famiglia di amici. Lo trovo un termine molto appropriato.» Siamo giunti al capitolo conclusivo di una saga famil
Il contrario della povertà non è la ricchezza, il contrario della povertà è la Giustizia. Il diritto di opporsi è un memoir importante, di quelli che restano impressi sottopelle, che arrivano dritti sino al cuore, o meglio alla coscienza di ognuno di noi. È un resoconto di fatti, numeri, persone, veri, reali. Ma soprattutto di ingiustizie, di sentenze assurde, di giudizi non dettati da prove autentiche, bensì da soldi, dal colore della pelle, dalla povertà e dalla disabilità. È un libro forte, vivido, necessario. Non un romanzo, ma vita vera. Quello che ci viene det
Sì, ultimamente sto leggendo e condividendo i miei pensieri sempre sullo stesso tema, ma avevo voglia di recuperare queste letture, anche se dopo questa mi fermo per un po'. Un lasso di tempo breve, credo, anche perché entro l'anno voglio assolutamente colmare la mia più grande lacuna, e quindi leggere Se questo è un uomo e La tregua di Primo Levi, e rileggere con più attenzione il Diario di Anne Frank. (Ma sul kindle ho altri due titoli che vorrei leggere, quindi, ve ne parlerò ancora!). Leggere libri sui genocidi non è facile. Però lo ritengo necessario, almeno per me. Come gi
Oggi ti rivedo, madre, ma con quali sentimenti? Che cosa può provare una figlia per una madre che ha rifiutato di fare la madre per entrare a far parte della scellerata organizzazione di Heinrich Himmler? Rispetto? Solo per la tua veneranda età - ma per nient'altro. E poi? Difficile dire: nulla. Dopotutto sei mia madre. Ma impossibile dire: amore. Non posso amarti, madre. Ho quasi sempre letto storie dalla parte dei prigionieri nei campi di sterminio nazisti, ma è importante, a mio avviso, scoprire anche quei testi, quei ricordi e testimonianze, dall'altro punto di vista, o megli
Il ricordo dei nostri nove mesi passati nel campo è quello di un'apparente normalità. Intendiamoci, una normalità costruita solo nella nostra mente. Due bambine sole, in un posto sconosciuto, insieme con adulti mai visti prima. La paura sarà stata inevitabile. Ma nel nostro ricordo è stata sostituita da quel senso di normalità che spesso i piccoli si costruiscono per proteggersi davanti agli avvenimenti più brutti, agli imprevisti. Un anno fa sono stata al Salone del libro di Torino e ho potuto assistere alla testimonianza di Tatiana Bucci. È un momento rimasto impress
Il 27 gennaio non è solo una data in cui si ricorda un fatto storico molto importante, ma è un monito: quello di non dimenticare mai quel che è accaduto per far sì che non si ripeta più. Il 27 gennaio del 1945 le truppe dell'Armata Rossa, impegnate nell'offensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, abbatterono i cancelli di Auschwitz e l'orrore fu finalmente scoperto. A certe cose così incredibili e terribili non si credeva, o forse era troppo facile voltare lo sguardo. Eppure, mentre scrivo queste parole guardo con paura e schifo a ciò che è seguito. Quello che si ricorda
Frankenstein è uno di quei grandi classici di cui ho sempre rimandato la lettura. Non so perché. Più volte mi dicevo “ecco, ora lo leggo!” e poi sceglievo altri titoli, lo mettevo da parte, forse immaginando una storia diversa, uno stile più complicato che non mi avrebbe preso, o chissà che altro! Poi, complice una challenge su Instagram - sì, ne sto seguendo un'altra, e spero di farcela! - ho trovato quella spinta necessaria a buttarmi tra queste pagine. E che dire? L'ho amato. Sia per la storia, sia per i temi, sia per lo stile meraviglioso della Shelley, di cui vorrei legg
Dal 10 febbraio sarà trasmessa in televisione la seconda stagione de L'Amica Geniale, tratta dai libri di Elena Ferrante. Come sapete, ho molto amato il primo, e ho deciso di recuperare anche il secondo, in vista della serie tv. Questo ritorno alla vita di Lila e Lenù mi ha un po' turbata, ma resto affascinata profondamente dalla scrittura della Ferrante, che ti rapisce, colpisce, ti avvinghia a sé, non permettendoti quasi di distogliere l'attenzione. Ti fa sprofondare nel rione di Napoli, tra quelle strade piene di polvere, nelle case povere - o ricche - di famiglie numerose, o ti t
Tornata alla base, si cerca di essere più operativa, e aggiornare il blog con più contenuti possibili. Anno nuovo, vita nuova? Ci credo sempre meno. Ogni volta inizio piena di propositi, e poi mi perdo dopo pochi giorni. La verità è che quest'anno non ne voglio fare, vorrei solo provare a uscire dal guscio nel quale mi sono nascosta, e lottare contro quest'ansia del mondo che non mi fa vivere bene anche la più piccola cosa. In queste ultime settimane ho letto molto, ma non ho avuto modo di mettermi al pc a scriverne pensieri. Oggi si parla di nuovo di libri, di due libri! Li ho
Perché i figli non sono solo di chi ci mischia dentro il corredo genetico. I figli sono di chi se ne prende cura, di chi scova un ultimo granello di energia per loro, la sera, dopo una giornata infernale. I figli sono di chi, senza pensarci troppo su e senza una garanzia, si innamora di loro, anche se hanno gli zigomi di un'altra persona. Ho sentito parlare molto bene di questo libro e, leggendo la trama, ho subito pensato che sarebbe stato un bel regalo per una persona a me cara. Infatti, anche se questa recensione la scrivo prima di Natale, sarà pubblicata solo d